Giacca da moto: meglio in pelle o in tessuto?

Scelta la moto, scelto il casco, è ora di pensare alla giacca. Il capo simbolo del motociclismo, da alcuni addirittura indossato anche in altri contesti solo per farsi identificare. Un momento che porta con sé non pochi dubbi, soprattutto per chi ancora non abbia grande esperienza in questo settore. La prima domanda che ci si pone spesso è “meglio una giacca in pelle o una giacca in tessuto?”

Ed ecco subito la risposta: non c’è una soluzione sempre migliore, ogni materiale ha i propri punti forti e punti deboli, e in conseguenza di questi è più o meno adatto ad un determinato impiego. Andiamo a vedere quali sono e capiamo dove eccellono pelle e tessuto.

LA GIACCA DA MOTO IN PELLE, PERCHÉ SCEGLIERLA

La giacca in pelle è il capo classico del motociclista. Il materiale più antico, che accompagna i piloti da che esistono le motociclette o quasi. Nonché il più fascinoso e resistente. Non è un caso che nelle gare in pista si usi ancor oggi la pelle: è tuttora imbattuta in quanto a resistenza all’abrasione. Durante una scivolata, infatti, a causa dell’attrito contro l’asfalto la pelle stessa raggiunge altissime temperature, che porterebbero qualsiasi materiale sintetico allo scioglimento, con conseguenze che possiamo facilmente immaginare. Di qui il punto fondamentale: la pelle è il materiale di riferimento in quanto a protezione, per la ragione appena esposta. In effetti, in caso di cadute di lieve o media entità, una giacca in pelle solitamente si segna ma non si danneggia in modo sostanziale, e può continuare a proteggerci ancora a lungo. 

I capi in pelle, soprattutto quelli sportivi, sono mediamente caratterizzati da una vestibilità più asciutta che evita pieghe e abbondanze che risulterebbero scomode e d’impiccio alla guida.

Naturalmente la giacca in pelle non ha solo vantaggi. Tra gli svantaggi, il primo è senz’altro il minor comfort offerto rispetto ad un capo in tessuto. Per la precisione, è più una questione di libertà di movimento: lo strato di pelle è più spesso rispetto ad uno strato di tessuto, quindi nel complesso è meno elastico e ‘lega’ maggiormente. Questo non è tanto un problema durante la guida su strada, in effetti i capi tecnici tendono ad essere preformati sulla posizione che si tiene in sella, quanto nei momenti di pausa oppure se si voglia guidare fuoristrada con un capo nato per l’asfalto, ove si è molto più statici in sella. In sostanza, una giacca in pelle è innegabilmente meno comoda rispetto ad un prodotto equivalente in tessuto. 

L’altro importante svantaggio delle giacche in pelle è la scarsa adattabilità alle variazioni termiche: durante i mesi più caldi il limitato passaggio d’aria offerto dalle aperture che sono di solito presenti può diventare un problema. Per ovviare a questo inconveniente esistono modelli specifici con pelle traforata, decisamente più adatti al clima torrido, ma non offriranno mai un grado di leggerezza paragonabile ad un capo estivo vero e proprio.

Allo stesso tempo, offrono generalmente un livello di protezione dal freddo che le rende adatte più che altro nella mezza stagione con temperature miti o al massimo fresche, mentre non si prestano ai climi rigidi, visto che solitamente si tratta di giubbini dal taglio corto e dalla vestibilità atletica che non permette l’aggiunta di molti strati, come invece si riesce a fare con una più comoda giacca in tessuto.

Come segmentazione, la pelle è tendenzialmente un materiale poco versatile, si presta ad un impiego solamente stradale per il motivo esposto poche righe sopra (lega nei movimenti, mentre la guida fuoristrada richiede la massima libertà) e i produttori si limitano a realizzare giacche in pelle per uso sportivo e cittadino, riservando al mondo touring tutta una serie di materiali più moderni e tecnologici.

LA GIACCA DA MOTO IN TESSUTO, I VANTAGGI

Il capitolo dedicato alle giacche in tessuto è più complesso, poiché sotto questa categoria rientrano capi per numerosi segmenti: giacche per il turismo su strada, giacche ‘adventure’ e da fuoristrada, giacche sportive e giacche cittadine. Ci sono inoltre svariati tipi di costruzioni per adattarsi ad ogni clima: giacche estive, invernali o le cosiddette quattro stagioni. Lo spettro di attività coperto dal capo in tessuto è quindi molto più ampio, e di fatto ne resta escluso solamente l’uso in pista (al di là del fatto che in pista si usa una tuta e non un completo giacca pantalone). Dal touring all’uso cittadino, la giacca in tessuto offre generalmente livelli di comfort e versatilità più alti rispetto al capo in pelle. 

Come anticipato, la giacca in tessuto permette diverse costruzioni per affrontare qualsiasi temperatura: si va dalla giacca in Cordura con membrana impermeabile e strato imbottito per guidare anche in inverno o sotto la pioggia, alla giacca traforata in rete che ci mantiene per quanto possibile freschi e ventilati anche con 35°C. Nel mezzo, una miriade di opzioni intermedie, nonché di giacche stesse che possono essere configurate in varie maniere con l’aggiunta o la rimozione di strati impermeabili e termici e con l’apertura o la chiusura delle prese d’aria, che sui capi in tessuto sono presenti in maggior numero e sono spesso molto più ampie rispetto a quelle delle giacche in pelle.

Parlando dei diversi tipi di guida, la facilità di lavorazione e la possibilità di sperimentare e implementare nuove tecnologie permettono al tessuto di prestarsi come soluzione ideale per prodotti drasticamente diversi tra loro, come ad esempio una giacca super tecnica quattro stagioni per l’adventure o un capo classico dal taglio lungo per la guida in città. Nel mezzo, giacche meno specializzate e versatili che si sposano che moto e scooter di tutti i tipi, per la guida rilassata o per quella più sportiveggiante.

All’interno di un capo in tessuto è semplice implementare inserti in materiali differenziati, pannelli elastici, pannelli caratterizzati da maggiore resistenza ad abrasione e taglio nei punti strategici e altri accessori ancora.

Ma, appunto, giacca in tessuto non significa solo capo touring iper tecnico. All’opposto c’è il capo al limite con il casual, disegnato per gli spostamenti meno impegnativi e per essere portato senza impiccio anche quando si è lontani dalla moto, al lavoro o quando si esce per piacere. Naturalmente il livello di sicurezza offerto dal capo dipende dalla propria destinazione d’uso: una giacca da turismo studiata per macinare chilometri è totalmente orientata alla guida e alla sicurezza, e integrerà materiali ottimizzati in questo senso e protezioni rigide possibilmente con certificazione di livello 2 (il più alto). Una giacca cittadina nasce invece, come appena spiegato, per un uso in città a 360° e sarà quindi disegnata per offrire praticità, leggerezza e presenterà su spalle e gomiti protettori morbidi e flessibili. Questa distinzione ad ogni modo vale anche per la pelle: un chiodo in stile vintage non è studiato per offrire la stessa protezione di una giacca sportiva.

MEGLIO PELLE O TESSUTO? DOVE GLI USI SI SOVRAPPONGONO

Se per il turismo più impegnato e per l’uso sportivo più estremo non ci sono dubbi, per la guida in città e su moto stradali per chilometraggi contenuti pelle e tessuto si fanno ‘concorrenza’. Quale scegliere? I vantaggi di ciascuna soluzione sono stati illustrati: la pelle dà vita ad un capo generalmente più protettivo e stiloso, il tessuto ad un capo più comodo e versatile. Di conseguenza, presa coscienza di tutte queste informazioni di base, ognuno scelga in base ai propri gusti estetici, all’utilizzo maggioritario che fa della moto e, non ultimo, in base alla moto stessa!