Equipaggiamento
Il casco da moto per l’estate: quale scegliere?
Modulare, jet o anche integrale: ecco i nostri consigli per non soffrire il caldo in base all’uso che facciamo della nostra moto. E poi, un paio di trucchi per migliorare il casco che già abbiamo
Scelta la moto, nella scala delle priorità del motociclista si trova la scelta dell’abbigliamento ideale. Semplice per l’esperto, anche se non sempre immediato, può rivelarsi una decisione intricata per chi a questo mondo si sia appena avvicinato. Tra gli elementi più importanti, assieme alla giacca, sta indubbiamente il casco. Integrale, jet, modulare: quale preferire? Ma soprattutto, quale scegliere se della moto, o scooter, si fa un utilizzo prettamente estivo?
Premettiamo un fatto ineluttabile: il casco da moto estivo non esiste. I caschi da moto, diversamente da tutto il resto dell’abbigliamento, sono trasversali alle stagioni e sono progettati in modo da adattarsi bene o male ad ogni clima. Resta però il fatto che ce ne siano di più e di meno adatti a fronteggiare la calura tra giugno e agosto. Andiamo a scoprire come.
La situazione in cui, in moto o scooter, si soffre maggiormente il caldo è la guida a bassa velocità, quindi nel traffico, sia esso quello del centro città o di vie a scorrimento veloce intasate. Nella marcia lenta siamo colpiti da poca aria e tendiamo inevitabilmente a surriscaldarci, tanto quanto il mezzo di cui ci troviamo a bordo.
IL MIGLIOR CASCO PER L’ESTATE: JET O MODULARE?
In questo senso, il casco migliore per l’estate sarà molto probabilmente un casco jet. Il jet è privo di mentoniera e lascia un discreto spazio tra il volto e la visiera, permettendo quindi un efficace ricircolo dell’aria anche se si deve svicolare tra le auto incolonnate. Oltretutto, potendo alzare la visiera ci si ritrova con il volto totalmente “libero”.
Il contro del jet è però il livello di protezione inferiore dovuto, di nuovo, alla mancanza della mentoniera. Una valida soluzione intermedia come casco estivo può rivelarsi il modulare, che unisce la praticità di un casco aperto alla sicurezza dell’integrale, anche se con un certo aggravio di peso dovuto al meccanismo di apertura della mentoniera.
Il casco modulare, purché omologato P/J, può essere utilizzato sia da chiuso che da aperto. Breve chiarimento sulla questione P/J: P sta per Protective e indica l’omologazione come integrale, J sta per Jet e indica quella come casco aperto. Se sono presenti entrambe le lettere il casco può, appunto, essere usato in entrambe le configurazioni; se presente solo la P può essere usato in movimento solamente da chiuso, e va aperto quando ci si ferma.
Ebbene, un modulare omologato P/J è una valida soluzione come casco da moto per climi caldi, in quanto può essere tenuto aperto per muoversi lentamente e chiuso quando la velocità si alza.
Discorso differente per chi approfitti dell’estate per lunghi giri sui passi alpini. In queste situazioni la calura si fa molto meno insistente e la necessità di ventilazione passa in secondo piano. Al contrario, trattandosi mediamente di uscite lunghe e impegnative, si bada alla protezione, ed ecco che torna in auge il casco integrale, soluzione preferita dagli amanti delle naked e delle sportive. Per i “turisti”, dall’indole meno corsaiola, il modulare rimane l’opzione migliore.