Monni (Moto Morini): "Il 2025 anno del nostro boom, ora abbiamo una gamma completa"

Il country manager della Casa italiana: "La XCape 1200 farà gli stessi numeri della 650. E sulla base della 3 1/2 nasceranno altre moto"

Cinque nuovi modelli quest'anno: a colpi di novità su novità, Moto Morini sta diventando grande. E non è una frase fatta: da azienda le cui sorti si sono basate per anni sul successo commerciale della X-Cape 650, la Casa di Trivolzio vuole diventare altro. E il dinamismo visto allo stand di EICMA 2024 dice proprio questo. Ne abbiamo parlato col country manager Alberto Monni.   Monni, mai viste così tante novità al vostro stand. Continuerete così anche nei prossimi anni? "Ovviamente no, ma avevamo l'esigenza di allestire una gamma completa ed essere presenti in segmenti dove ancora non lo eravamo".   La moto che ha attirato le maggiori attenzioni è senza dubbio la 3 1/2, un marchio storico per Moto Morini. "Abbiamo fatto una cosa piuttosto inusuale per noi, che non abbiamo mai puntato sul nostro Heritage. Però ci siamo accorti che nel mondo Moto Morini è universalmente nota per la 3 1/2. Avevamo un marchio nel marchio e abbiamo deciso di sfruttarlo. Con questo nuovo motore di piccola cubatura sbarchiamo in un segmento dove non eravamo presenti".   E la 3 1/2 è una piattaforma per fare qualunque cosa. "Chiaro, possiamo partire da questa base per far nascere nuovi modelli. I successi di Royal Enfield e altri costruttori in questa cilindrata testimoniano che c'è spazio".   Parliamo però di adventure: alla fine portate una X-Cape 700, rivista e corretta, e la versione di serie della 1200. "La X-Cape 700 - che sarà in vendita a febbraio - è una moto che corregge e migliora la 650, soprattutto sul suo difetto principale che era la mancanza di potenza: adesso adotta il motore della Calibro, che le permette di avere 11 CV in più della 650. Inoltre abbiamo reso più comodo il sistema per la regolazione altezza del plexiglass, e montato il cavalletto centrale di serie. Piccoli accorgimenti che fanno la differenza".   E la 1200? "Arriverà a giugno e rappresenta la prima moto grande di Moto Morini. Era già stata molto apprezzata lo scorso anno, a cominciare dalla linea. Sappiamo che potrà fare molto bene. Ci aspettiamo gli stessi numeri della 650-700, e anzi di raccogliere quote di mercato maggiori. In fondo le maxi adventure che vendono sono tre, se ci mettiamo BMW GS, Ducati Multistrada e Honda Africa Twin. Noi possiamo arrivare sul mercato con un prezzo davvero competitivo, che potrà premiarci - assieme ai contenuti tecnici, è chiaro".   Possiamo dire quanto costerà? "Vorremmo arrivare con un listino allineato, se non inferiore, a quello dell'Africa Twin 1100. Ma al momento non mi sbilancio. Di sicuro saremo molto aggressivi".   Sinceramente non mi sarei aspettato una moto come la Allthrike. Qual è la motivazione alla base di questa scelta? "In Italia l'adventouring con moto di media cilindrata, leggere e facili da usare, sta prendendo sempre più piede. Anche noi vogliamo essere presenti, e peraltro lo facciamo con la prima Moto Morini dotata di ruota anteriore da 21 pollici. Questa dovrebbe arrivare per aprile-maggio".   E la Corsaro GT?  "Sarà la prima moto della famiglia Corsaro, composta anche dalla sportiva e dalla naked. Non arriverà prima di fine 2025. Andiamo molto fieri di questa gamma perché siamo riusciti, lavorando sulla stessa base motore-telaio, a realizzare tre moto totalmente differenti".   Siete stati tra i pochi a continuare a investire nel segmento del custom. Qual è il bilancio della Calibro a un anno dalla commercializzazione? "Il vero bilancio lo faremo tra qualche mese: nelle prossime settimane sarà in vendita la versione Bagger, che è richiestissima dalla clientela. Siamo molto fiduciosi, anche perché non esiste sul mercato una 650 con queste caratteristiche".   Tornando a voi, che cosa manca alla gamma? "Ormai l'unica cilindrata dove siamo assenti è la 125 cc. Ma per questo dobbiamo darci un appuntamento a un prossimo EICMA".   Parlando più in generale, cosa vede nel mercato moto? "L'onda lunga dell'adventure-crossover non accenna a fermarsi, e credo che proseguirà per molti anni. Scommetterei invece sul ritorno delle sportive, intese però come moto facili da guidare e non in quello dei bombardoni solo pista piene di cavalli. E soprattutto sulle moto da turismo con la ruota anteriore da 17 pollici, diciamo tipo le BMW RT ma meno ingombrante. Ecco, anche qui abbiamo delle idee da portare avanti".