Moto & Scooter
Harley-Davidson FXDS Special
Un lettore pugliese ci ha mostrato la sua special, realizzata quasi esclusivamente in modo artigianale: tanta fantasia e tanta dedizione. Anche se questo tipo di progetti non si concludono mai…
testo e foto di Daniele Massari
Certamente la preparazione che vi proponiamo in queste pagine potrà non incontrare i gusti di tutti, ma è indubbia la quantità di lavoro e la dedizione investiti da Carmine La Sorsa, un nostro lettore pugliese che ce l’ha mostrata, nella realizzazione della sua special.
Motociclista di vecchia data ed amante del fai da te con l’hobby della scultura, Carmine non si è risparmiato, attingendo a piene mani alle sue virtù e cercando di realizzare da sé tutto ciò che poteva.
Partendo da una Harley-Davidson FXDS da 1340 cc di metà anni Novanta, Carmine si è innanzi tutto preoccupato di smontarla del tutto, analizzando ogni accessorio e cercando delle alternative tra le pagine dei cataloghi aftermarket o nei meandri della sua mente creativa. Poi, dopo aver fatto razzia nei vari negozi di accessori per moto e nei mercatini, ha cominciato un lento lavoro di modifica dei pezzi acquistati.
E’ il caso, ad esempio, dell’enorme parafango posteriore a guscio in vetroresina, che copre tutta la ruota e che è stato tagliato nella zona dei due ammortizzatori posteriori oleopneumato decorato ad intaglio su entrambi i lati con un’aquila ed il Bar & Shield, entrambi simboli della Casa americana.
Laddove però il talento di Carmine si espresso con maggiore profitto è stato nella realizzazione delle due selle sdoppiate in legno scolpito a testa d’aquila, realizzate in collaborazione con Francesco Rizzo, o del filtro dell’aria con teschio fuso su quello originale.
Carmine è uno a cui piace fare tanta strada, e per questo il fatto che lui garantisca la comodità offerta dal doppio sellone ammortizzato in legno ci ha lasciato, sulle prime, un po’ increduli. Proprio per poter affrontare i suoi viaggi in tutta tranquillità, Carmine è stato ben attento a non modificare le quote ciclistiche della sua special: esse sono infatti del tutto uguali a quelle standard, mentre gli interventi si sono concentrati su altri elementi.
La forcella, ad esempio, è stata lavorata artigianalmente e dotata di nuovi foderi in alluminio lucidato, serrati entro piastre da ben 430 mm (questo ha richiesto la realizzazione di un nuovo mozzo ruota). L’impianto frenante anteriore è stato aggiornato grazie all’adozione di una coppia di dischi flottanti derivati da una Suzuki GSX-R 1000 e morsi da pinze Yamaha.
Il resto è un tripudio di alluminio ed accessori cromati: dal prezioso fanale anteriore Rizoma ricavato dal pieno al manubrio largo e con nuovi blocchetti elettrici, manopole e specchi retrovisori, dal fanale a croce di malta incassato a filo sul parafango posteriore al listello cromato fissato, a mo’ di paraurti, subito sotto la targa, nulla è stato tralasciato: “ma il lavoro non è ancora finito”, ammonisce Carmine.
E’ proprio vero: “A biker’s work is never done”…
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