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Si cambia: disco e pistoni assiali!

il 07/05/2004 in Moto & Scooter

Gli studenti dell'itis "L.da Vinci" di Rimini sono stati premiati dall'istituto Giapponese dell'Invenzione e dell'Innovazione per il loro progetto di questo innovativo motore a scoppio. Adesso cercano un finanziatore per realizzare il prototipo

Si cambia: disco e pistoni assiali!
La versione a due blocchi di cilindri contrapposti del motore TE-BE

Gli studenti dell'itis "L.da Vinci" di Rimini sono stati premiati dall'istituto Giapponese dell'Invenzione e dell'Innovazione per il loro progetto di questo innovativo motore a scoppio. Adesso cercano un finanziatore per realizzare il prototipo


Come si vede dalle foto, si tratta del progetto di un motore (denominato?TE-BE? ) a combustione interna con albero motore ?a disco? e pistoni assiali.

In pratica, il sistema è costituito da un disco inclinato -solidale all?albero motore - su cui spingono pistoni assiali,opportunamente guidati su un corpo cilindrico fisso, con leggi ben definite (in fase) e successione degli scoppi ordinata. In tal modo si ottiene la minore discontinuità possibile di coppia motrice sull?albero stesso e si elimina l?eventuale volano considerate le ridotte masse in rotazione. Il motore può anche essere ?raddoppiato? montando altrettanti pistoni dal lato opposto del disco.

Con tale sistema si pensa di migliorare nettamente il rendimento organico rispetto al sistema biella e manovella (anche se attualmente già ben ottimizzato) e a quello della distribuzione ad aste e bilancieri (riducendo le inerzie, gli urti, gli affaticamenti degli organi interessati). Anche il controllo della combustione (in particolare quello dei gas di scarico inquinanti) che è d?attualità tra le vigenti normative in campo internazionale, darà luogo a risultati importanti di qualità ecosostenibile tenendo conto del rispetto dell?ambiente e della salute sociale,


Perché il desmodromico: anche se oggigiorno c?è chi pensa che questa soluzione derivi dalla difficoltà di costruzione delle molle di richiamo delle valvole, si sbaglia in quanto l?evoluzione dei nuovi materiali ha superato questi timori. È lo studio meticoloso del moto dei gas e degli organi di intercettazione che spiega la ragione di tale sistema. La qualità dei materiali impiegati, oggi disponibili, ha permesso un?evoluzione termodinamica e quindi miglioramento del rendimento del ciclo investigando principalmente i fenomeni fluidi e termodinamici che sono condizionati dagli organi della distribuzione (fasi di aspirazione e scarico) in particolare dagli otturatori funzionanti a sollevamento dalla sede, vale a dire le valvole. Errori anche piccoli nella precisione e stabilità della distribuzione compromettono il buon andamento della combustione provocando altresì emissioni inquinanti. Bisogna quindi mantenere, il più a lungo possibile, l?efficienza della distribuzione evitando ogni causa di logorio o disfunzione.

Metodi di calcolo estremamente rapidi e precisi hanno permesso di esplorare campi di indagine molto più vasti rispetto al passato anche se rispondenti sempre alle leggi ineluttabili della meccanica applicata. I materiali da adottare per la costruzione degli organi funzionanti e/o soggetti ad alte temperature sono del tipo ceramico o compositi o rivestiti di adatti elementi.(valvole, piastra porta valvole, camicia,pistone, ecc?)
Infine, è stata presa in esame anche la possibilità di realizzare il ciclo a sei tempi che prevede dopo la fase di scarico un?ulteriore fase di aspirazione di aria fresca e un?espulsione di gas incombusti residui onde ottenere una miscela percentualmente più ricca con relativo aumento di rendimento volumetrico e miglior raffreddamento.

Il progetto è stato realizzato da una squadra composta dagli studenti Giacomo Del Bianco, Alessandro Contadini, e Davide Zaghini della 4°B meccanica dell'itis "L.da Vinci" di Rimini, ma il merito è soprattutto degli insegnanti Ing. Teo Bernardi (Te.Be.) docente di sistemi ed automazione industriale e Augusto Farneti docente di macchine utensili. La validità del nuovo motore è dimostrata dalla vittoria al 16° concorso dell'Unione Europea per giovani scienziati organizzato dalla Fast, e ha ricevuto anche un premio (un viaggio in Giappone) dall'Istituto Giapponese dell'Invenzione e dell'Innovazione.

Adesso si spera di trovare un finanziatore per realizzare il prototipo non in Giappone ma in Italia.

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