Equipaggiamento
Alpinestars S-R10: un casco davvero sorprendente
Abbiamo provato in pista il primo casco racing di Alpinestars. E il nostro responso si può sintetizzare in una parola sola: eccezionale
Dopo un'esperienza pluridecennale nel settore della sicurezza su due ruote, dalle calzature all'abbigliamento, per Alpinestars è arrivato il momento di fare il grande passo. E andare a sfidare i colossi specializzati nel campo dei caschi, con un dispositivo davvero di primissima fascia. Si chiama Supertech S-R10 ed è stato sviluppato per ben 10 anni dall'azienda veneta, con la collaborazione dei piloti del calibro di Andrea Dovizioso, Jack Miller e Jorge Martin.
Prima della produzione in serie, Alpinestars ha realizzato il Supertech S-R10 nella speciale versione Launch Edition, disponibile solo in alcuni mercati europei e statunitensi con una serie numerata limitata a 200 unità. Gli accessori forniti con il casco S-R10 Launch Edition includono due spoiler da gara e standard separati, visiere fumé chiare e scure, set di tear-off, lente Pinlock, mentoniera, deflettori e borsa per casco.
CARATTERISTICHE TECNICHE
Il Supertech S-R10, omologato ECE 22.06, FIM (per le competizioni) e DOT (richiesta sul mercato USA), ha una calotta esterna in materiali compositi. La costruzione prevede un doppio strato di carbonio (uno 3K ad alta densità e uno unidirezionale), fibra aramidica e fibra di vetro. La calotta interna - dipsonibile in quattro misure, così come quella esterna, è in EPS in otto pezzi realizzato a densità differenziate; la calotta interna è stata ottimizzata per venire incontro ai più severi test di impatto e di accelerazione rotazionale.
Nell'ottica di realizzare un casco sartoriale, in grado di aderire alla perfezione alla testa dei più differenti tipi di motociclista, il Supertech S-R10 ha un sistema di fitting della cuffia interna, ossia la parte a contatto con latesta del pilota.
Sono ben 11 le prese per l'aria (7 in ingresso e quattro in uscita). Interessante dal punto di vista stilistico e funzionale la scelta di Alpinestars di collocare due prese d'ingresso ai lati del meccanismo di chiusura della visiera.
La visiera ha due caratteristiche uniche tra cui una leva del meccanismo di bloccaggio in metallo per impedire il distacco indesiderato dello schermo durante impatti e/o incidenti, oltre a una linea laterale ribassata per un campo visivo massimizzato, che si aggiunge a un oculare già eccezionale che fornisce 220 gradi di visibilità laterale e verticale di 57 gradi per un grande comfort di guida. Lo scudo si attacca alla calotta tramite meccanismi a camme laterali, consentendo allo scudo di ruotare e muoversi, per sigillarlo completamente contro il rivestimento in gomma della finestra del casco.
Inoltre, la visiera stessa può essere cambiata o rimossa grazie al suo sistema di sgancio rapido, senza attrezzi. L'S-R10 è dotato di uno schermo di classe ottica 1,3 mm di spessore, e rivestito con un trattamento antigraffio e antiappannamento. La visiera è dotata di perni interni per ospitare una lente Pinlock 120 con perni esterni per alloggiare le visiere a strappo.
Dal punto di vista della sicurezza, il casco ha i guanciali interni removibili e il profilo inferiore della mentoniera rialzato per liberare la clavicola. Invece del guscio in carbonio che entra in potenziale contatto con la clavicola, l'S-R10 ha un rivestimento in EPP (polipropilene espanso) più morbido che si estende oltre la calotta stessa del casco ed è coperto da una mescola di gomma più flessibile. Questo design della mentoniera offre una ridotta possibilità di qualsiasi tipo di lesione alla clavicola, una delle lesioni più comuni nel motociclismo.
Il tutto in un peso statico davvero notevolissimo: si parla di 1.540 grammi in taglia L.
IL TEST IN PISTA
Lo abbiamo provato nell'autonomo di Vairano (PV). Il casco Supertech è una rivoluzione: deriva da quello usato da Miller e Martin. Non solo è uguale esteticamente. Si sente che è un casco racing con la R maiuscola una volta che lo hai in testa. Comfort e sicurezza percepita sono davvero ai massimi livelli. Una volta in movimento, è eccellente la resa del casco. E non parliamo dei lunghi rettilinei fatti con il gas a manetta, quanto del sorprendente effetto del casco quando si è in piega, con la testa fuori dalla sagoma della moto. Qui il Supertech dà davvero il meglio di sè. In pratica, è come non averlo nemmeno in testa, diventa a sua volta una importante appendice aerodinamica.
Alpinestars sa bene che l'80% del tempo di guida in pista avviene fuori dalla posizione in carena. E quando si stacca o si piega, il Supertech diventa un'arma in più a disposizione del pilota.
E anche alla guida di moto supernaked - quindi scarenate - la stabilità del Supertech ad alte velocità è davvero sorprendente: zero spostamenti e zero turbolenze anche col vento in faccia, il casco non schiaccia contro il mento del pilota, rendendone difficoltosa la guida. Per non parlare della silenziosità e del comfort.
Il campo visivo è quasi grandangolare, con 220° di vista disponibile. E la possibilità di modificare la calzata della calotta consente di avere il fitting perfetto ed eliminare il tipico effetto beccheggio di alcuni caschi racing.
Il responso finale è a dir poco entusiastico: erano anni che non provavamo un casco così.
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