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Novità 2025 di Nolan: la parola a Marco Renieri, il creativo dietro le nuove grafiche
L’azienda bergamasca rompe con il passato pur mantenendo salde le radici in una produzione 100% made in Italy di stampo quasi artigianale. Ne abbiamo parlato con Marco Renieri, il creativo dietro le nuove grafiche delle collezioni 2025
Ad Eicma 2024 Nolan presenta al pubblico la sua nuova collezione di caschi che ha indubbiamente fatto molto parlare. Pur non essendoci grandi novità a livello tecnico, né il lancio di nuove versioni, la Casa italiana stupisce per la forte connotazione che arriva dalle nuove grafiche. Un vero e proprio taglio con il passato e, in qualche modo, con la cultura che vedeva i caschi prima di tutto come dispositivi di protezione spesso però con colorazioni pensate principalmente per accompagnarsi alle grafiche delle moto o ai colori dell’abbigliamento tecnico. Il cambio ai vertici dell’azienda bergamasca ormai due anni fa è coinciso con il forte desiderio di dare al mondo casco una nuova connotazione per avvicinarlo più possibile all’universo legato al life style e alla moda. Per intraprendere questo percorso era necessario attingere nel gusto, nella capacità di ricerca e nell’amore per il bello tipico italiano. Ecco il perché della scelta del team marketing di Nolan, capitanato da Marta Trezzi, di “arruolare” un creativo che fosse in grado di interpretare, e rendere reali, i desideri dell’azienda mettendo in campo contaminazioni che arrivassero dal mondo del design, della moda e della grafica.
Gamma Nolan 2025: un nuovo corso stilistico
Uno degli artefici di questo importante processo creativo è stato Marco Renieri che, affiancato all’inizio di questa avventura dal collega francese Benoit Lavit, ha disegnato e seguito per intero lo sviluppo della nuova collezione Nolan per il 2025. Renieri, toscano di origine ma una vita spesa a Milano, da sempre gravita intorno al mondo delle due ruote. Prima di tutto come appassionato e motociclista. Vanta collaborazioni con Deus, è amante della pittura e del design, lavora il legno e restaura mobili nel suo laboratorio quasi “carbonaro” ricavato in un garage di periferia. Un’artista a 360 gradi al quale Nolan, e a loro va riconosciuto il coraggio di averlo fatto, ha affidato l’importante responsabilità di occuparsi dell’aspetto grafico che avrebbe dovuto vestire tutta la gamma dei caschi italiani. Lo abbiamo intervistato per voi, ecco le sue parole...Nolan 2025: l'intervista a Marco Renieri
-Marco, immagino molte notti insonni e tanta ansia prima del debutto sul palcoscenico prestigioso di Eicma. Un percorso complicato che ha però portato ad un eccellente risultato, a detta di tutti...- -"Vero! Sono state settimane complicate ma anche piene di soddisfazioni. Per me era la prima esperienza diretta nel mondo dei caschi ma ho trovato un’azienda top per disponibilità e comprensione che si è seduta ad aspettare il risultato lasciandomi quasi completamente carta bianca. Il quasi è d’obbligo, com’è giusto che sia, perché per alcuni aspetti mi sono trovato a combattere con alcuni pregiudizi legati al design delle grafiche dei caschi che per anni si sono orientate in una sola direzione. Nolan era la committente del lavoro, la mia unica interlocutrice, ma stiamo parlando di un’azienda che nasce nel 1972 e che per oltre cinquant’anni ha lavorato seguendo determinate logiche. La mia sfida più grande, all’inizio condivisa con l’amico e collega francese Benoit Lavit che ha un’esperienza maggiore della mia nell’ambito dei caschi, era quella di provare a far passare il messaggio che il casco è si il principale strumento di protezione per i motociclisti ma può diventare anche un accessorio in grado di trasmettere la personalità di chi lo indossa dopo averlo scelto. Qualcosa che identifichi il proprietario, il suo gusto, il suo stile".