Moto & Scooter
'The Doctor' Bike
L’ultima nata in casa Totti Motori è un omaggio al Campione della MotoGP: e chissà che Valentino, guardando la “Doctor Bike”, non si lasci indurre in tentazione…
testo e foto di Daniele Massari
Se per qualche strana mutazione genetica la M1 di Valentino dovesse trasformarsi in una supermotard, siamo certi che il risultato non sarebbe molto lontano da quello che vedete in queste pagine: linee tese ma equilibrate, profilo sportivo, carico in avanti, avantreno massiccio e livrea blu elettrico.
Roberto Totti (www.tottimotori.com) nel corso del Bike Expo Show di Padova ci ha chiamati apposta per mostrarcela, esposta presso il suo stand: l’hanno soprannominata “The Doctor” Bike, perché se fai una special su base Yamaha e la dipingi di azzurro e sei pure un fan di Rossi, allora hai poche possibilità di scelta…
Partendo da una leggerissima fuoristrada dell’ultima generazione, dotata di un motore potente quanto basta, Roberto ha realizzato una special decisamente originale e che fa il verso ad una supermotard, reinterpretandone il concetto in chiave “cafe racer”.
Un miscuglio ben realizzato di temi diversi, insomma, portato a termine all’insegna della solita, grande cura costruttiva: dalle pedane alleggerite alle piastre ricavate dal pieno, alla pompa radiale anteriore, allo scarico fatto a mano in stile –manco a farlo apposta- pienamente MotoGP.
Se avete in garage una bella fuoristrada dell'ultima generazione e volete trarne una special fuori dagli schemi, preparatevi a sborsare un cifra attorno agli 8.000 Euro: tanti ne sono serviti (moto a parte, s'intende!) per realizzare la "Doctor"...
Inutile ribadire che tutti i mezzi che escono dalla cascina alle porte di Bologna sono caratterizzati da una cura dei dettagli fuori dal comune: al di là dei tanti prestigiosi pezzi aftermarket installati, sono tante le parti fatte a mano, a cominciare dalle sovrastrutture. Dalla sella al serbatoio in alluminio da 12 litri, interamente fatto a mano, continuando con particolari quali la molla del mono verniciata in tinta col telaio o le tante parti alleggerite, dalle pedane alle varie staffe, al codino.
Il parafango anteriore ed il posteriore, nonostante siano fatti rispettivamente di alluminio e di prestigioso carbonio, sono stati ricoperti dalla caratteristica livrea azzurro elettrico percorsa lungo l’asse longitudinale da quadroni bianchi (incorniciati in bronzo metal) che fanno molto “Yamaha”.
All’avantreno spicca la tabella portanumero con faretto alogeno decentrato. In bella vista, nella parte superiore, il nome “The Doctor”: realizzata in concomitanza con la vittoria del titolo Mondiale da parte di Rossi, proprio da un suo fan accanito, Stefano Sabattini, è a lui che questa special è stata dedicata. E suo è l’autografo che campeggia sul serbatoio: a dire il vero si tratta di una riproduzione, ma Stefano aspetta solo il momento giusto per mostrare la sua creatura al “Dottore”!
Il modello di partenza è una Yamaha YZ400 del 2002, spinta da un brillante monocilindrico 4T raffreddato a liquido dotato di avviamento elettrico. Il propulsore, dunque, si rivela decisamente adatto ad un progetto che punti a realizzare una “fun bike” votata al divertimento puro: per questo, sono poche le modifiche apportate e più che altro riguardano la “respirazione” del mono (che adesso sfrutta un filtro dell’aria a cornetto ed uno scarico artigianale che fa tanto MotoGP), e la trasmissione finale, che prevede un pignone da 16 denti ed una corona da 45.
Dal punto di vista ciclistico segnaliamo la forcella telescopica tradizionale Paioli con steli da 45mm e piastre artigianali in alluminio (cui è fissato il manubrio Renthal da 25mm), ed il forcellone originale, modificato e lucidato a specchio; invariato il telaio, che è stato ricoperto di vernice metallizzata color bronzo ed abbinato ad una nuova struttura reggisella.
Ovviamente nuove, sebbene consuete per una supermotard, le misure dei cerchi a raggi: si tratta di elementi da 17” (le coperture sono da 120/60 e 150/60) che sono stati verniciati della stessa tinta della moto, ma in questo caso il buon Totti ha evitato di passarvi lo strato di vernice trasparente, ottenendo un effetto finale simil-anodizzato.
L’impianto frenante sfrutta un disco freno anteriore Braking Wave flottante da 320mm, abbinato ad una pinza Brembo a quattro pistoncini con pompa radiale, ed un disco posteriore dal diametro ridotto, morso da una pinza Nissin.
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