Moto & Scooter
Il cellulare dell'autista
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E' vietato parlare al conducente? No, se lo fate sul suo telefonino. Ecco il racconto di Daniele Massari, per una volta passeggero di una corriera invece che in sella a una special
come un enorme pesce nel traffico caotico dell’ora di punta. L’autista, nervoso, protesta contro un paio di pedoni che si soffermano sulle strisce. Avrà le sue ragioni.
Poi, piano, la corriera guadagna il vialone che conduce fuori città. Il rollio induce al sonno, nonostante sia quasi ora di pranzo. A un certo punto vengo destato da un trillo molesto, la suoneria di un cellulare: “Ma non potrebbero mettere la vibrazione?” mi chiedo.
Poi, piano, la corriera guadagna il vialone che conduce fuori città. Il rollio induce al sonno, nonostante sia quasi ora di pranzo. A un certo punto vengo destato da un trillo molesto, la suoneria di un cellulare: “Ma non potrebbero mettere la vibrazione?” mi chiedo.
Apro gli occhi e mi accorgo che a squillare è il telefonino dell’autista, posato sulla consolle di fianco al cambio. Siamo in piena città, avrà l’auricolare, penso. Invece no. Allunga la mano destra e prende il telefono, mentre con la sinistra sterza bruscamente per schivare un’auto che non ha rispettato lo stop. Come in un film di Verdone, “no, no, non mi disturbi affatto” dice ad alta voce: è solo il preludio di una telefonata che sembra la parodia di una commedia italiana, se non fossi su uno sfigato autobus Bari-Taranto penserei ad una candid camera. Un quarto d’ora di conversazione, condotta ad un volume tale che anche volendo nessuno dei presenti potrebbe fare a meno di ascoltare. A un certo punto, dopo un semaforo, l’autista riparte, cambia marcia ed ecco: con mossa agile passa il telefono dalla mano destra alla sinistra e, tenendolo nella mancina, usa la destra per cambiare marcia. E il volante? Beh, quello va per i fatti suoi per una ventina di metri. L’operazione si ripete al cambio tra la terza e la quarta, ed infine un’altra volta tra la quarta e la quinta marcia. Bello pensare che su un autobus si possa condividere uno scorcio di vita, che ti interessi o no.
Intanto, a me viene in mente una legge che prevedeva la confisca del mezzo per chi si trova alla guida di uno scooter e toglie una mano dal manubrio, magari per regolare la visiera dal casco. L’autista di una corriera con trenta persone a bordo può, invece, lasciar correre il volante impiegando anche entrambe le mani in altre attività?
Me lo chiedo…Le palpebre, come per magia, non cedono più alla tentazione di chiudersi. L’autista lampeggia e suona insistentemente prima di sorpassare un camion che tende verso il centro della carreggiata. “, sempre con un cellulare in mano”, commenta sorpassandolo.
Intanto, a me viene in mente una legge che prevedeva la confisca del mezzo per chi si trova alla guida di uno scooter e toglie una mano dal manubrio, magari per regolare la visiera dal casco. L’autista di una corriera con trenta persone a bordo può, invece, lasciar correre il volante impiegando anche entrambe le mani in altre attività?
Me lo chiedo…Le palpebre, come per magia, non cedono più alla tentazione di chiudersi. L’autista lampeggia e suona insistentemente prima di sorpassare un camion che tende verso il centro della carreggiata. “, sempre con un cellulare in mano”, commenta sorpassandolo.
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