Moto & Scooter
Risorge la Vincent
Lo storico marchio tornerà con i primi modelli nell’autunno del 2004: avranno motore della Honda VTR e accessoristica al top. Destinate a pochi appassionati, costeranno almeno 20.000 dollari…
di Daniele Massari
Ci sono miti che non tramontano. E ci sono marchi, nel panorama motociclistico mondiale, destinati a non essere dimenticati ed a rinascere, prima o poi. Lo abbiamo visto tra le Case italiane, ma anche su scala più ampia non mancano gli appassionati danarosi che credono nelle rinascita di un marchio che abbia una salda e decennale tradizione alle spalle.
Nacque così un sogno che in poco più di quattro anni ha portato, con un investimento pari ad oltre 2 milioni di dollari, alla realizzazione del primo prototipo che vediamo in queste pagine, nelle varie fasi di studio ed in versione definitiva, e che sarà venduto, non prima dell’autunno 2004, a prezzi non inferiori ai 20.000 dollari.
A questa, che è la Vincent Black Lightning S, si affiancheranno nei prossimi mesi le versioni Black Lightning ST, Black Shadow e Black Eagle.
Inoltre, i programmi dell’Azienda prevedono la progettazione di una vasta gamma di motociclette di grossa cilindrata, con progetti che andranno dal campo delle cruiser/custom a quello delle supersportive stradali.
Quella che vediamo in alcune foto è la versione definitiva di un primo prototipo, denominato Phase 1, per la cui realizzazione si è partiti da un propulsore bicilindrico a V di 56° che rispecchia fedelmente le geometrie delle prima Vincent. Ma le prime Black Lightning S che verranno vendute avranno, per ovvie ragioni di affidabilità, tempi e costi, propulsori che probabilmente saranno (come nelle foto “ufficiali”), i celebri twin Honda da 1000cc montati sulla VTR e capaci di ben 130 CV.
Il telaio a traliccio, pur richiamando schemi di altre epoche, è stato progettato per contenere le prestazioni di un moderno propulsore ad elevate prestazioni.
La soluzione scelta per la sospensione posteriore è stata, alla fine, quella di un forcellone triangolare ancorato ad un monoammortizzatore disposto sotto la sella, mentre l'avantreno è asisstito da una forcella Upside-Down cui è abbinato un impianto frenante di carattere tipicamente racing. Piace, dal punto di vista stilistico, l'adozione dell'impianto di scarico a doppio terminale a trombetta sovrapposto.
Le sovrastrutture sono state progettate secondo uno stile retrò, ma ciò non toglie che siano state realizzate interamente in fibra di carbonio.
Nel 1924, Howard Raymond Davies (ex aviere) ed il suo socio E.J. Massey cominciarono a costruire la HRD (H. R. Davies): una motocicletta all’avanguardia per i suoi tempi e dalla linea sportiva, che segnò una nuova strada e fu molto apprezzata dai motociclisti sino agli anni ’30, vincendo il TT nel 1925 e segnando il nuovo record con la velocità di 66.13 miglia orarie.
Nel 1928 il marchio fui acquistato da Philip Vincent, che rinominò la compagnia col titolo di Vincent HRD Co.
Nel 1934 la gamma era costituita da sette modelli, quattro dei quali motorizzati da monocilindrici da 499cc, frutto di un’esperienza che si era sviluppata dal 1928 al 1934, con oltre 20 diverse motociclette. Nel 1936, grazie all’apporto dell’ingegner Phil Irving, viene introdotto il primo bicilindrico, su un telaio dotato di sospensioni e con un cambio a quattro rapporti. Il Twin da 998cc, raffreddato ad aria, erogava 45 CV e raggiungeva la velocità di 110 miglia orarie; veniva venduto, punto di riferimento per la sua categoria, a 600 dollari.
Caratterizzata dal motore che sembra “sospeso a mezz’aria”, la serie B delle Vincent-HRD replicò il successo della prima serie, forte anche di un aspetto sportivo che derivava dall’adozione di elementi quali l’impianto di scarico sdoppiato. Presto, sui serbatoi di queste moto scomparve la sigla HRD, per evitare confusioni con le rivali Harley-Davidson: da allora vennero identificate solo come Vincent.
Uno dei modelli storici della Vincent è proprio la Black Shadow, costruita nel 1948 e riconoscibile dalla finitura interamente nera del motore: raggiungeva le 125 miglia orarie. Allo stesso anno risale la presentazione della Black Lightning, la motocicletta di serie più veloce del mondo, che accese gli entusiasmi dei motociclisti di tutto il mondo: leggera, dotata di accessoristica di alto livello e di prestazioni mozzafiato (70 CV per 150 miglia orarie di velocità massima), venne venduta in pochi esemplari, al prezzo di 1500 dollari; nel 1955 la Vincent fu costretta a chiudere a causa di problemi finanziari. Sono questi i nomi a cui si vuole rifare la nuova gamma della Vincent, che punta alla produzione di un prodotto di alta qualità e prestazioni, per un pubblico di appassionati che non aspetta altro!
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