Moto & Scooter
Girare a Monza e Varano
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Voglia di pista? Di sfogarsi per una volta senza paura di autovelox, traffico, guard rail? Ecco un breve vademecum per affrontare il "grande salto" con i primi due circuiti di questa rassegna
Con l’inizio della bella stagione i motociclisti più sportivi possono riprendere a frequentare con maggiore assiduità i circuiti italiani e riprendere a “smanettare” in libertà nel contesto più adatto alla nostra passione.
Affrontiamo dunque l’argomento cercando di proporvi un breve ciclo di articoli sui principali impianti italiani nell’intento di offrire il maggior numero di nozioni a coloro che in pista non ci sono mai andati e vorrebbero provare a farlo, ma anche per presentare qualche informazione a chi invece magari in pista ci va già, ma si è sempre limitato ai circuiti a lui più prossimi.
E chissà mai che non riusciamo a far venir “voglia di pista” a qualcuno che fino ad ora non ci ha mai nemmeno pensato…
Di norma per poter accedere ad un circuito in sella ad una moto stradale è necessario presentarsi muniti di abbigliamento sportivo adatto ( tuta intera in pelle, casco, guanti e stivaletti) aver compiuto 18 anni, essere in possesso della patente di guida, mentre per quanto riguarda la moto, a seconda delle piste e/o delle circostanze, a volte questa deve essere in regola con il codice della strada, in altri casi, invece, è consentito l’accesso a moto dichiaratamente preparate per l’utilizzo in pista, quando non addirittura attrezzate per l’uso agonistico amatoriale per i piloti in possesso dell’appropriata licenza.
Le bandiere
La segnaletica in pista, ad opera dei commissari, è regolata da bandiere colorate a cui bisogna strettamente attenersi, pena l’espulsione dal circuito.
Ve le esponiamo brevemente: difficilmente avrete occasione di vederle tutte durante un turno di prove libere, ma sapere quali sono e qual è il loro significato non può che essere utile.
bandiera gialla: immobile (preavviso): pericolo rallentare, divieto di sorpasso; agitata: pericolo grave, rallentare eventualmente pronti a fermarsi, divieto di sorpasso
bandiera gialla a strisce verticali rosse: fondo stradale scivoloso per olio o altri motivi (ghiaia, terra, detriti ecc...)
bandiera blu immobile: avverte un pilota che è seguito molto da vicino da un altro. Agitata: avverte un pilota che un altro cerca o sta per sorpassarlo; agevolare il sorpasso
bandiera bianca: segnala la presenza di un mezzo di servizio in pista (ambulanza, antincendio ecc...)
bandiera verde: cessazione di pericolo precedentemente segnalato; pista libera
bandiera rossa: segnale di chiusura del percorso: terminare il giro e rientrare al box; durante le gare arresto immediato ed assoluto di tutti i veicoli
Bandiere ad uso esclusivo del direttore di gara/prova
bandiera divisa in due triangoli (bianco e nero): accompagnata dal numero di gara, ultimo avvertimento al pilota, per condotta antisportiva, prima dell’esposizione della bandiera nera
bandiera con disco arancione: accompagnata al numero di gara segnala al pilota che il suo mezzo ha problemi meccanici o principio d’incendio e che deve rientrare ai box al giro successivo
bandiera nera: accompagnata al numero di gara ordina al pilota di fermarsi al box entro tre giri dall’esposizione
bandiera a scacchi : segnale di arresto al termine della corsa
Affrontiamo dunque l’argomento cercando di proporvi un breve ciclo di articoli sui principali impianti italiani nell’intento di offrire il maggior numero di nozioni a coloro che in pista non ci sono mai andati e vorrebbero provare a farlo, ma anche per presentare qualche informazione a chi invece magari in pista ci va già, ma si è sempre limitato ai circuiti a lui più prossimi.
E chissà mai che non riusciamo a far venir “voglia di pista” a qualcuno che fino ad ora non ci ha mai nemmeno pensato…
Di norma per poter accedere ad un circuito in sella ad una moto stradale è necessario presentarsi muniti di abbigliamento sportivo adatto ( tuta intera in pelle, casco, guanti e stivaletti) aver compiuto 18 anni, essere in possesso della patente di guida, mentre per quanto riguarda la moto, a seconda delle piste e/o delle circostanze, a volte questa deve essere in regola con il codice della strada, in altri casi, invece, è consentito l’accesso a moto dichiaratamente preparate per l’utilizzo in pista, quando non addirittura attrezzate per l’uso agonistico amatoriale per i piloti in possesso dell’appropriata licenza.
Le bandiere
La segnaletica in pista, ad opera dei commissari, è regolata da bandiere colorate a cui bisogna strettamente attenersi, pena l’espulsione dal circuito.
Ve le esponiamo brevemente: difficilmente avrete occasione di vederle tutte durante un turno di prove libere, ma sapere quali sono e qual è il loro significato non può che essere utile.
bandiera gialla: immobile (preavviso): pericolo rallentare, divieto di sorpasso; agitata: pericolo grave, rallentare eventualmente pronti a fermarsi, divieto di sorpasso
bandiera gialla a strisce verticali rosse: fondo stradale scivoloso per olio o altri motivi (ghiaia, terra, detriti ecc...)
bandiera blu immobile: avverte un pilota che è seguito molto da vicino da un altro. Agitata: avverte un pilota che un altro cerca o sta per sorpassarlo; agevolare il sorpasso
bandiera bianca: segnala la presenza di un mezzo di servizio in pista (ambulanza, antincendio ecc...)
bandiera verde: cessazione di pericolo precedentemente segnalato; pista libera
bandiera rossa: segnale di chiusura del percorso: terminare il giro e rientrare al box; durante le gare arresto immediato ed assoluto di tutti i veicoli
Bandiere ad uso esclusivo del direttore di gara/prova
bandiera divisa in due triangoli (bianco e nero): accompagnata dal numero di gara, ultimo avvertimento al pilota, per condotta antisportiva, prima dell’esposizione della bandiera nera
bandiera con disco arancione: accompagnata al numero di gara segnala al pilota che il suo mezzo ha problemi meccanici o principio d’incendio e che deve rientrare ai box al giro successivo
bandiera nera: accompagnata al numero di gara ordina al pilota di fermarsi al box entro tre giri dall’esposizione
bandiera a scacchi : segnale di arresto al termine della corsa
Autodromo Nazionale di Monza
Esaminiamo ora nello specifico alcuni tra i più importanti circuiti italiani: analizzeremo ogni volta un impianto grande ed uno/due più piccolo/i in modo da prospettare ogni volta, per quanto possibile, il confronto tra una pista che ad un primo esame potrebbe essere più indicata per dei piloti già più esperti e dei circuiti che potenzialmente potrebbero rivelarsi più “amichevoli” anche per i principianti.
Autodromo Nazionale di Monza
Cominciamo dunque col considerare quello che probabilmente è il più famoso circuito italiano: l’Autodromo Nazionale di Monza
L’autodromo di Monza costituisce il maggior complesso sportivo motoristico italiano e comprende attualmente tre piste che si percorrono in senso orario: la pista da Gran Premio (detta anche pista stradale) di 5.793 mt, la pista Junior, illuminabile per gare notturne e la pista di velocità a curve sopraelevate (oramai in disuso).
Teatro di innumerevoli competizioni internazionali ai massimi livelli, sia automobilistiche che motociclistiche, è un circuito che ha assunto rilevanza quasi “proverbiale” per le velocità elevate che si possono raggiungere sui suoi due lunghi rettilinei e caratterizzato dalla celeberrima curva che li unisce, la curva Parabolica, croce e delizia di tutti i motociclisti navigati gli aspiranti piloti.
Normalmente per le prove libere si utilizza il primo tracciato, a volte invece è aperta solamente la pista junior, nettamente più corta e meno accattivante, ma forse più adatta ai neofiti.
Ai più le “poche” e larghe curve del tracciato brianzolo (mediamente la pista misura più di 10 mt in larghezza) potrebbero apparire semplici, ma sarebbe assolutamente sbagliato sottovalutare le difficoltà della pista e l’impegno richiesto per affrontare con decisione le difficili staccate della prima variante e della curva parabolica.
Nulla che non si possa arrivare fare con un minimo di pratica, certo, ma per chi inizia è consigliabile raddoppiare l’attenzione, specie se in possesso di una motocicletta molto potente quale potrebbe essere una mille a quattro cilindri: i lunghi rettifili del tracciato monzese sono un ambiente ideale per andare a toccare le velocità siderali che questi mezzi sanno esprimere.
Magari senza nemmeno rendersene troppo conto…
Inoltre è bene prestare attenzione all'uscita dalla variante Ascari, dove si giunge alla prima vera svolta sinistrorsa dopo aver affrontato quasi esclusivamente delle curve a destra e di conseguenza, per quanto possa sembrare strano, con le gomme calde ed efficaci sul fianco destro ma "completamente gelate", e quindi con poco grip, su quello sinistro.
L’intero complesso si avvale di numerosi fabbricati per la sistemazione del pubblico, officina, 30 rimesse, un ristorante, una stazione di rifornimento interna due torri di segnalazione
Il complesso box comprende, oltre ai box stessi, locali ed aree adibite a sala stampa e relativi servizi.
Inoltre è presente un centro medico con eliporto di soccorso
A causa dei numerosissimi impegni che l’autodromo ospita durante tutto l’anno, non sono certo tantissime le date in calendario riservate ai motociclisti “privati”.
Ed in quei pochi giorni non è infrequente trovare lunghe code di motociclisti in attesa del “via libera” presso l’Ufficio Pista, che si trova al primo piano dell’edificio box, scala 6.
I turni sono in vendita a partire dalle 8.30 della giornata di prove, non si accettano prenotazioni telefoniche, a mezzo fax o e-mail e il biglietto d'ingresso in pista viene rilasciato, fino ad esaurimento dei posti disponibili, direttamente al conducente della moto.
Il costo del singolo turno, della durata di 30 minuti, è di 40 Euro.
Si può accedere al tracciato sia in sella a moto stradali (in regola quindi con il codice della strada) sia a cavallo di motociclette da corsa, sebbene in un numero ridotto di occasioni.
Per raggiungere l’autodromo si deve prendere l’autostrada A4 Torino Venezia fino all’uscita di Cinisello Balsamo-Sesto San Giovanni-Milano Viale Zara, proseguire in direzione della Superstrada per Lecco ed infine seguire le indicazioni per l’autodromo.
Vi proponiamo una breve scheda sulla stima di costi e distanze per raggiungere l’impianto da alcune città italiane.
Ovviamente questi costi sono puramente indicativi, posto che non possiamo assumerci la responsabilità del variare sia delle tariffe autostradali, sia del prezzo dei carburanti.
Da Roma: 588 km in 5h30’ circa
costo approssimativo del pedaggio autostradale: 29 euro
costi di carburante su una base di consumo di 10 km /lt per un prezzo medio di 1.09 euro per benzina e 0.90 euro per il gasolio.
Benzina: 64 euro
Gasolio: 53 euro
Da Torino: 153 km in 1h40’ circa
costo approssimativo del pedaggio autostradale: 7 euro
costi di carburante su una base di consumo di 10 km /lt per un prezzo medio di 1.09 euro per benzina e 0.90 euro per il gasolio.
Benzina: 17 euro
Gasolio: 14 euro
Da Udine: 373 km in 3h30’ circa
costo approssimativo del pedaggio autostradale: 16.5 euro
costi di carburante su una base di consumo di 10 km /lt per un prezzo medio di 1.09 euro per benzina e 0.90 euro per il gasolio.
Benzina: 41 euro
Gasolio: 34 euro
Per informazioni:
Autodromo Nazionale di Monza
20052 Monza - Parco di Monza, interno 21 Tel. (039) 24821
www.monzanet.it
Ufficio Pista Giovanni Mariani Licia Sala Tel. +39 39 2482.1 Fax. +39 39 320324
Autodromo Nazionale di Monza
Cominciamo dunque col considerare quello che probabilmente è il più famoso circuito italiano: l’Autodromo Nazionale di Monza
L’autodromo di Monza costituisce il maggior complesso sportivo motoristico italiano e comprende attualmente tre piste che si percorrono in senso orario: la pista da Gran Premio (detta anche pista stradale) di 5.793 mt, la pista Junior, illuminabile per gare notturne e la pista di velocità a curve sopraelevate (oramai in disuso).
Teatro di innumerevoli competizioni internazionali ai massimi livelli, sia automobilistiche che motociclistiche, è un circuito che ha assunto rilevanza quasi “proverbiale” per le velocità elevate che si possono raggiungere sui suoi due lunghi rettilinei e caratterizzato dalla celeberrima curva che li unisce, la curva Parabolica, croce e delizia di tutti i motociclisti navigati gli aspiranti piloti.
Normalmente per le prove libere si utilizza il primo tracciato, a volte invece è aperta solamente la pista junior, nettamente più corta e meno accattivante, ma forse più adatta ai neofiti.
Ai più le “poche” e larghe curve del tracciato brianzolo (mediamente la pista misura più di 10 mt in larghezza) potrebbero apparire semplici, ma sarebbe assolutamente sbagliato sottovalutare le difficoltà della pista e l’impegno richiesto per affrontare con decisione le difficili staccate della prima variante e della curva parabolica.
Nulla che non si possa arrivare fare con un minimo di pratica, certo, ma per chi inizia è consigliabile raddoppiare l’attenzione, specie se in possesso di una motocicletta molto potente quale potrebbe essere una mille a quattro cilindri: i lunghi rettifili del tracciato monzese sono un ambiente ideale per andare a toccare le velocità siderali che questi mezzi sanno esprimere.
Magari senza nemmeno rendersene troppo conto…
Inoltre è bene prestare attenzione all'uscita dalla variante Ascari, dove si giunge alla prima vera svolta sinistrorsa dopo aver affrontato quasi esclusivamente delle curve a destra e di conseguenza, per quanto possa sembrare strano, con le gomme calde ed efficaci sul fianco destro ma "completamente gelate", e quindi con poco grip, su quello sinistro.
L’intero complesso si avvale di numerosi fabbricati per la sistemazione del pubblico, officina, 30 rimesse, un ristorante, una stazione di rifornimento interna due torri di segnalazione
Il complesso box comprende, oltre ai box stessi, locali ed aree adibite a sala stampa e relativi servizi.
Inoltre è presente un centro medico con eliporto di soccorso
A causa dei numerosissimi impegni che l’autodromo ospita durante tutto l’anno, non sono certo tantissime le date in calendario riservate ai motociclisti “privati”.
Ed in quei pochi giorni non è infrequente trovare lunghe code di motociclisti in attesa del “via libera” presso l’Ufficio Pista, che si trova al primo piano dell’edificio box, scala 6.
I turni sono in vendita a partire dalle 8.30 della giornata di prove, non si accettano prenotazioni telefoniche, a mezzo fax o e-mail e il biglietto d'ingresso in pista viene rilasciato, fino ad esaurimento dei posti disponibili, direttamente al conducente della moto.
Il costo del singolo turno, della durata di 30 minuti, è di 40 Euro.
Si può accedere al tracciato sia in sella a moto stradali (in regola quindi con il codice della strada) sia a cavallo di motociclette da corsa, sebbene in un numero ridotto di occasioni.
Per raggiungere l’autodromo si deve prendere l’autostrada A4 Torino Venezia fino all’uscita di Cinisello Balsamo-Sesto San Giovanni-Milano Viale Zara, proseguire in direzione della Superstrada per Lecco ed infine seguire le indicazioni per l’autodromo.
Vi proponiamo una breve scheda sulla stima di costi e distanze per raggiungere l’impianto da alcune città italiane.
Ovviamente questi costi sono puramente indicativi, posto che non possiamo assumerci la responsabilità del variare sia delle tariffe autostradali, sia del prezzo dei carburanti.
Da Roma: 588 km in 5h30’ circa
costo approssimativo del pedaggio autostradale: 29 euro
costi di carburante su una base di consumo di 10 km /lt per un prezzo medio di 1.09 euro per benzina e 0.90 euro per il gasolio.
Benzina: 64 euro
Gasolio: 53 euro
Da Torino: 153 km in 1h40’ circa
costo approssimativo del pedaggio autostradale: 7 euro
costi di carburante su una base di consumo di 10 km /lt per un prezzo medio di 1.09 euro per benzina e 0.90 euro per il gasolio.
Benzina: 17 euro
Gasolio: 14 euro
Da Udine: 373 km in 3h30’ circa
costo approssimativo del pedaggio autostradale: 16.5 euro
costi di carburante su una base di consumo di 10 km /lt per un prezzo medio di 1.09 euro per benzina e 0.90 euro per il gasolio.
Benzina: 41 euro
Gasolio: 34 euro
Per informazioni:
Autodromo Nazionale di Monza
20052 Monza - Parco di Monza, interno 21 Tel. (039) 24821
www.monzanet.it
Ufficio Pista Giovanni Mariani Licia Sala Tel. +39 39 2482.1 Fax. +39 39 320324
Autodromo Riccardo Paletti
Conosciuto anche come “il circuito di Varano” l'autodromo dedicato a Riccardo Paletti si trova, appunto, presso Varano de Melegari, nel bel mezzo dell’Appennino parmense.
La pista misura 2.375 metri nel suo tracciato più lungo, comprensivo del più recente tratto che va dalla “nuova variante” alla “1° Esse”, ed ha una larghezza media di 11 metri.
La percorrenza è in senso antiorario.
Il tracciato è breve e molto tecnico, ideale ad esempio per mettere in luce le caratteristiche dei motori bicilindrici e per valorizzare le moto più maneggevoli; i piloti più esperti su questo tracciato possono migliorarsi costantemente, mentre i neofiti saranno in grado di divertirsi da subito ed accumulare esperienza sulle 14 curve del tracciato con un certo minor impegno psicologico, visto che le velocità che si raggiungono sulla “piccola” pista sono pur sempre relativamente basse.
Negli anni questa struttura è diventata , oltre che sede abituale di numerose manifestazioni motoristiche (test tecnici di pneumatici, di motori, di componentistica tecnica), appuntamento classico nel calendario delle più importanti competizioni di settore, come ad esempio il Campionato Italiano Velocità Turismo, quello Prototipi, la Formula 3, gli assoluti nazionali Grand Prix 125cc e 250 cc nelle moto.
L'Autodromo "Riccardo Paletti" è celebre per essere stato, e per esserlo tuttora, palestra e primo palcoscenico importante per tanti giovani che sarebbero diventati affermati e celebri campioni delle due e delle quattro ruote. Addirittura Campioni del Mondo come nel caso di Jacques Villenueve, che proprio sul circuito di Varano mosse i suoi primi passi in Formula 3, oppure di Valentino Rossi, fedelissimo frequentatore del circuito già in giovanissima età.
L’autodromo offre tutti i più comuni servizi che caratterizzano questo tipo di strutture: 29 box, paddok per complessivi mq 16.150, un piccolo centro medico, tribune per più di 2.000 persone e 9.000 mq di parcheggio, bagni, docce e due punti di ristoro.
Per contro non c’è possibilità di rifornimento all’interno del circuito.
In zona sono presenti strutture di accoglienza di ogni genere e per ogni tasca, che permettono di organizzare l’intero week end all’insegna del divertimento in pista.
I turni di prove libere per le motociclette sono spesso gestiti dalla M.P.R. (0521/460064), è quindi consigliato rivolgersi direttamente a loro per informazioni o prenotazioni.
Indicativamente il costo di un turno, della durata di 20 minuti, è di 30 euro (direttamente in pista)
Per raggiungere il “Riccardo Paletti” occorre percorrere l’autostrada A15 Parma-La Spezia fino al casello di Fornivo di Taro, quindi seguire e indicazioni per Varano de Melegari. Il circuito si trova poco prima di entrare in paese.
Da Milano: 141 km in 1h30’ ca
costo approssimativo del pedaggio autostradale: 7.20 euro
costi di carburante su una base di consumo di 10 km /lt per un prezzo medio di 1.09 euro per benzina e 0.90 euro per il gasolio.
Benzina: 15.50 euro
Gasolio: 13 euro
Da Roma : 489 km (via Firenze –Pisa) in 4h10’ circa
costo approssimativo del pedaggio autostradale: 27 euro
costi di carburante su una base di consumo di 10 km /lt per un prezzo medio di 1.09 euro per benzina e 0.90 euro per il gasolio.
Benzina: 53.5 euro
Gasolio: 44 euro
Da Udine: 390 km in 3h40 circa
costo approssimativo del pedaggio autostradale: 18.5 euro
costi di carburante su una base di consumo di 10 km /lt per un prezzo medio di 1.09 euro per benzina e 0.90 euro per il gasolio.
Benzina: 42.50 euro
Gasolio: 35 euro
Per informazioni:
Autodromo Riccarrdo Paletti, Varano de Melegari
SO.GE.SA srl - 43040 Varano dei Melegari - S.da per Fosio, 1 Tel. (0525) 551211
www.varano.it
La pista misura 2.375 metri nel suo tracciato più lungo, comprensivo del più recente tratto che va dalla “nuova variante” alla “1° Esse”, ed ha una larghezza media di 11 metri.
La percorrenza è in senso antiorario.
Il tracciato è breve e molto tecnico, ideale ad esempio per mettere in luce le caratteristiche dei motori bicilindrici e per valorizzare le moto più maneggevoli; i piloti più esperti su questo tracciato possono migliorarsi costantemente, mentre i neofiti saranno in grado di divertirsi da subito ed accumulare esperienza sulle 14 curve del tracciato con un certo minor impegno psicologico, visto che le velocità che si raggiungono sulla “piccola” pista sono pur sempre relativamente basse.
Negli anni questa struttura è diventata , oltre che sede abituale di numerose manifestazioni motoristiche (test tecnici di pneumatici, di motori, di componentistica tecnica), appuntamento classico nel calendario delle più importanti competizioni di settore, come ad esempio il Campionato Italiano Velocità Turismo, quello Prototipi, la Formula 3, gli assoluti nazionali Grand Prix 125cc e 250 cc nelle moto.
L'Autodromo "Riccardo Paletti" è celebre per essere stato, e per esserlo tuttora, palestra e primo palcoscenico importante per tanti giovani che sarebbero diventati affermati e celebri campioni delle due e delle quattro ruote. Addirittura Campioni del Mondo come nel caso di Jacques Villenueve, che proprio sul circuito di Varano mosse i suoi primi passi in Formula 3, oppure di Valentino Rossi, fedelissimo frequentatore del circuito già in giovanissima età.
L’autodromo offre tutti i più comuni servizi che caratterizzano questo tipo di strutture: 29 box, paddok per complessivi mq 16.150, un piccolo centro medico, tribune per più di 2.000 persone e 9.000 mq di parcheggio, bagni, docce e due punti di ristoro.
Per contro non c’è possibilità di rifornimento all’interno del circuito.
In zona sono presenti strutture di accoglienza di ogni genere e per ogni tasca, che permettono di organizzare l’intero week end all’insegna del divertimento in pista.
I turni di prove libere per le motociclette sono spesso gestiti dalla M.P.R. (0521/460064), è quindi consigliato rivolgersi direttamente a loro per informazioni o prenotazioni.
Indicativamente il costo di un turno, della durata di 20 minuti, è di 30 euro (direttamente in pista)
Per raggiungere il “Riccardo Paletti” occorre percorrere l’autostrada A15 Parma-La Spezia fino al casello di Fornivo di Taro, quindi seguire e indicazioni per Varano de Melegari. Il circuito si trova poco prima di entrare in paese.
Da Milano: 141 km in 1h30’ ca
costo approssimativo del pedaggio autostradale: 7.20 euro
costi di carburante su una base di consumo di 10 km /lt per un prezzo medio di 1.09 euro per benzina e 0.90 euro per il gasolio.
Benzina: 15.50 euro
Gasolio: 13 euro
Da Roma : 489 km (via Firenze –Pisa) in 4h10’ circa
costo approssimativo del pedaggio autostradale: 27 euro
costi di carburante su una base di consumo di 10 km /lt per un prezzo medio di 1.09 euro per benzina e 0.90 euro per il gasolio.
Benzina: 53.5 euro
Gasolio: 44 euro
Da Udine: 390 km in 3h40 circa
costo approssimativo del pedaggio autostradale: 18.5 euro
costi di carburante su una base di consumo di 10 km /lt per un prezzo medio di 1.09 euro per benzina e 0.90 euro per il gasolio.
Benzina: 42.50 euro
Gasolio: 35 euro
Per informazioni:
Autodromo Riccarrdo Paletti, Varano de Melegari
SO.GE.SA srl - 43040 Varano dei Melegari - S.da per Fosio, 1 Tel. (0525) 551211
www.varano.it