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Moto & Scooter

Yamaha FZS 600 Fazer

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Rinnovata nel design del cupolino, ora, è appagante anche nell’aspetto e, per versatilità d’utilizzo e tenuta di strada, per frenata e brillantezza del propulsore, è una delle migliori medie cilindrate in circolazione



di Eliano Riva, foto Thomas Maccabelli




Nelle altre pagine:
Descrizione: profilo accattivante e ottime finiture.
Tecnica, la ciclistica: misure sportive e freni “esagerati”.

Tecnica, il motore: progetto attuale e prestazioni brillanti.
In sella: posizione di guida comoda e fruibilità “ok”.
Su strada: intuitiva e divertente nella guida.

Dal 1998 ad oggi, in Francia e Germania, in Olanda e Inghilterra, la Fazer 600 ha venduto parecchio, attestandosi, al contrario dell’Italia e di altri Paesi mediterranei, nelle posizioni di vertice del settore moto “freeride” di media cilindrata. Alla richiesta da parte dei “Boss” Yamaha di un chiarimento su questo fatto, il management Belgarda (importatore Italiano), probabilmente, deve aver risposto con un perentorio; “gli italiani la vogliono più bella e cattiva”! E il “nostro” desiderio, finalmente, è stato esaudito.




Nell’edizione 2002, la Fazer 600 infatti si è rifatta il trucco e alle riconosciute grandi doti di versatilità, guidabilità e brillantezza di prestazioni del modello precedente, ora affianca un design del cupolino simile a quello della 1000 commercializzata lo scorso anno e che dà alla parte anteriore della moto un aspetto notevolmente più aggressivo e all’altezza dei tempi e del blasone.




Riconfezionata in varie altre parti importanti, la già ottima Fazer 600, nella versione 2002 costa € 7350 franco concessionario con tre anni di garanzia formula YES, presentandosi agli esigenti motociclisti “mediterranei” praticanti o potenziali, con un rapporto qualità/prezzo davvero allettante. Per enfatizzare diversamente e secondo le proprie esigenze sportive, turistiche o utilitarie la Fazer 600, la Yamaha ha poi in catalogo numerosi accessori dedicati alla personalizzazione del veicolo.







Accusata d’avere un’estetica piuttosto impersonale e da comune “elettrodomestico”, la FZR 600 nuova versione si riscatta e con l’adozione di un diverso e accattivante cupolino, ora, sembra pronta per fare breccia anche nel cuore dei motociclisti “latini”; gente da sempre abituata alle “cose belle” e comunicative nelle forme. Le linee appuntite del nuovo cupolino, con un efficiente doppio faro dall’aspetto malizioso e con un plexiglas a V stretta che ne accentua l’aggressività, infatti, donano alla nuova Fazer 600 una personalità ben più dinamica della precedente, meglio coincidente con l’autentica passionalità che da sempre muove il “nostro” sport e finalmente aderente alle ottime caratteristiche di guida e versatilità d’impiego che sin dalla sua presentazione ha saputo dimostrare.




A conferma della nuova personalità estetica della quattro cilindri 600 Yamaha c’è un ridisegnato serbatoio più capiente (da 20 a 22 litri), sempre appoggiato sulle direttrici del telaio ma, più arrotondato e armonioso nelle forme. E c’è anche un nuovo cruscotto analogico digitale ricco di ben visibili informazioni che, pur ricalcando il disegno del precedente, ora, ha l’orologio digitale e dà al ponte di comando della Fazer un aspetto ben più importante e sportivo.




In rapporto al prezzo, un voto ottimo la Fazer merita in tema di finiture dove, il largo uso di parti in lega leggera è accompagnato da vernici brillanti e resistenti all’usura e da un gruppo motore e relativi accessori ben curato nei dettagli e nella facilità d’intervento per le operazioni d’ordinaria manutenzione. Da non dimenticare, infine, la presenza del doppio cavalletto; con il centrale poco impegnativo da issare e con la stampella laterale dotata d’interruttore di sicurezza.






Sotto il profilo progettuale, la Fazer 600, come abbiamo sottolineato più volte, si è rivelata una moto “sana” e decisamente valida sin dal primo lancio sul mercato e, giustamente, per questa seconda versione i tecnici Yamaha non hanno ritenuto necessario apportare rilevanti modifiche strutturali. Il telaio, per ottenere un ottimale compromesso tra leggerezza e rigidità ad un costo contenuto, è in tubi d’acciaio di grosso diametro e ridotto spessore con struttura classica a doppia culla chiusa e puntoni di rinforzo nella zona dello sterzo. Le misure fondamentali della Fazer, con un’inclinazione cannotto di 24°, con un’avancorsa di 88 mm e un interasse di 1415 mm, sono le più sportive della categoria e promettono la guidabilità di una sportouring d’alto livello.

La forcella con steli da 41 mm e con 120 mm d’escursione, è di disegno tradizionale, ma, è registrabile nel precarico molla ed ha una taratura idraulica che consente di trarre profitto da questo tipo di regolazione. La sospensione posteriore, invece, è costituita da un ricercato e massiccio forcellone in estruso d’alluminio a sezione rettangolare e da un sistema ad articolazione progressiva che agisce su un ammortizzatore idraulico facilmente regolabile nel precarico molla.




Le ruote, hanno cerchi in lega leggera da 17” e coperture turistico/sportive di indovinata sezione (110/70 ant. 160/60 post.), mentre, per quanto concerne i freni, i progettisti Yamaha hanno “esagerato” nel senso più positivo del termine: all’avantreno, infatti, troviamo lo stesso impianto frenante a doppio disco da 298 mm con pinze monoblocco a quattro pistoncini che equipaggia l’ammiraglia sportiva R1 e che, per mordenza, progressività d’intervento e potenza, suscita l’invidia di più d’una racing replica 600.






Tra le molte buone carte vincenti che la Yamaha FZS 600 lancia sul tavolo da gioco delle sport tuoring di media cilindrata, c’è sicuramente il motore a quattro cilindri in linea con raffreddamento a liquido che, parente stretto di quello che equipaggia la YZF Thundercat, per parecchi anni ha difeso con onore il marchio d’Iwata nel campionato mondiale Supersport. L’affidabile “cuore pulsante” della Fazer, rispetto all’originale, ha subito soltanto alcune modifiche per “addolcirne” l’erogazione della potenza e della coppia ai bassi e medi regimi e renderlo, così, adatto ad un utilizzo 100% allround della moto.




La distribuzione a doppio albero a camme in testa e quattro valvole per cilindro, ha una diversa fasatura d’aspirazione, mentre, la testata, ha condotti d'immissione rettilinei e ridisegnati nel profilo. Il rapporto alesaggio corsa (62x49,6 mm) fortemente superquadro, la cilindrata complessiva di 599 cc effettivi, i cilindri in alluminio con riporto di scorrimento ceramico e i pistoni forgiati con mantello molto ridotto e tre soli segmenti, invece, sono gli stessi della Thundercat, come invariato è l’albero motore con ben sei cuscinetti di banco. Completamente diversi, al contrario, sono il sistema d’alimentazione e accensione; il primo, ha quattro carburatori Mikuni BSR ridotti da 36 a 33 mm ed una cassa filtro tradizionale anziché sotto il serbatoio e con prese d’aria frontali, la seconda, elettronica digitale con sensore TPS che valuta “l’apertura dell’acceleratore”, ha una inedita mappatura.




La trasmissione primaria ad ingranaggi a denti diritti e il cambio a sei rapporti, la frizione multidisco in bagno d’olio con “leggero” comando meccanico e un sistema di scarico 4 in 2 in 1 con silenziatore d’acciaio inox, infine, chiudono egregiamente un quadro tecnico/meccanico d’indubbio valore.






Grazie al manubrio alto e moderatamente largo, alla vita snella e alla sella piuttosto vicina al suolo che consente a tutti d’appoggiare saldamente i piedi a terra, a cavallo della 600 Yamaha, piloti di qualsiasi taglia e precedente esperienza motociclistica si trovano subito perfettamente a proprio agio e, affrontare la guida con estrema sicurezza, è un evento del tutto “naturale”. La posizione di guida offerta dalla Fazer, infatti, è da sport touring classica, con l’ampia sella decisamente scavata nel corpo della moto, con pedane moderatamente arretrate e con il manubrio relativamente avanzato e caratterizzato da un’impugnatura istintiva.




In sintesi, il pilota siede “dentro” la moto, con il busto quasi eretto e le braccia piuttosto allungate in avanti e, gran comfort di marcia e facilità di gestione in curva, qui, vanno perfettamente d’accordo e soltanto i piloti che amano la guida tutto avanti, possono lamentare un raccordo serbatoio/sella che non consente alle gambe un ottimale contatto. Specchi retrovisori molto ampi e stabili nella visuale e un set di comandi elettrici, a leva e a pedale usuali ma efficienti, poi, chiudono alla grande un quadro che permette sempre una gustosa guida rilassata. Soltanto buona, invece, è l’accoglienza riservata al passeggero che sulla Fazer 600, trova una sella sufficientemente ampia e non troppo alta rispetto a quella del pilota e un pratico maniglione a cui ancorarsi ma, le pedane, su una moto di questo tipo, potevano essere più basse e arretrate e così, il comfort assicurato al “secondo” sarebbe stato perfetto.




In tema di fruibilità, al contrario, è tutto “ok”; sotto la sella con serratura e con alloggio per il lucchetto a U (optional), c’è un capiente vano per la custodia degli attrezzi e della tuta antipioggia leggera, mentre, per ancorare con corde elastiche una borsa al posto del passeggero, al bordo inferiore del codino, ci sono “furbe” asole a scomparsa.






Caratterizzata da un motore trattabilissimo e brillante nelle prestazioni, da una frenata da vera sportiva e da una versatilità d’impiego eccellente, la Fazer 600 lo era già e in questa nuova versione, nella guida, si conferma come una delle migliori allround di media cilindrata attualmente in circolazione. Un dato di fatto ben percepibile si dal primo approccio quando, avviato il propulsore, ci si accorge che il quattro cilindri Yamaha frulla come un “orologio svizzero” e, sin da 2000 giri, risponde docile, pronto e con una tonalità di scarico piacevole e civilissima ad ogni sollecitazione da parte del pilota.




Grazie alla favorevole distribuzione delle masse, gli 189 kg di peso a secco dichiarati, nelle manovre da fermo o ad andatura da parata non si avvertono e con un angolo di sterzata ampio e sospensioni che filtrano bene le asperità dell’asfalto, la guida in città e nel traffico intenso, in sella alla 600 Yamaha, diventa un’impagabile fonte di svago e relax tra un impegno quotidiano e l’altro. Il comportamento “amichevole”, che la Yamaha dimostra in città, poi, esplode in tutta evidenza oltre le mura urbane dove, nel turismo a solo e in coppia e nella guida veloce e sportiveggiante, sa regalare davvero a tutti molte soddisfazioni.




Rapida e fluida nello scendere in piega e nei cambi di direzione e sostenuta da un propulsore progressivo e consistente nell’erogazione della coppia da 5000 giri e vivacissimo e gustoso nella risposta da quota 7000 a oltre 11.000, infatti, la Fazer sa assecondare alla perfezione ogni desiderio del pilota e, se non si adotta una conduzione troppo aggressiva in senso sportivo racing, anche lo smanettone “pentito”, su strade guidate, ha di che divertirsi.






Motore: a 4 tempi, 4 cilindri in linea frontemarcia, raffreddamento a liquido, alesaggio e corsa 62x49,6 mm, cilindrata 599 cc, rapporto di compressione 12:1, distribuzione bialbero a camme in testa, 4 valvole per cilindro, lubrificazione forzata a carter umido con pompa a ingrnaggi. Alimentazione: 4 carburatori Mikuni BSR 33, capacità serbatoio 22 litri compresi 3,5 di riserva. Accensione: elettronica digitale con sistema TPS, 1 candela per cilindro. Avviamento: elettrico.
Trasmissione: primaria a ingranaggi a denti diritti, frizione multidisco in bagno d’olio, comando meccanico, cambio a 6 marce, finale a catena.
Ciclistica: telaio a doppia culla chiusa in tubi tondi d’acciaio, inclinazione asse di sterzo 24°, avancorsa 88 mm. Sospensione anteriore: forcella teleidraulica regolabile nel precarico molla, steli da 41 mm, escursione 120 mm. Sospensione posteriore: forcellone in estruso d’alluminio, ammortizzatore idraulico regolabile nel precarico molla, escursione ruota 120 mm. Ruote: anteriore tubeless in lega leggera, pneumatico 110/70-17”, posteriore tubeless in lega leggera, pneumatico 160/60-17”. Freni: anteriore a doppio disco flottante da 298 mm con pinze a 4 pistoncini, posteriore a disco da 245 mm con pinza 2 pistoncini.
Dimensioni e peso: interasse 1415 mm, lunghezza 2080 mm, larghezza 710 mm, altezza sella 790. Peso a secco 189 kg.
Prestazioni: potenza 95 CV (70 kw) a 11.500 giri., coppia 6,2 kgm (61 Nm) a 9.500 giri.
Omologazione Euro-1: si’

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