Moto & Scooter
Performance Machine ‘Contour’
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Bassa, lunga, tanto custom ma con accessori da vera sportiva. E dei cerchi da lasciare senza fiato...
Bassa che più bassa non si può. Con tanto cromo, come vuole la tradizione custom. Eppure, guardando meglio si scoprono anche dettagli racing che farebbero invidia ad una superbike replica: la forcella a steli rovesciati di grande diametro, le pinze frenanti ad attacco radiale eccetera. Se non bastasse, aggiungiamo gingilli che comprendono persino un telecomando con cui regolare le sospensioni pneumatiche o avviare e spegnere il motore.
I due cilindroni lucidati sono sparati verso l’alto e costituiscono il centro fisico di un progetto decisamente minimalista, che riesce a trasmettere grinta e sportività anche grazie al gruppo ottico anteriore che tanto ricorda quello della Harley-Davidson V-Rod.
Roland Sands, designer della Performance Machine che ha realizzato questa special, quando ha cominciato a disegnare la “Contour” aveva precisa in mente l’idea di una special che facesse girare la testa a chiunque, una “vetrina” su cui mettere in mostra la nuova linea di splendidi cerchi (denominati Contour, appunto) disegnati proprio da lui.
Già, perché per chi non lo sapesse la PM è un’azienda leader nella costruzione di impianti frenanti ma soprattutto di cerchi dall’aspetto spettacolare, che vengono adottati dal fior fiore delle show bike.
Insomma, i primi due cerchi usciti dalla linea di produzione, splendidamente cromati e posati ai piedi del suo banco da lavoro, hanno costituito il motivo ispiratore di questo progetto che vanta soluzioni tecnologiche all’avanguardia ed una cura dei dettagli mirabile, pur senza perdere di vista i canoni dettati dalla tradizione delle cruiser più basse e lunghe.
I due cilindroni lucidati sono sparati verso l’alto e costituiscono il centro fisico di un progetto decisamente minimalista, che riesce a trasmettere grinta e sportività anche grazie al gruppo ottico anteriore che tanto ricorda quello della Harley-Davidson V-Rod.
Roland Sands, designer della Performance Machine che ha realizzato questa special, quando ha cominciato a disegnare la “Contour” aveva precisa in mente l’idea di una special che facesse girare la testa a chiunque, una “vetrina” su cui mettere in mostra la nuova linea di splendidi cerchi (denominati Contour, appunto) disegnati proprio da lui.
Già, perché per chi non lo sapesse la PM è un’azienda leader nella costruzione di impianti frenanti ma soprattutto di cerchi dall’aspetto spettacolare, che vengono adottati dal fior fiore delle show bike.
Insomma, i primi due cerchi usciti dalla linea di produzione, splendidamente cromati e posati ai piedi del suo banco da lavoro, hanno costituito il motivo ispiratore di questo progetto che vanta soluzioni tecnologiche all’avanguardia ed una cura dei dettagli mirabile, pur senza perdere di vista i canoni dettati dalla tradizione delle cruiser più basse e lunghe.
Accessori da fuoriserie
Il telaio è un elemento firmato Jesse Rooke Custom a doppia culla realizzato in un unico pezzo con le sovrastrutture: esse si limitano al serbatoio del carburante ed a quello dell’olio, per finire con il fender posteriore “sparato” verso la generosa copertura posteriore (e percorso dal sottile gruppo ottico posteriore a led). Proprio il retrotreno oscilla per mezzo di due pregiati ammortizzatori Legend Air Suspension che lavorano in estensione, secondo il canonico schema “Softail”.
La forcella è stata sottratta ad una Yamaha TZ 250 da GP ed è stretta da piastre realizzate ad hoc per questa special nei laboratori della Performance Machine. Essa è abbinata ad una pinza ad attacco radiale (anch’essa di produzione PM) che morde un disco flottante dal disegno analogo a quello dei cerchi. Proprio i due luccicanti cerchi Contour costituiscono il centro del progetto che vuole promuovere la nuova tecnologia di lavorazione 3D, in grado di realizzare elementi con finiture di livello elevato e che si sviluppano non solo secondo un effetto bidimensionale, ma raggiungono volumetrie ben più complesse rispetto a quelle cui ci ha abituati finora la tecnologia.
Il propulsore non bada certo al contenimento dei volumi: il poderoso twin è interamente realizzato dalla S&S e vanta una cilindrata di ben 124 c.i. (circa 1900 cc), oltre che pregiate finiture quali la verniciatura del basamento, il filtro dell’aria Roland Sands, le sportivissime drag pipes che costituiscono l’impianto di scarico ed il gruppo della trasmissione primaria scoperta da 2” (“made in PM”) che trasmette il moto alla ruota posteriore attraverso la catena finale (disposta sul lato destro) ed il cambio a sei rapporti.
La forcella è stata sottratta ad una Yamaha TZ 250 da GP ed è stretta da piastre realizzate ad hoc per questa special nei laboratori della Performance Machine. Essa è abbinata ad una pinza ad attacco radiale (anch’essa di produzione PM) che morde un disco flottante dal disegno analogo a quello dei cerchi. Proprio i due luccicanti cerchi Contour costituiscono il centro del progetto che vuole promuovere la nuova tecnologia di lavorazione 3D, in grado di realizzare elementi con finiture di livello elevato e che si sviluppano non solo secondo un effetto bidimensionale, ma raggiungono volumetrie ben più complesse rispetto a quelle cui ci ha abituati finora la tecnologia.
Il propulsore non bada certo al contenimento dei volumi: il poderoso twin è interamente realizzato dalla S&S e vanta una cilindrata di ben 124 c.i. (circa 1900 cc), oltre che pregiate finiture quali la verniciatura del basamento, il filtro dell’aria Roland Sands, le sportivissime drag pipes che costituiscono l’impianto di scarico ed il gruppo della trasmissione primaria scoperta da 2” (“made in PM”) che trasmette il moto alla ruota posteriore attraverso la catena finale (disposta sul lato destro) ed il cambio a sei rapporti.
I nuovi cerchi Contour
I due splendidi cerchi della linea Contour hanno misura di 21” l’anteriore e da 18” il posteriore: la sezione delle coperture Metzeler utilizzate è rispettivamente di 90 e 240mm, il che contribuisce all’aspetto schiacciato e grintoso del mezzo.
Questi elementi, che rappresentano una importante innovazione nella vasta gamma di prodotti Performance Machine, sono stati da subito abbinati a dischi freno e pulegge che ne ricalcano le forme e che sono stati prontamente utilizzati su questa special.
Lo sviluppo dei nuovi Contour ha richiesto oltre 100 ore di progettazione CAD ed un successivo, immane lavoro delle macchine che devono insistere per ben otto ore sui blocchi di alluminio forgiato secondo procedimenti che si discostano drasticamente da quelli utilizzati sui cerchi automobilistici.
Attualmente i cerchi Contour sono disponibili in due misure: un anteriore da 21” ed un posteriore da 18” che può ospitare gomme da 240 a 300mm di sezione.
Questi elementi, che rappresentano una importante innovazione nella vasta gamma di prodotti Performance Machine, sono stati da subito abbinati a dischi freno e pulegge che ne ricalcano le forme e che sono stati prontamente utilizzati su questa special.
Lo sviluppo dei nuovi Contour ha richiesto oltre 100 ore di progettazione CAD ed un successivo, immane lavoro delle macchine che devono insistere per ben otto ore sui blocchi di alluminio forgiato secondo procedimenti che si discostano drasticamente da quelli utilizzati sui cerchi automobilistici.
Attualmente i cerchi Contour sono disponibili in due misure: un anteriore da 21” ed un posteriore da 18” che può ospitare gomme da 240 a 300mm di sezione.