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Moto & Scooter

A scuola di R1

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Siamo andati al Master di Guida in Pista R1 First Edition, il corso offerto gratuitamente ai primi 1000 possessori del bolide di Casa Yamaha. Una giornata di apprendimento in pista indimenticabile per tutti: neofiti e smanettoni di lungo corso.

Fa effetto trovare Doriano Romboni come maestro: eppure si è rivelato un ottimo insegnante
Siamo andati al Master di Guida in Pista R1 First Edition; il corso offerto gratuitamente ai primi 1000 possessori del bolide di Casa Yamaha. Professionalità degli istruttori e gran divertimento per gli allievi, per una giornata in pista indimenticabile per tutti: neofiti e smanettoni di lungo corso.

Eliano Riva, foto Milagro Sono più leggere delle 600 cc di una manciata d?anni fa e potenti come le superbike del mondiale.
In molti, le definiscono come moto ormai spropositate per l'utilizzo su strada e con un potenziale tecnico prestazionale che, soltanto in pista e al comando di pochi eletti, può essere sfruttato in pieno. Quasi tutto vero, diciamo noi, ma resta il fatto che per chi lo sport della moto l?ha nel sangue, il traguardo assoluto sono sempre loro e soltanto loro: le costose, iperpotenti e prepotenti maxi racing. Yamaha, che per prima ha raggiunto il traguardo di un rapporto peso/potenza 1:1, conosce perfettamente tutti gli argomenti di discussione sopra accennati. Proprio per questo, allo scopo di avvicinare più utenti all?utilizzo corretto di questo tipo di moto e zittire i detrattori, con un?encomiabile iniziativa senza precedenti, ha deciso di portare a ?scuola guida? i suoi clienti. Per i primi 1000 fortunatissimi acquirenti della R1 '04, infatti, Yamaha ha istituito il Master di Guida in Pista R1 First Edition. Un corso gratuito articolato in 5 round di 2 giorni su diversi circuiti italiani e con preparatissimi istruttori del calibro di Doriano Romboni,  per far conoscere a tutti i piloti, novizi e navigati, ogni dettaglio tecnico e dinamico della moto ed apprendere i segreti della guida in circuito che permettono di domare i 180 CV della R1 in piena sicurezza e con il massimo divertimento. Noi, purtroppo, la R1 nel box di casa non l?abbiamo. Ma, curiosi come sempre, ci siamo intrufolati per toccare con mano quest?inedita ?scuola guida? direttamente gestita da un grande costruttore e, dopo un?intensa giornata motociclistica trascorsa sul modernissimo circuito veneto d?Adria (il 4° dei 5 appuntamenti previsti), possiamo affermarlo senza timore di sbagliare: i veri promossi con lode sono proprio loro, Yamaha e tutti i ?ragazzi? del Master R1 First Edition.
Non ci sono stati pianti disperati e non si sono viste le classiche cartelle zeppe di libri e astucci vari, ma quella mattina nell’aula magna del circuito d’Adria si respirava davvero l’aria del primo giorno di scuola. Tutti in divisa – la tuta di pelle – seduti al proprio banco, con un sorriso compiaciuto che nascondeva la naturale tensione dettata da un evento importante. Si parte con le presentazioni di rito, e poi giù con l’analisi tecnica della moto e del suo comportamento dinamico, con proiezione di foto ed eloquenti disegni d’ogni dettaglio. Una lezione d’oltre mezz’ora densa di contenuti motociclistici, seguita dalla scolaresca con attenzione pressoché totale e tale da poter rappresentare l’idillio professionale per qualsiasi professore della scuola "vera”. Concetti spiegati in profondità e con grande semplicità di linguaggio, di solito significano poche domande finali e così è stato. Ma niente ricreazione: quando la pista chiama, chi ha la moto sportiva dentro risponde sempre con solerzia fenomenale. Gli ultimi accordi nella definizione di gruppi determinati secondo l’esperienza di guida dichiarata dai partecipanti - 5 in totale, distinguibili per il diverso colore della pettorina e composti di 12 piloti, 2 istruttori e un coordinatore ciascuno - e tutti di corsa al proprio box per l’inizio delle lezioni pratiche, dove c’erano ad attenderci loro, le fiammanti R1.

Aggregati al gruppo rosso – leggasi quello dei più focosi nella rotazione del comando gas – e amichevolmente condotti per mano durate tutta la giornata da “mastro” Romboni e Manuel Puccetti (pilota Trofeo Yamaha R6 03/04 e team Manager), sei i round totali da affrontare. I primi quattro dedicati alle fasi fondamentali della guida sportiva in circuito – primo approccio e diagnosi delle capacità del pilota, movimenti del corpo, frenata, traiettorie di curva - e gli ultimi due puntati alla sintesi degli argomenti trattati e alla verifica finale dell’apprendimento. Teutonica per rigore e rapidità di sequenza, la scaletta degli avvenimenti non ha lasciato spazio alcuno alla distrazione, rivelandosi un’autentica e gustosissima full immersion sportiva: lezione teorica davanti alla lavagna, prova pratica con giro di pista dietro al maestro di turno con ripresa filmata dalla videocamera montata sulla sua moto e successivo esame dell’azione dell’allievo. In sintesi: un programma perfetto per conoscere dai protagonisti veri delle competizioni i fondamentali della guida in circuito, per mimarne per quanto possibile l’azione e, fatto fondamentale, per visualizzare immediatamente e correggere le proprie lacune: fantastico! Un’affermazione ben testimoniata dall’eloquente gioia dipinta sul volto dei partecipanti nel gran finale di una giornata in pista che, nonostante il sole quasi al tramonto, a tutti è sembrata “corta”, e che si è chiusa con applausi per tutti alla consegna del diploma e della t-shirt commemorativa dell’evento e con l’autentico tifo da stadio scatenatosi per il simpaticissimo “nonnetto sprint” Guido Zara che, in barba ai suoi 64 anni, ha affrontato l’impegno con determinazione da vero giovanotto. Il Master R1 First Edition si concluderà nei prossimi giorni sul circuito di Misano Adriatico nel corso dell’annuale Yamaha Fest e, dopo questa bella esperienza, da motociclisti appassionati possiamo soltanto augurarci che l’anno prossimo ci sia il bis; magari  aperto anche ai possessori della cattivissima R6.

Fa effetto trovare Doriano Romboni come maestro: eppure si è rivelato un ottimo insegnante

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