Moto & Scooter
Dragger: il Custom che viene dal Sud
Nell’officina di Vasto (CH) si continuano a sfornare special di altissimo livello che fanno scuola. Mario ci ha mostrato un paio delle sue ultime realizzazioni…
testo e foto di Daniele Massari
C’è un’officina a metà dell’Italia, o forse un po’ più in basso, dove si lavora tutto l’anno senza sosta, per dare alla luce delle motociclette che siano uniche nel loro genere.
Un’officina in cui si dannano per tutto il giorno una decina di persone, e dove chi arriva, si tratti di un semplice curioso o di un cliente da centomila euro, viene accolto quell’irresistibile calore che solo chi è mosso da passione autentica sa donarti.
Mario Ramundo, che ha messo in piedi dal nulla la Dragger Vasto Motorcycles (www.draggervasto.it) e ormai da qualche anno costituisce uno dei punti di riferimento per quel custom di gusto un po’ esterofilo che si è affermato nel Meridione d’Italia, è uno che in quello che fa ci crede fermamente, e che quando una moto l’ha finita non vede l’ora di farla vedere agli amici. Così, di tanto in tanto ecco che appare il suo numero sul display del cellulare, segno che un’altra splendida creatura è nata nei meandri infernali –sudore, fiamme, fatica e scintille- della sua officina.
Questa volta Mario aveva nientemeno che due special da sottoporre alla nostra macchina fotografica: linea simile, eppure soluzioni tecniche differenti ed un risultato finale che è espressione di capacità costruttiva e creatività. Si chiamano Mustang ed XXX, la prima è ispirata a un mito d’oltre oceano che sta a rappresentare la potenza pura, mentre la seconda rievoca nell’aspetto e nel logo il titolo di un film d’azione che tanto ci era piaciuto. Il risultato, in entrambi i casi, è una show bike da paura!
Lui ha i capelli lunghi e ricci, porta gli stivali e guida un mezzo evocativamente chiamato “Mustang”. Parliamo di Domenico Belfatto di Vasto (CH), proprietario di questa special che, a conti fatti, non ha richiesto un esborso folle visto che è costata poco più di 30.000 Euro ma è stata realizzata partendo da zero.
E se non l’avete ancora capito Domenico si era rivolto a Dragger perché voleva cavalcare un mezzo che non passasse inosservato e, vuoi per la livrea argentata con doppia fascia Viper, vuoi per l’inconfondibile sound dell’impianto di scarico 2 in 2 firmato Kodlin, possiamo affermare che l’obiettivo sia stato raggiunto! Se il telaio UHS strecciato le conferisce un profilo da dragster, non si può dire lo stesso del motore, che resta un “tranquillo” Evo da 1340cc, arricchito dai carter Arlen Ness ed irrobustito, però, dall’adozione di un carburatore Mikuni 42 con filtro dell’aria a cornetto.
Al reparto ciclistico si registrano le modifiche più importanti: a parte la scelta di un telaio nuovo, va segnalata la massiccia forcella tradizionale GCB con steli da 43mm e la coppia di imponenti cerchi Hi-Speed da 18” a cinque razze, in grado di ospitare una gomma posteriore da 250 grazie al disassamento della trasmissione finale.
Proprio la trasmissione finale è stata spostata all’esterno per lasciare il dovuto spazio al canale da 10,5” del cerchio posteriore, e per alleggerire il più possibile il look del retrotreno si è scelto un disco freno con pista frenante in materiale ceramico, ricavata sulla superficie esterna della puleggia, mentre all’avantreno opera una coppia di dischi fissi con pinze Performance Machine.
Se state costeggiando l’adriatico e vi sentite raggiungere e poi superare da una freccia argentata con a bordo un biker dalla chioma carezzata dal vento, e se riuscite a distinguere la livrea percorsa dalle due “stripes” rosse, non potete proprio sbagliarvi: è la Mustang!
Il suo nome è Michele e vive a Pesaro, ma nutre una grande passione per le motociclette particolari e per Vin Diesel, protagonista dei più recenti titoli di successo del cinema d’azione. Una passione tanto grande da intitolare la sua cavalcatura “XXX”, rifacendosi ad uno dei più recenti successi cinematografici del calvo e muscoloso divo, per onorare il quale non ha esitato a spendere oltre 50.000 Euro (questo, all’incirca, il costo della sua special “chiavi in mano”).
Nera come la pece, con quel logo arancio intenso ed un motorone Twin Cam da ben 1600cc che mette in mostra un gran numero di parti S&S ed uno splendido carburatore doppio corpo Edelbrock, abbinato allo scarico 2 in 2 Supertrapp.
Se il propulsore ottenuto con queste modifiche è un performante bicilindrico in grado di spingere forte lungo tutto l’arco di erogazione, il reparto ciclistico è sufficiente ad imbrigliarne l’esuberanza, forte della forcella GCB a steli rovesciati e del lungo telaio firmato Kodlin. La coppia di cerchi scelti per la XXX è anche in questo caso firmata Hi-Speed, con gommona posteriore da 250 e disassamento della trasmissione.
Però qui i cerchi sono a tre razze, ed abbinati al doppio disco anteriore della stessa marca ed al posteriore Russel. Su entrambi gli assi la potenza frenante è distribuita attraverso pinze Performane Machine a quattro pompanti: qui c’è pane per i denti anche di blasonate sportive stradali!
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