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Moto & Scooter

Suzuki Burgman 400

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Il pioniere dei maxiscooter, guadagna un accattivante look turistico sportivo ed un rinnovato motore ad iniezione elettronica; rispetta le normative Euro 2 e conferma l’ottima guidabilità e brillantezza di prestazioni del predecessore.

di Eliano Riva Nel 99, con una cilindrata e prestazioni inimmaginabili fino a pochi anni prima per veicoli a ruote basse, il Burgman 400 ha dato origine al gran fenomeno maxiscooter “veri” ed ha portato e riportato su due ruote una moltitudine d’automobilisti pentiti e d’ex motociclisti. La formula del gran successo di pubblico immediatamente ottenuto non era del tutto nuova ma, l’innovativo equilibrio tra le caratteristiche estetiche, tecniche e dinamiche che proponeva, erano vincenti. Lo dimostra la gran fama che, nonostante il dilagare di modelli concorrenti negli anni seguenti, il Burgman 400 è riuscito a guadagnarsi tra gli utenti praticanti e potenziali. Mantenere una posizione di successo, però è risaputo, di solito “costa” tanto quanto raggiungerla e in Casa Suzuki è una regola che conoscono molto bene. Per continuare a restare sulla “cresta dell’onda” in un settore agguerrito com’è attualmente quello dei maxiscooter, ad Hamamatsu per quest’anno hanno rivisto in modo significativo la formula originaria proponendo una versione sensibilmente rinnovata del “pioniere”. Il nome e le apprezzate caratteristiche generali sono invariate ma, il design è stato evoluto in segno più attuale e motociclistico e il rinnovato motore con alimentazione a iniezione elettronica, ora supera anche le normative antinquinamento Euro 2. Disponibile presso le concessionarie Suzuki ad un prezzo analogo a quello dello scorso anno e di 6.490 Euro franco concessionario e con due anni di garanzia integrale, abbiamo sottoposto il nuovo Burgman 400 ad un primo breve test dove ha dimostrato d’avere le carte in regola per essere protagonista del settore ancora per lungo tempo.

Evoluzione e non rivoluzione; così, in poche parole, potrebbero essere sintetizzati gli interventi estetici operati dai designer Suzuki per rinnovare la personalità sportiva elegante che ha sempre contraddistinto il Burgman 400. Senza tagliare i ponti con il passato, infatti, il frontale è completamente ridisegnato e ridimensionato in funzione di un aspetto più grintoso e di una maggiore protezione aerodinamica per pilota e passeggero. Il risultato dell’operazione, attribuibile principalmente al nuovo doppio faro multiriflettente e al parabrezza più ampio, è decisamente apprezzabile per la maggior enfasi turistico sportiva che il nuovo Burgman offre a prima vista e che lo rende più accattivante per chi affronta la vita d’ogni giorno e il tempo libero con dinamismo.  La rimodellata fanaleria posteriore integrata, l’inedito e ordinato cruscotto analogico digitale dal design automobilistico sportivo e l’aggiunta di una frizzante livrea bicolore (blu-argento) alle classiche argento e blu metallizzati, poi, completano molto bene un profilo estetico che ci sembra decisamente riuscito. In merito alla dotazione accessoristica, il nuovo Burgman 400, conserva tutto quanto di buono offriva il modello precedente; c’è il sottosella illuminato che consente la custodia di due caschi integrali, c’è il vano con sportello a serratura dietro lo scudo e un coppia per la custodia dei tagliandi autostradali e piccoli oggetti da tenere a portata di mano, mentre per le soste, il freno a mano è meglio accessibile e c’è il gancio d’acciaio temprato per immobilizzare lo scooter con un antifurto meccanico. Sotto il profilo tecnico, il telaio d’impostazione motociclistica con doppia culla a traliccio in tubi d’acciaio, il serbatoio carburante all’interno del tunnel centrale e il reparto sospensioni con l’ammortizzatore posteriore regolabile nel precarico molla tramite un pratico comando esterno, sono immutati, come identico al modello precedente è il reparto ruote e freni ad azione anteriore e posteriore combinata. Il propulsore, infine, è sostanzialmente lo stesso valido monocilindrico 4 T raffreddato a liquido e con distribuzione a 4 valvole precedente ma, adesso, è dotato di un evoluto sistema d’alimentazione ad iniezione elettronica e non più a carburatore, che facilita le partenze a freddo e, a parità di prestazioni, ha ridotto sensibilmente i consumi e ha migliorato la prontezza d’erogazione. L’adozione del sistema PAIR che invia aria pulita nel condotto di scarico e il riprogettato silenziatore dotato di catalizzatore a due vie, infine, abbattono drasticamente le emissioni di sostanze inquinanti e, così, il nuovo Burgman 400, supera ampiamente anche le prossime normative antinquinamento Euro 2.
In sella, il Burgman 400 2003, mantiene inalterate tutte le grandi caratteristiche di comfort che hanno reso celebre il modello precedente. La posizione di guida offerta, infatti, è da vera limousine a due ruote ma, non così “sbracata” da rendere difficoltoso il pieno controllo dello scooter nella guida veloce e nel caotico traffico dei centri urbani. Sprofondati nell’enorme sellone a due piani, con la schiena appoggiata al cuscino di sostegno per i muscoli lombari, con le gambe moderatamente distese verso la base dello scudo e le mani appoggiate su un manubrio ben modellato e non troppo avanzato, in sella al Burgman sembra d’essere a bordo di un’auto sportiva e ci si sente subito padroni della strada; pronti ad affrontare con disinvoltura e sicurezza qualsiasi situazione di guida. L’enorme porzione di ben imbottita sella a lui riservata, invece, difficilmente consentirà al passeggero di sfruttare i servigi offerti dal poggiaschiena molto arretrato ma, in tema d’accoglienza, a bordo del Burgman 400, non potrà trovare consistenti motivi per lamentarsi del comfort di marcia offertogli anche su lunghe trasferte. All’atto pratico, nella guida, il baricentro basso, la sella vicina al suolo e la favorevole conformazione della pedana, permettono a tutti d’appoggiare bene entrambe i piedi sull’asfalto, di sostenere senza eccessivo impegno fisico il consistente peso (184 kg a secco) e di gestire con facilità le dimensioni importanti ma non ingombranti dello scooter; nelle manovre da fermo come nella guida in spazi ristretti. La maneggevolezza necessaria nella guida in città e la stabilità assoluta nei curvoni affrontati a tutto gas in autostrada (oltre 150 km/h indicati), infatti, sul Burgman 400, sono caratteristiche tanto ben calibrate che, se l’asfalto non è molto sconnesso od ondulato, consentono subito una condotta di guida brillante e decisamente divertente; sia a solo, sia con il passeggero a bordo. In tema di performance espresse dal rinnovato propulsore Euro 2 con alimentazione ad iniezione elettronica, poi, il Burgman 400 nuova edizione, in questo primo test conferma il vivace carattere dimostrato dai precedenti modelli e di non soffrire affatto della penalizzante introduzione dello scarico catalizzato.

Motore: a 4 tempi, monocilindrico, raffreddamento a liquido, alesaggio e corsa 83x71,2 mm, cilindrata 385 cc, rapporto di compressione 10,2:1, distribuzione monoalbero a camme in testa e 4 valvole, lubrificazione forzata a carter umido. Alimentazione: a iniezione elettronica, capacità serbatoio 13 litri. Accensione: elettronica. Avviamento: elettrico. Silenziatore di scarico con catalizzatore e sistema Pair
Trasmissione: finale a cinghia dentata, frizione centrifuga automatica, variatore continuo di velocità.
Ciclistica: doppia culla a traliccio in tubi d’acciaio, inclinazione asse di sterzo 27°, avancorsa 106 mm. Sospensione anteriore: forcella teleidraulica a perno avanzato, escursione ruota n.d. Sospensione posteriore: a motore oscillante articolazione progressiva e ammortizzatore idraulico, escursione ruota n.d. Ruote: anteriore con cerchio di lega leggera, pneumatico 110/90 -13”, posteriore con cerchio di lega leggera, pneumatico 130/70-13”. Freni: sistema combinato, con disco anteriore di 260 mm, pinza flottante a 4 pistoncini contrapposti di diametro differenziato e con disco posteriore di 210 mm con pinza a 2 pistoncini.
Dimensioni e peso: interasse 1590 mm, lunghezza 2260 mm, larghezza 820 mm, altezza sella n.d. Peso a secco 184 kg.
Prestazioni: potenza CV 32 (23,5 kw) a 7.500 giri., coppia 3,84 kgm (32 Nm) a 6.000 giri, velocità massima n.d.
Omologazione Euro-1-2: si’

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