Attualità
Campionato Motorally: la tappa di Foligno
I risultati della tappa che si è corsa in provincia di Perugia: discreti i risultati del team Dueruote, mai così nutrito come stavolta. Al traguardo anche le "nostre" BMW F 900 GS guidate da Ungaro e Mattalini (nonostante la sfortuna di quest'ultimo, out alla domenica)
Dopo il kickoff di Riotorto (LI) dello scorso aprile, è andata in scena a Foligno la terza e quarta prova del Campionato italiano Motorally. Un appuntamento al quale, come di consueto, ha partecipato una folta rappresentanza del team Dueruote.
BMW F 900 GS: CHE SORPRESA!
Anche stavolta, dopo l'incoraggiante debutto nel Motorally nella categoria GPX, i Robertos (al secolo Roberto Ungaro e Roberto Mattalini) si sono presentati al via della gara con la sfida nella sfida. Ovvero: correre con le uniche due moto totalmente di serie ai blocchi di partenza, le BMW F 900 GS.
Nelle due speciali in programma (con andata e ritorno sempre a Foligno), il sabato del nostro team su BMW F 900 GS è stato sorprendente. Merito di un tracciato che ben si sposa con le caratteristiche della moto: strade bianche molto veloci, brecciolino polveroso e pochi sassi (ovvero i nemici naturali della GS media). I risultati parlano chiaro: Ungaro ha concluso entrambe le volte settimo, suscitando ammirazione nel paddock. Difficile infatti fare meglio con un "ferro" che non ha subito alcuna modifica. A testimonianza dell'ottimo lavoro svolto alla fonte dagli ingegneri tedeschi su questo modello.
La domenica invece è stata più difficile: percorso da single track nel bosco, bassa visibilità ma veloce e con tanti sassi. Ungaro ha giocato più sulla difensiva e ha gestito il percorso con esperienza, mentre Mattalini - più portato all'attacco - non si è risparmiato e si è spinto fin troppo in là. Per lui una bella botta rimediata nel bosco, che ha fatto pensare al peggio. Alla fine ne è uscito con cinque costole e una clavicola rotta, più una leggera lesione alla pleura.
I RISULTATI DEL TEAM DI DUERUOTE
Sempre nella pattuglia di Dueruote, la vera rivelazione è stato Mauro Zucca (Ducati Desert X), autore di un settimo e di un quarto posto, e in due speciali su quattro è riuscito a fare addirittura meglio della Ducati ufficiale. Cristian Lancellotti (Yamaha Ténéré 700), infine, chiude 16° e 23°.
Weekend difficile quello dello chef Tommaso Arrigoni (il quale ha portato al debutto nella manifestazione la Triumph Tiger 900) che non conclude la manche del sabato e alla domenica non prende il via.
I RISULTATI DELLA TAPPA
Nell'assoluta Motorally del sabato è stato Leonardo Tonelli (GasGas 450) a chiudere davanti a Tommaso Montanari (Fantic 450) e Alessandro Botturi (Yamaha Ténéré 700). Giù dal podio Andrea Rocchi (Husqvarna 510), Thomas Marini (Bimota 450) e Jacopo Cerutti (Aprilia Tuareg 660). Nell'assoluta di domenica Tonelli concede il bis davanti ai due Degiacomi (rispettivamente Pietro su Sherco 250 e Jacopo su Sherco 300), mentre Montanari chiude quarto davanti ad Alex Salvini (Fantic 310), bravo a riscattare la prestazione opaca del giorno precedente quando aveva chiuso al 19° posto.
In G-1000 (la classe dove corrono i "pesi massimi") Botturi su Yamaha vince al sabato davanti a Cerutti (Aprilia) e Drusiani (Yamaha). Alla fine è Yamaha a dominare la prova del sabato, con sette Ténéré 700 tra le prime 10 classificate. Alla domenica Yamaha fa 6 su 10 e festeggia con Drusiani che chiude primo, davanti a Meo su Ducati (reduce da un sabato modesto chiuso al 13° posto) e Cerutti Su Aprilia.
Nella categoria GPX continua il buon momento di Pietribiasi (Yamaha Ténéré 700) che sabato chiude al primo posto davanti a Ghezzi (Yamaha Ténéré 700) e Taddei (KTM 890), mentre domenica rompe la monotonia chiudendo "solamente" terzo dietro a Taddei e Polidoro (Ducati).
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