Attualità
Concorrenza: anche le moto rientreranno nella BER?
La Commissione Europea si appresta a rivedere il "decreto Monti" (che permette di fare manutenzione in officine indipendenti senza perdere la garanzia). Le associazioni dei motociclisti e quelle dei consumatori puntano ad allargarlo anche alle due ruote
La FEMA - una delle maggiori associazioni europee per la tutela dei motociclisti - ha risposto a una consultazione della Commissione Europea sulla Revisione del Regolamento BER. La legge, in vigore ormai dal 2010, permette ai possessori dei "veicoli a motore" di effettuare la manutenzione del proprio veicolo anche in officine di marchi non ufficiali senza perdere la garanzia.
Purtroppo per noi, nel mondo delle due ruote la BER - un regolamento che negli anni ha amplificato la concorrenza nel mondo dell'auto - non è in vigore. Pertanto, gli interventi validi sono solo quelli fatti presso la rete autorizzata. L'equivoco nasce dalla formulazione iniziale del regolamento, al cui interno viene specificato che un "veicolo a motore" è un veicolo a propulsione autonoma destinato all'uso su strade pubbliche e con almeno tre ruote.
Questa definizione esclude le moto dalla libera concorrenza e permette a produttori, importatori e concessionari ufficiali di annullare la garanzia se una moto è stata sottoposta a manutenzione (non riparazione) da un'officina motociclistica indipendente.
La richiesta di FEMA è che la BER venga riformulata per essere più inclusiva anche per moto e scooter. Invece di "veicolo a motore", la proposta è di scrivere nel regolamento "veicolo a propulsione autonoma destinato all'uso su strade pubbliche".
La consultazione pubblica per la revizione della BER, dopo la raccolta dei feedback - è già stata pianificata per l'ultimo trimestre del 2024. L'obiettivo della commissione europea è quello di arrivare a una sua nuova formulazione entro la fine del 2025.