Moto & Scooter
Concluso il Motogiro d’Italia 2004
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Sono stati ben 1.250 i km percorsi sulle più varie e divertenti strade siciliane. Alla fine la vittoria assoluta è andata a Paolo Mattioli su Morini Tresette 175 mentre, nella classe Memorial Taglioni, ha vinto Alfonso Napolitano su Motobi 125
di Luigi Bianchi
Alla manifestazione, che si è svolta dal 25 al 29 maggio hanno partecipato 400 piloti provenienti, oltre che dall'Italia, da numerose nazioni: Gran Bretagna, Germania, Francia, Olanda, Belgio, Spagna, Svezia, USA, Canada, Australia, Sud Africa, Giappone. Gli iscritti erano divisi in tre classi: Rievocazione Storica, la categoria riservata alle moto prodotte fino al 1957, Memorial Taglioni dedicata ai motocicli prodotti tra 1968 e 1978 e Classe Turistica, categoria non competitiva dedicata alle moto recenti.
Alla manifestazione, che si è svolta dal 25 al 29 maggio hanno partecipato 400 piloti provenienti, oltre che dall'Italia, da numerose nazioni: Gran Bretagna, Germania, Francia, Olanda, Belgio, Spagna, Svezia, USA, Canada, Australia, Sud Africa, Giappone. Gli iscritti erano divisi in tre classi: Rievocazione Storica, la categoria riservata alle moto prodotte fino al 1957, Memorial Taglioni dedicata ai motocicli prodotti tra 1968 e 1978 e Classe Turistica, categoria non competitiva dedicata alle moto recenti.
, vincitore assoluto nella Classe Rievocazione Storica, si è aggiudicato in premio una Ducati SS 750 in versione unica Motogiro2004. Sul podio con lui c'erano Marco Tomassini su Gilera - piazzatosi secondo - e Massimo D'Alessio su Morini al terzo posto. Sul podio del Memorial Taglioni alle spalle di Napolitano il secondo posto è andato invece a Matteo Costantino Vocino su Morini 500 V6 e il terzo a Rossano Campioli su Ducati 350 Desmo.
L'itinerario di quest'anno, collocato interamente in Sicilia, ha toccato numerosi luoghi interessanti dell'isola, tra le province di Palermo, Trapani, Agrigento, Enna, Caltanissetta. La gara ha avuto inizio da Casteldaccia, presso le Cantine Duca di Salparuta, per concludersi dopo cinque giorni a Mondello, zona balneare del capoluogo siciliano.
Anche nel 2004 l'organizzazione è stata curata da Dream Engine con il supporto tecnico del Motoclub Terni Libero Liberati e sotto l'egida della Federazione Motociclistica Italiana. Per la Classe turistica ha collaborato il Team Curve&Tornanti.
Arrivederci all'edizione 2005!
L'itinerario di quest'anno, collocato interamente in Sicilia, ha toccato numerosi luoghi interessanti dell'isola, tra le province di Palermo, Trapani, Agrigento, Enna, Caltanissetta. La gara ha avuto inizio da Casteldaccia, presso le Cantine Duca di Salparuta, per concludersi dopo cinque giorni a Mondello, zona balneare del capoluogo siciliano.
Anche nel 2004 l'organizzazione è stata curata da Dream Engine con il supporto tecnico del Motoclub Terni Libero Liberati e sotto l'egida della Federazione Motociclistica Italiana. Per la Classe turistica ha collaborato il Team Curve&Tornanti.
Arrivederci all'edizione 2005!
La partecipazione di motonline
Per motonline ho partecipato nella categoria Memorial Taglioni con la fida Ducati 450 Scrambler, la stessa con cui qualche anno orsono sono andato via terra alla Coupe Motolegende presso Parigi per girare sulla sopraelevata di Monthlery.
E’ stata una settimana davvero divertente: belli i posti, perfetta l’organizzazione, simpatica la carovana del Motogiro, anche se le categorie “competizione” non vanno prese troppo sotto gamba, specie se si viaggia a cavallo di nonnette ultratrentennnali. Infatti, la media da tenere di 40 km/h non è un problema, sempre che non si abbiano guasti meccanici o che – come è accaduto nella seconda tappa - non ci fosse un solo rettilineo nei 282 km del percorso, in più tutto su asfalti del tipo “da starci attenti”.
Eroico: questo concorrente, con il Capriolo 75 è arrivato alla fine tra i meritati applausi di tutti
Alla fine, alla sera tutti erano piuttosto stanchi e non invidiavo certo gli amici della “Vintage” sulle loro piccolissime 125/175, per non parlare di un eroico partecipante su una Capriolo 75: è arrivato fino in fondo ed è stato accolto con una meritatissima standing ovation
Da fare c’erano anche un po’ di prove di abilità a cronometro, ma all’inizio non me ne sono preoccupato troppo e mi sono soprattutto goduto le ore di guida; solo dal terzo giorno, un certo sirito competitivo ha fatto capolino e ho incominciato a impegnarmi, andando anche a punti nelle ultime due tappe e concludendo così con un dignitoso 25° posto.Per parte sua la Scrambler ha girato come un orologio e l’unico intervento ha riguardato la sostituzione a bordo strada del solito filo del gas, con conseguente rincorsa per riprendere i 30 minuti persi.In conclusione una bellissima esperienza, con la sorpresa che uno dei miei “vicini di numero” - con cui ho percorso gran parte della strada - ha vinto la nostra categoria: bravo Alfonso!
E’ stata una settimana davvero divertente: belli i posti, perfetta l’organizzazione, simpatica la carovana del Motogiro, anche se le categorie “competizione” non vanno prese troppo sotto gamba, specie se si viaggia a cavallo di nonnette ultratrentennnali. Infatti, la media da tenere di 40 km/h non è un problema, sempre che non si abbiano guasti meccanici o che – come è accaduto nella seconda tappa - non ci fosse un solo rettilineo nei 282 km del percorso, in più tutto su asfalti del tipo “da starci attenti”.
Eroico: questo concorrente, con il Capriolo 75 è arrivato alla fine tra i meritati applausi di tutti
Alla fine, alla sera tutti erano piuttosto stanchi e non invidiavo certo gli amici della “Vintage” sulle loro piccolissime 125/175, per non parlare di un eroico partecipante su una Capriolo 75: è arrivato fino in fondo ed è stato accolto con una meritatissima standing ovation
Da fare c’erano anche un po’ di prove di abilità a cronometro, ma all’inizio non me ne sono preoccupato troppo e mi sono soprattutto goduto le ore di guida; solo dal terzo giorno, un certo sirito competitivo ha fatto capolino e ho incominciato a impegnarmi, andando anche a punti nelle ultime due tappe e concludendo così con un dignitoso 25° posto.Per parte sua la Scrambler ha girato come un orologio e l’unico intervento ha riguardato la sostituzione a bordo strada del solito filo del gas, con conseguente rincorsa per riprendere i 30 minuti persi.In conclusione una bellissima esperienza, con la sorpresa che uno dei miei “vicini di numero” - con cui ho percorso gran parte della strada - ha vinto la nostra categoria: bravo Alfonso!
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