Equipaggiamento
iM-QRfinder, il quadretto che salva la vita
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Da oggi grazie a un QR code da applicare sul casco conoscere l'identità di una persona che ha perso i sensi sarà semplicissimo
Un tempo c'era la medaglietta al collo dei soldati. Ma in ambito civile i soccorritori non sono autorizzati a prendere una collanina a una persona svenuta prima dell'arrivo della polizia. Nel mondo digitale di oggi, la soluzione per conoscere l'identità di una persona che ha perso i sensi è più "smart".
L'idea l'ha avuta Luca Artoni e consiste nello sfruttare il QR code, il quadratino bianco e nero diventato popolare negli ultimi anni. Nato in Giappone come evoluzione del codice a barre, permette di immagazzinare informazioni; basta poi scattargli una foto con il cellulare e un'applicazione gratuita esegue le istruzioni in esso contenute.
Nel caso dell'iM-QRfinder, rinvia a una pagina web in cui sono immagazzinate tutte le informazioni più importanti: dati personali, indirizzo, persone da contattare ma anche gruppo sanguigno, intolleranza a farmaci e via dicendo. Il QR può essere riportato sul casco, in modo da essere visibile ai soccorritori. Resta il problema di come questi possano essere sicuri che il casco sia effettivamente della persona da soccorrere, ma intanto l'iM-QRfinder può far guadagnare tempo prezioso: dall'ambulanza si può iniziare a dare informazioni all'ospedale, in attesa di verifica. Luca è ben disposto a collaborare con gli specialisti del soccorso: basterebbe che i dati fossero verificati e memorizzati in modo sicuro, da un ente pubblico o dalla Croce Rossa. Ma iM-QRfinder torna utile anche come sistema di identificazione di oggetti a rischio smarrimento: dalle valigie al cellulare.
Il servizio di attivazione della pagina web e del QR collegato è gratuito. Ci si può stampare l'etichetta da soli o ordinarla (5,99 euro per una serie di 4, adesive e plastificate).
Per info: www.im-qrfinder.com
Nel caso dell'iM-QRfinder, rinvia a una pagina web in cui sono immagazzinate tutte le informazioni più importanti: dati personali, indirizzo, persone da contattare ma anche gruppo sanguigno, intolleranza a farmaci e via dicendo. Il QR può essere riportato sul casco, in modo da essere visibile ai soccorritori. Resta il problema di come questi possano essere sicuri che il casco sia effettivamente della persona da soccorrere, ma intanto l'iM-QRfinder può far guadagnare tempo prezioso: dall'ambulanza si può iniziare a dare informazioni all'ospedale, in attesa di verifica. Luca è ben disposto a collaborare con gli specialisti del soccorso: basterebbe che i dati fossero verificati e memorizzati in modo sicuro, da un ente pubblico o dalla Croce Rossa. Ma iM-QRfinder torna utile anche come sistema di identificazione di oggetti a rischio smarrimento: dalle valigie al cellulare.
Il servizio di attivazione della pagina web e del QR collegato è gratuito. Ci si può stampare l'etichetta da soli o ordinarla (5,99 euro per una serie di 4, adesive e plastificate).
Per info: www.im-qrfinder.com
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