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Equipaggiamento

Dunlop Day Misano: la prova delle nuove KR109+/108+

Matteo Velano
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Dunlop Day Misano: la prova delle nuove KR109+/108+
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Dunlop Day Misano: la prova delle nuove KR109+/108+

I Dunlop Days permettono di scoprire ogni anno le ultime novità della gamma pneumatici della Casa giapponese. Siamo andati a Misano per scoprire le nuove KR, che ci hanno sorpresi per tenuta e resistenza all’usura

Grazie alla fornitura ufficiale per il CIV Superbike, dal 2022 Dunlop ha potuto apportare ulteriori aggiornamenti e sviluppi alle sue già performanti KR108/109. Il “+” arrivato nella sigla segnala infatti le tante novità, merito del continuo lavoro a contatto con team e piloti del campionato. Gli ingredienti per una giornata all’insegna del sano “gas a martello” ci sono tutti: cielo sereno, temperature accessibili e ben quattro Yamaha a disposizione: R1 ed R6 gommate Dunlop KR109/108+ per una presa di contatto più racing, mentre per le versioni stradali le Dunlop GP Racer D212 spettano alla R1 e le D213 pro alla R6. La ciliegina sulla torta? Tutte le moto montavano kit GYTR!

Dunlop KR108/109+: cosa cambia

I Dunlop KR108/109+ sono pneumatici pensati per un utilizzo ad alti livelli, e adatti a piloti o esperti che cercano gomme performanti e resistenti alla durata. Scambiando qualche parere con Roberto Finetti (Motorcycle Manager di Dunlop Italia), sono poi emersi alcuni dettagli in arrivo dal campionato mondiale Endurance, dove a Le Mans la gomma posteriore ha percorso senza particolari cali ben 272 chilometri, distanza che si vede raddoppiata per l’anteriore: valori di tutto rispetto se si pensa all’impiego che viene fatto. Vediamo le differenze rispetto alla versione precedente: all’anteriore la mescola 1 risulta essere più rigida, offrendo così al pilota maggiore supporto in fase di frenata senza però perdere feeling in ingresso curva. Per il posteriore il cambio di densità dell’avvolgimento JLB (JointLess Belt, una tecnologia utile a controllare la deformazione delle carcasse ad alta velocità) nelle parti di spalla più lontane delle parti esterne ha portato ad una maggiore impronta a terra in piega ed una migliore risposta in fase di pick-up. Queste soluzioni si aggiungono alle caratteristiche già note e adottate nella versione precedente KR108/109, a partire dalla tecnologia multi-mescola MT capace di rendere la gomma aderente all’asfalto in ogni situazione e stabile alle alte velocità, con la struttura HCT della carcassa pensata per evitare il surriscaldamento.

Le Dunlop KR108/109+ in pista

Da subito le nuove Dunlop "KR+" hanno confermato quanto appena descritto, trasmettendo un ottimo feeling già dalle prime curve. L’anteriore KR109+ 125/80, montato nella stessa misura su entrambi i modelli nel range di pressione tra i 2,3 e i 2,5 bar, mantiene con precisione la traiettoria scelta, permettendo al pilota di ritardare la frenata scendendo con linearità fino al massimo angolo di piega dove senza scomporsi continua ad offrire un ottimo appoggio. Raggiunto il punto di corda, il posteriore KR 108+ (200/70 su R1 e 190/55 su R6, con pressione tra 1,3 ed 1,5 bar) gestisce senza difficoltà la cavalleria delle due ruote di Iwata, permettendo di dar gas con la moto molto piegata. Nei cambi di direzione entrambi gli assi aderiscono perfettamente a terra, mostrando agilità e dando quel senso di sicurezza che permette di alzare l’asticella ad ogni giro.

Punti di forza? Ci giri facile e a lungo

La sensazione di facilità regalata ad entrambe le moto è notevole, durante la guida si possono sfruttare al meglio le doti caratteristiche di questi due modelli senza preoccuparsi di possibili risposte brusche o anomale dagli pneumatici. Se avessero parola, le KR probabilmente potrebbero permettersi di dire “tu pensa ad andar forte, che a tenerti in piedi ci pensiamo noi!”. Una considerazione da fare per chi frequenta i track day come amatore veloce è che probabilmente questo pneumatico ha giià caratteristiche tali che il limite del pilota arriverà ben prima di quello della gomma. Durante tutta la giornata le Dunlop KR 108/109+ non hanno mostrato segni di calo di performance o di surriscaldamento, nonostante le temperature estive. L’usura omogenea si è dimostrata un vero punto di forza, permettendo quindi di affrontare più di una giornata in pista senza perdere le positive caratteristiche che valorizzano queste gomme.

GP Racer D212, una garanzia per i Track Day

Oltre alla novità solo per i cordoli, ci siamo concessi qualche turno di ripasso con i due modelli intagliati di punta, le Dunlop GP Racer D212 montate su R1 e D213 Pro montate su Yamaha R6. Questi pneumatici di casa Dunlop sono ormai un cult tra i frequentatori amatoriali dei circuiti. Ideali se utilizzate in pista con le termocoperte (che non sono però indispensabili), godono di una mescola esterna molto resistente che garantisce maggiore durata, maneggevolezza e rapidità nei cambi di direzione. Il sistema Dunlop NTEC consente ai piloti di lavorare con pressioni di gonfiaggio più basse rispetto a quelle prescritte su strada in modo da aumentare l'area di contatto con l’asfalto e avere un’usura più uniforme. Le mescole di nuova generazione con tecnologia MultiTread permettono un riscaldamento più rapido dello pneumatico garantendo massima aderenza a tutti gli angoli di piega, anche se durante gli ultimi turni, complice anche il caldo (sono gomme ideali per la prima parte di stagione) si è percepito un leggero scivolamento in uscita di curva. Con gomme intagliate, del resto, sarebbe strano il contrario!

Dunlop D213 Pro: dalla strada alle competizioni

Questa gomma è comunque stata a tutti gli effetti pensata per i piloti, come dimostrano le tecnologie JLB (medesima delle KR) e Dunlop Heat Control: la prima aiuta a ridurre gli sforzi necessari a raggiungere angoli di piega ottimali e aumenta l’impronta a terra, mentre la seconda offre due strati differenti di mescola nella composizione, uno esterno molto resistente ed uno di base che ottimizza la temperatura di lavoro. Anche il profilo dell’anteriore è il medesimo delle KR, scelta che rende questo pneumatico meno rigido rispetto agli standard Dunlop, garantendo comunque un’ottima confidenza in piega ed in frenata. Nonostante l’omologazione per la strada, questa gomma intagliata è perfetta per una guida agonistica offrendo alte performance e un’usura ben controllata. Va specificato che per questi test, nessuna moto è stata preparata appositamente per la pista e per il tipo di pneumatico montato, a dimostrazione del fatto che ormai le tecnologie produttive consentono un montaggio "pronto all’uso", permettendo di godersi prodotti di alta qualità anche per i più esperti senza dover intervenire sui setting specifici del proprio mezzo.

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