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BMW K 1200S: di nuovo in sella!

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Sono ormai passati diversi mesi dalle prime, succulente anticipazioni e dal test anteprima di Alan Cathcart pubblicato proprio su queste pagine. Adesso, proprio mentre la più sportiva BMW mai prodotta arriva nelle concessionarie, siamo tornati in sella p

Vai all'articolo "BMW K 1200 S: obiettivo Tokyo!"
di Daniele Massari, foto Alessio Barbanti Sono passati ormai diversi mesi da quando Alan Cathcart la provò in anteprima per Motonline, ed ormai su di essa si è detto di tutto e di più.
Però, dopo che le concessionarie ne hanno rinviato a lungo la consegna, proprio nel momento in cui i primi, felicissimi clienti ne entrano in possesso (pagandola 16.
550 euro), abbiamo deciso di saltare in sella e vedere, in definitiva, come va la BMW K 1200S. Che, tanto per ripeterci, rappresenta il mezzo a due ruote più performante che sia mai stato prodotto dalla Casa dell’elica, con oltre 160 CV di potenza massima e prestazioni dinamiche che non temono la prova della pista.
Il tutto, senza rinunciare alla comodità di spostarsi, velocissimi, attraverso anche migliaia di chilometri di autostrada, con fidanzata e bagagli, continuando a godere del comfort di una sport-tourer.

Da Milano a Taranto in autostrada, dunque, e poi giù a passeggio per le Murge ed il Salento: per scoprire che la K 1200 S è un mezzo estremamente versatile e che non teme il confronto della concorrenza giapponese perché, semplicemente, apre nuove prospettive al settore delle supersportive stradali.
 
La posizione in sella è decisamente protesa in avanti, il che si traduce in una naturale predisposizione ad accucciarsi dentro il puolino alle alte velocità per godere a fondo della già buona protezione aerodinamica.
Tra le braccia, il manubrio dotato di blocchetti elettrici inequivocabilmente BMW è dotato del tasto dedicato al sistema di controllo elettronico dell’assetto, cui corrisponde un’apposita sezione del display multifunzone LCD in cui viene indicato se si è in coppia o da soli, e se si trasporta o meno il bagaglio. Insomma, premendo semplicemente un bottone, anche in movimento, si può variare la taratura delle sospensioni e l’escursione del mono posteriore di quasi 10mm.

L’ampio cupolino è dominato dall’imponente gruppo ottico a tre proiettori, che assicura un’ottima visibilità notturna, e racchiude la strumentazione composta da due elementi circolari con pannello LCD.
La sella, al di sotto della quale trova posto anche un modesto vano porta attrezzi, è confortevole e ben sagomata (può essere richiesta, allo stesso prezzo, di 30mm più bassa), ed abbinata a due comode maniglie per il passeggero. E’ disponibile anche un kit di borse in tessuto sintetico con nervature rigide, che hanno capienza variabile da 17 a 25 litri e sono facilmente asportabili secondo la tradizione della casa.
Nonostante un peso in ordine di marcia di circa 250 kg ed un interasse di ben 1571mm, la “kappa” appena in movimento si rivela sufficientemente maneggevole. Merito del baricentro basso, ma anche del corretto posizionamento delle pedane e della sella, posta a 820mm dal suolo.
Da subito, si resta colpiti dalla grande linearità d’erogazione del propulsore, che dispone del 70% della coppia motrice già a 3000 giri/min: la conseguenza più immediata è che ti passa la voglia di “strozzarlo” tirando le marce sino al limitatore, gustando piuttosto i regimi intermedi e spalancando il gas fino agli 8000 giri/min (regime a cui è disponibile la coppia massima di 130 Nm) nonostante qualche fastidiosa vibrazione avvertibile a velocità autostradale.

I 167 CV disponibili all’albero si fanno sentire già molto in basso, la reazione del motore è sorprendente persino aprendo il gas a 2000 giri ed è accompagnata dal sound dello scarico che, pur super ecologico, si fa esaltante man mano che la lancetta del contagiri si proietta verso la zona rossa.

Nel misto, dunque, si usa poco il cambio, ben rapportato e coadiuvato da un’ottima trasmissione finale, se si eccettua la caratteristica ruvidezza del cardano negli apri-chiudi più bruschi.
In autostrada si apprezza l’elevata protezione aerodinamica, che innalza di molto il limite di percezione della velocità e costringe il pilota a tener sempre d’occhio il tachimetro per non trovarsi a viaggiare, senza accorgersene, a velocità da ritiro di patente! Promosso a pieni voti anche il nuovo dispositivo Duolever adottato per la sospensione anteriore: grazie alla possibilità di frenare con decisione anche a moto inclinata (il che ha richiesto la realizzazione ad hoc di pneumatici dotati di spalla rinforzata), ci si trova a guidare con piglio aggressivo e senza il timore di dover correggere delle operazioni, soprattutto grazie all’efficienza dell’impianto ABS, ove presente.
Motore 4 cilindri in linea trasversali inclinati in avanti di 55° a quattro tempi, raffreddamento a liquido. Alesaggio per corsa 79,0x59,0 mm. Cilindrata 1.156,8 cc. Rapporto di compressione 13,0:1. Distribuzione bialbero a camme in testa con punterie a dito, comando misto a catena-ingranaggi e 4 valvole per cilindro. Alimentazione a iniezione elettronica digitale con antibattito integrato BMS-K, diametro corpi farfallati 46 mm. Capacità serbatoio carburante 19 litri. Lubrificazione a carter secco.
Trasmissione Primaria ad ingranaggi, finale ad albero. Frizione multidisco in bagno d’olio e comando idraulico. Cambio a sei marce.
Ciclistica Telaio a doppio trave in fusione di alluminio. Sospensione anteriore Duolever: escursione ruota 115 mm. Sospensione posteriore Paralever con monoammortizzatore: escursione ruota 135 mm. Cerchi: anteriore 17x3,5”, posteriore 17x5,5” (optional 17x6,0”). Pneumatici: anteriore 120/70, posteriore 190/50. Freni: anteriore a doppio disco flottante in acciaio da 320 mm e pinze a 4 pistoncini, posteriore a disco singolo in acciaio da 265 mm e pinza a doppio pistoncino.
Dimensioni (mm) e peso: lunghezza 2.182, larghezza 905, altezza sella 820 (790), interasse 1.571. Peso a secco 248 kg.
Prestazioni dichiarate Potenza 123 kW (167 CV) a 10.250 giri, coppia 130 Nm a 8.250 giri.

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