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Attualità

Direttiva assicurazioni moto 2024: cosa cambia per Case e dealer

Marco Gentili
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Direttiva assicurazioni moto 2024: cosa cambia per Case e dealer

Questi sono i due soggetti che, almeno in teoria, sono maggiormente toccati dall'obbligo assicurativo. Ma nessuno sa esattamente dire loro come devono comportarsi

La nuova direttiva assicurazioni recepita dall'Italia alla fine di dicembre 2023 è un provvedimento particolarmente delicato perché stabilisce obblighi legati all'assicurazione di veicoli fermi, non circolanti e custoditi in spazi privati. Ma paradossalmente i soggetti su cui impatta di meno sono proprio i consumatori finali, per i quali sono state chiarite nel dettaglio le regole del gioco e addirittura è stata uniformata la sospensione della copertura assicurativa (non lasciando quindi alle compagnie alcun margine di discrezionalità). L'obbligo di assicurazione sulle moto e sugli scooter però impatta in modo determinante sugli anelli a monte della catena del valore, quindi costruttori e dealer. Secondo più interpretazioni restrittive della direttiva europea, infatti, dovrebbero non solo essere assicurati obbligatoriamente tutti i veicoli esposti in un concessionario, ma addirittura tutti i veicoli usciti dalla catena di montaggio. Si tratta però di costi difficilmente sopportabili dal singolo commerciante, così come dalle filiali italiane delle Case motociclistiche. Le quali dovrebbero comportarsi come fanno da qualche mese in Francia, dove i costruttori auto addirittura assicurano i veicoli col numero di telaio, appena usciti dalla catena di montaggio.   

DOMANDE ANCORA APERTE

Ma se per i volumi di affari dell'automotive, assicurare indiscriminatamente tutti i veicoli "alla fonte" è un costo sopportabile per il costruttore, per il mondo delle due ruote questo rischia di far saltare il banco. E allora, come comportarsi? Al momento la questione è un grande punto interrogativo per tutti: se da un lato il Ministero dei trasporti si era fatto carico della questione, proponendo deroghe ad hoc per agevolare dealer e costruttori e sgravarli da un impegno economicamente oneroso e di dubbia utilità (che danni possono fare delle moto esposte in una vetrina?), altri dicasteri competenti in materia di assicurazioni (ad esempio gli Interni) hanno opposto resistenza a queste deroghe. Al momento quindi le tante domande degli operatori del settore restano ancora aperte e senza risposta.  

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