Completamente riprogettata, la copertura più versatile della gamma Dunlop conferma le sue caratteristiche di agilità e durata migliorando nettamente il feeling e le prestazioni sul bagnato
Chi guida su strade diverse tutto l’anno, in ogni condizione, sa bene che la gomma è un elemento essenziale per la sicurezza e il comfort. A questi motociclisti Dunlop propone ormai da tempo il Roadsmart, un pneumatico versatile ideato per lo sport-touring e rinnovato quest’anno. Il nuovo Roadsmart IV ha una struttura completamente rivisitata: battistrada, carcassa, mescola, fino alle dimensioni. Lo abbiamo testato su diverse tipologie di moto, dalle più aggressive naked alle versatili da turismo, mettendole a confronto con le Roadsmart III su strada e sul tracciato francese di Mireval.
Rispettando i fiscali criteri degli ingegneri Dunlop, che puntano alla massima maneggevolezza su qualunque tipo di fondo, sono proposte in due versioni aggiuntive: GT con maggiore agilità adatte a moto più pesanti e SP che offre maggior stabilità ad alte velocità.
Nuove tecnologie
L’impegno di progettazione delle Roadsmart è già ben noto dall’uscita della terza serie, sempre in alto nelle classifiche per la categoria sport-touring; con le Roadsmart IV, Dunlop alza ancora l’asticella con un occhio più attento alle prestazioni sul bagnato e alla durata della copertura. Un lavoro complesso, visto che adattare un pneumatico a moto molto diverse fra loro (la variabilità tra le sport-touring è ben maggiore rispetto a quella tra le supersportive, ad esempio), mantenendo le stesse caratteristiche, può risultare quasi impossibile. Eppure Dunlop è riuscita a far calzare le proprie gomme a 17 delle 20 moto più vendute, con grandi differenze di potenza, peso e caratteristiche.
Un lavoro attento che, partendo dalla base delle Roadsmart III, unisce ingegno a tecnologie con lo scopo di ottenere un feeling di guida ancora migliore. Si parte dalle soluzioni DFF (Dynamic Front Formula) e CTCS, che incrementano la maneggevolezza riducendo lo stress all’anteriore e aumentano l’impronta a terra sfruttando la distribuzione delle tensioni nella gomma, migliorando notevolmente anche l’aderenza. I sistemi JLB e Single Cord JLB sono studiati per rendere omogenea la stesura della gomma in fase costruttiva, eliminando i punti di giunzione e quindi migliorandone l’aspetto, ma anche la stabilità e il feedback di guida grazie alla minor presenza di imperfezioni.
Dunlop Roadsmart IV: la prova
Partiamo la mattina dal circuito del centro di sviluppo Goodyear (proprietaria del marchio Dunlop) a Mireval per un percorso di circa 100 km a bordo di diverse moto. La temperatura fresca e l’asfalto a tratti bagnato dall’acquazzone dei giorni precedenti sono condizioni ideali per un riscontro completo sui nuovi Roadsmart IV. Già dai primi chilometri si capisce il lavoro degli ingegneri: la gomma arriva a temperatura in breve tempo, come le migliori concorrenti. Il feeling è positivo, si scende in piega con poco sforzo e non c’è alcuna tendenza a raddrizzare la moto in caso di frenata di inserimento.
Passiamo per diversi modelli, dalle più sportive Suzuki GSX-S 1000 GT e Kawasaki Ninja 1000SX alle caratteristiche BMW Nine T Urban GS e Kawasaki Versys, e le sensazioni sono sempre davvero positive. Nel primo caso esce il carattere sportivo, con un ottimo appoggio al posteriore e grande tenuta nelle manate di gas in uscita; nessun timore nemmeno dando gas sulla segnaletica orizzontale. Come da DNA Dunlop, anche moto pesanti trovano una leggerezza all’anteriore che migliora notevolmente la maneggevolezza, senza sensazione di minor controllo una volta lanciati; anche i cambi di direzione risultano semplici.
A metà percorso inizia a piovere, ma niente di meglio per testare le modifiche a riguardo. Lo scrupolo di scendere in piega in queste condizioni se ne va dopo qualche chilometro, e l’azione delle Roadsmart IV si mostra in maniera evidente. Anche in sella alla Versys, dal baricentro più alto, ci si sente al sicuro su fondi rovinati o con poco grip, e per effetto della doppia mescola le pieghe si affrontano con un gran feeling.
Esercizi in pista
Per capire a fondo le prestazioni delle Roadsmart IV ci spostiamo all’interno del circuito Goodyear, percorrendo tre test guidati con le nuove gomme e la versione precedente. Partiamo con un circuito in stile scuola guida, da percorrere a basse velocità, che comprende due “otto” e uno slalom: può sembrare un esercizio banale, ma fa subito capire la differenza di stabilità che effettivamente si sente. Le Roadsmart IV hanno un feedback migliore in curva, rimangono ben indirizzate, a differenza delle Roadsmart III che necessitano di qualche aggiustamento di traiettoria pur restando un filo più semplici da mettere in piega. Nello slalom invece non si nota alcun cambiamento, i cambi di direzione sono rapidi e diretti.
Saltiamo in sella alle moto del giro su strada per scendere in pista. Quattro le batterie che ci consentono di testare le Roadsmart IV ad alte velocità a bordo delle GSX-S1000 GT, Ninja 1000SX Tourer e Nine T Urban GS. Le prime due già più a loro agio tra i cordoli offrono un riscontro deciso: le gomme rimangono incollate a terra. È vero, il circuito è ben asfaltato e ha tanto grip, ma nemmeno nelle svolte in discesa si sente la moto “alleggerirsi”. Si scende in piega fino a sfiorare le pedane con facilità, e le correzioni nelle curve veloci non impattano sull’assetto della moto. Anche sulla Nine T Urban GS la sensazione è inaspettatamente soddisfacente: né questi pneumatici né questa moto sono ideati per la pista, ma comunque la prova risulta positiva e la traiettoria rimane sempre precisa e pulita.
Sul bagnato
Per valutare le differenze sul bagnato il circuito viene ricoperto da uno strato d’acqua. Il test anche in questo caso è con entrambi i modelli di gomme, e le Roadsmart IV danno un riscontro molto migliore rispetto alle III. Si scivola davvero poco, tanto che i controlli elettronici non entrano quasi mai in funzione e vien voglia di mantenere elevata la velocità tale è la sensazione di sicurezza che comunicano. Soprattutto all’anteriore, in curve strette, si sente meglio la differenza; se con le Roadsmart III il davanti tende un po’ a muoversi, con i nuovi pneumatici la sensazione è annullata, riuscendo inoltre a ridurre gli spazi di frenata.
Le Dunlop Roadsmart IV confermano le aspettative. La rivisitazione della carcassa ha migliorato notevolmente tutte le caratteristiche già apprezzate sulle Roadsmart III. Il punto forte diventano ora le prestazioni sul bagnato, un bel plus per chi utilizza molto la moto; e se le promesse sono mantenute anche sul fronte 'vita della gomma', c’è da aspettarsi molto visto che le precedenti erano già ottime sotto questo aspetto.
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