Attualità
Mercato moto e scooter: un 2024 da incorniciare (con un dicembre dopato)
Boom di immatricolazioni causate dalla fine dell'Euro5 (+200%) nell'ultimo mese dell'anno. Che chiude a +10,5% rispetto al 2023. Ecco le regine tra le moto e gli scooter
Il previsto effetto-fine Euro5 si è fatto sentire: a dicembre (complici autoimmatricolazioni e km zero) il mercato ha immatricolato 29.587 veicoli, pari a +200,68% rispetto al 2023. Immatricolato non significa venduto (basta analizzare nel dettaglio i dati di dicembre, con un profluvio di immatricolazioni di modelli fino a ora rimasti invenduti) ma tant'è. Fatto sta che il 2024, che già di per sé è stato un anno da incorniciare, chiude nel migliore dei modi: alla fine dei conti cresce del 10,52% per un totale di 373.313 unità. Si tratta comunque del miglior risultato dal 2010, anno in cui la crisi dei mutui subprime aveva pesantemente condizionato il mercato delle due ruote. Nel dettaglio, le moto crescono del 14,48% per un totale di 166.454 unità; gli scooter registrano un incremento del 7,54% pari a 186.639 veicoli immatricolati; i ciclomotori, infine, riescono a raddrizzare un mercato che ancora a novembre perdeva 4 punti percentuali chiudendo a +7,45% e 20.220 unità.
Beneficia della fine serie anche il mercato dei quadricicli, che a dicembre segna un incremento dell’82,40% e 1.897 unità; ma lo stato di salute delle minicar è attestato anche dal risultato cumulato delle vendite, che nel corso del 2024 sono cresciute del 28,10% mettendo in strada 20.422 mezzi (13.285 elettrici, il 65% del mercato). Il segmento più popolare è quello dei quadricicli leggeri per il trasporto persone, che cresce del 34,44% pari a 17.929 unità.
Molto buono risultato dei veicoli elettrici a due ruote nell’ultimo mese dell’anno, con una performance che segna un +21,78% e 520 unità vendute, dato non condizionato dalla fine serie dell’Euro 5, che non ha riguardato i veicoli a zero emissioni. L’anno chiude comunque in negativo, registrando una flessione del 16,08% pari a 10.170 veicoli venduti, ma il risultato positivo degli ultimi tre mesi (a settembre il mercato perdeva il 22%) sembra indicare una possibile inversione di tendenza.
“Un mercato dinamico, resiliente, reattivo, dove convivono una grande passione, nuovi utenti e nuove esigenze di mobilità. La lettura di questi dati conferma il ruolo centrale di moto, scooter e ciclomotori in Italia e quanto la domanda abbia saputo crescere anche di fronte alle dinamiche geopolitiche. Se dovessimo assegnare un Oscar 2024 nell’ambito della mobilità privata, il premio andrebbe sicuramente ancora alle due ruote a motore, ma non senza dimenticare le sfide internazionali e le incognite future che ci suggeriscono attenzione sul 2025”. È quanto ha dichiarato Mariano Roman, presidente di Confindustria ANCMA.