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SS1: arrivano guard rail pericolosi

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Su un tratto dell’Aurelia, L’ANAS sta sostituendo un new jersey con un guard rail. I motociclisti ne denunciano la pericolosità e noi abbiamo chiesto spiegazioni su questa scelta

Il guard rail di tipo “Custom”, molto più sicuro e già utilizzato sperimentalmente a Roma
Su un tratto dell?Aurelia, L?ANAS sta sostituendo un new jersey con un guard rail. I motociclisti ne denunciano la pericolosità e noi abbiamo chiesto spiegazioni su questa scelta


Un nostro lettore, ci scrive per segnalarci che a nord di Grosseto, precisamente fra Gavorrano Scalo e Braccagni, l?ANAS sta sostituendo un vecchio new jersey con un guard rail particolarmente imponente, del quale ci allega anche una foto.


La barriera in cemento che stanno demolendo, era particolarmente bassa, mentre il nuovo guard rail è alto e limita molto la visuale. Senza contare che per noi motociclisti è potenzialmente molto più pericoloso, perché nel caso dovessimo finirci addosso, non offrirebbe una superficie d?impatto continua, come appunto il new jersey, perché i suoi paletti di supporto diverrebbero delle vere e proprie tagliole.




E, problema nel problema, la barra orizzontale che si monta a mezza altezza, quella detta salvaruote, ma che a noi motociclisti può salvare la vita, perché in parte impedisce l?urto diretto con i paletti, è fissata in posizione particolarmente alta rispetto al solito; tanto da risultare inutile nel caso di una scivolata.

Per la barra salvaruote alta, sappiamo per certo che ogni barriera, in sede di omologazione, supera i test con tale barra montata a una determinata altezza, quindi, sicuramente, il guard rail che si sta montando adesso, è omologato nella configurazione attuale, e non c’è nulla che possiamo fare per cambiare lo stato delle cose.

Per il resto è noto che in certi casi, la barriera new jersey necessità di manutenzione e pulizia della strada, altrimenti, può creare problemi di ristagno dell’acqua in condizioni di pioggia, e quindi il rischio di aquaplaning.

A questo punto ci dispiace che non sia ancora ultimata l’omologazione per vie extraurbane ad alto scorrimento del guard rail Custom, che al momento è una barriera per strade urbane. Perché il Custom ha un’altezza da terra della campanatura inferiore (si veda la foto nella pagina e i nostri precedenti articoli) di 8 centimetri, studiata appositamente per non creare mai problemi di ristagno dell’acqua. In compenso per noi motociclisti è protettivo e minimamente offensivo in caso di caduta.

Potrebbe passare un anno circa prima che sia pronto anche per superstrade a quattro corsie, come l’Aurelia, e solo allora potremo reclamarne il montaggio al posto di barriere che riteniamo troppo offensive nei nostri confronti.
Sul nuovo guard rail di Grosseto abbiamo comunque chiesto un intervento all’ANAS, che vi riportiamo.

Mario Avagliano, capo ufficio stampa dell’ANAS, ci ha mandato questo intervento, che pubblichiamo integralmente.:

«I lavori di adeguamento ed integrazione delle barriere stradali su tratti saltuari della SS 1 Aurelia dal Km. 122+972 al Km. 223+400 rientrano nel programma degli interventi per il miglioramento della sicurezza sulla rete stradale nazionale e prevedono l'adeguamento dello spartitraffico centrale, non più rispondente alle nuove normative, mediante demolizione del vecchio new-jersey e la sostituzione con una nuova barriera omologata con relativo crash-test».

«La scelta progettuale di eliminare il vecchio new-jersey deriva dal fatto che lo stesso, originariamente di altezza pari a cm. 90, attualmente risultava alto non più di 50/60 cm dal piano viabile -probabilmente perché negli anni è stato rifatto il manto asfaltato sovrapponendolo ai precedenti, ndr- e pertanto non impediva più, vista anche la tipologia di strada e l'intenso traffico con elevata percentuale di mezzi pesanti che lo interessa, lo scavalcamento dello stesso da parte degli automezzi».

«Si è quindi provveduto alla sostituzione optando per l'installazione di una barriera metallica regolarmente omologata secondo le vigenti normative che inoltre garantisce un migliore deflusso delle acque di piattaforma che avevano creato diversi problemi di ristagno sul manto stradale con conseguente pericolo di aquaplaning per gli utenti».
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