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Attualità

Asta moto Bolaffi: i 10 pezzi più interessanti in vendita

Carlo Pettinato
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Asta moto Bolaffi: i 10 pezzi più interessanti in vendita
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Asta moto Bolaffi: i 10 pezzi più interessanti in vendita

All'asta di Bolaffi il 4 giugno una moto BSA degli anni '20, un sidecar sovietico degli anni '50, moto italiane e giapponesi di varie epoche e valori: ecco la nostra scelta

Contesto insolito per il motociclista medio per acquistare una moto nuova, è un’asta. Pagine di catalogo, lotti su lotti e pezzi più o meno interessanti e dei valori più disparati. Martedì 4 giugno, a Torino, è in programma l’asta Bolaffi, che mette in vendita oltre 130 esemplari di mezzi d’epoca, da antiche motociclette degli anni ’30 sino a modelli più recenti risalenti ai primi anni 2000. Come recita il comunicato stampa, fulcro del catalogo sono le piccole scrambler giapponesi degli anni ’70, come una Honda CL 77 e due Suzuki, una 250 Scrambler e una T 250 Hustler. Tutte moto da noi rarissime, poiché mai importate per via delle leggi protezionistiche europee di quel periodo.  Noi abbiamo voluto fare una nostra arbitraria selezione dei pezzi più interessanti, non necessariamente di grande valore collezionistico, in alcuni casi scelti solo per il loro legame con il presente, per il fascino o per il rapporto costo/usabilità. Per non fare sgarbi, ecco le nostre predilette in ordine alfabetico.
Benelli Leoncino Sport 125
Irrisorio il suo valore secondo la casa d’aste, si stima meno di 1.000 euro, ma la Benelli Leoncino 125 degli anni ’50 è un’interessante lezione di storia per gli appassionati del marchio pesarese, che oggi magari si dilettano alla guida di una moderna Leoncino 500. Questo esemplare è privo di documenti, ma è stato restaurato e lo stato generale è buono. Il Leoncino andò in produzione nel 1951 e rimase sul mercato sino agli anni ’70, alternando versioni prettamente stradali ad altre di tipo scrambler. Cari Benellisti, ecco da dove proviene il nome della vostra moto.
BSA H2 557
Lei è la più antica tra le moto offerte da Bolaffi, una BSA del 1923, da poco ultra centenaria. La H2 fu presentata nel ’21 con cilindrata di 557 cc e una potenza di, pensate, 4,25 cavalli, ottenuti da un monocilindrico raffreddato ad aria. Il cambio è a tre rapporti ed è azionato a leva sul lato destro. La H2 in questione è priva di documenti ma conservata e in ottime condizioni. La cifra stimata per la vendita è tra gli 8 e i 10.000 euro.
Sidecar militare Dnepr
Sarà forse più difficile da sfruttare oggi rispetto ad altre moto, ma un sidecar militare, per gli appassionati del genere, può avere un grande fascino. È un Dnepr costruito negli anni ’50 nell’ex Unione Sovietica, per la precisione in Ucrania. Il motore è un bicilindrico 650 cc boxer da 36 cavalli; viene venduto in allestimento “da guerra”, con radio, fanali supplementari e una finta mitraglietta per meglio rendere quale fosse il suo scopo. La stima degli esperti si attesta sui 5.000 euro.
Ducati Supersport 750
Un esemplare del 1990 in buone condizioni, regolarmente immatricolata. Questa Supersport è un esempio di moto ormai d’epoca che, con un po’ di attenzione e cura, può tornare ad essere una moto piacevole da utilizzare per qualche gita fuori porta. Non è originale al 100%, presenta terminali di scarico in carbonio, comunque coerenti, e andranno rivisti alcuni componenti come il plexi, rotto, e lo specchietto destro che manca. La stima è sotto i 2.000 euro, ma una Ducati così ha un fascino tutto suo ed è una moto che ha ancora qualcosa da dare.
Honda CB 500 Four
La si può identificare come la sorella minore della mitica 750, ma la CB 500 Four ha una dignità tutta propria, nata da un progetto a sé stante e non necessariamente inferiore a quello della maxi. La cura costruttiva è la stessa, c’è qualche cavallo in meno, circa una ventina, ma anche parecchio peso in meno. Questa CB 500 Four è regolarmente immatricolata e si presenta in ottime condizioni; se trattata con cura è certamente una moto che ancora oggi può dare grandi soddisfazioni nella passeggiata in collina domenicale. La stima di prezzo, poi, la rende tutto sommato accessibile: siamo tra i 4 e i 5.000 euro.
Kawasaki 900 Z1
Rivale della appena citata CB 750 Four è la Kawasaki Z1 presentata nel 1972. Anche lei spinta da un quattro cilindri in linea trasversale, la Kawasaki superava la Honda in cilindrata e di conseguenza in potenza, arrivando ad erogare oltre 80 cavalli. Valori che l’hanno consegnata alla storia come prima “superbike” ad alte prestazioni di sempre. Questa Z1 è in condizioni eccellenti, con documenti regolari e corredata da manuale d’uso e manutenzione originale e schema dell’impianto elettrico. Il suo valore è importante: si parla di cifre prossime ai 20.000 euro.
Kawasaki H1 500 Mach III
Rimaniamo in Giappone e in particolare ad Akashi con un’altra Kawasaki mitica, la leggendaria H1 500 Mach III, una tre cilindri a due tempi che offriva prestazioni all’epoca eguagliate da pochissime moto. Questa è una prima serie, equipaggiata con freno a tamburo anche all’anteriore, probabilmente non l’ideale per fermare una massa di 170 kg spinti da 60 cavalli, che potevano portare la Mach III sino a circa 190 chilometri l’ora. Questo esemplare proviene dagli Stati Uniti, il tachimetro è in miglia, ma è regolarmente immatricolata. La stima è sui 10-12.000 euro.
Matchless G 50 McIntyre
Un piccolo pezzo di storia del motomondiale questa G 50. La storia del modello è estremamente interessante, nato a inizio anni ’60 per mano del pilota Bob McIntyre che aveva sviluppato una ciclistica in cui ospitare un 350 cc AJS 7R Boy Racer. Tale ciclistica passò poi nelle mani dell’australiano Jack Findlay, che la motorizzò con un motore Matchless G 50, monocilindrico 500, con cui nel ’68 fu vicecampione del mondo alle spalle di Agostini. L’esemplare in vendita è una rarissima replica di quella moto unica, oltretutto in condizioni perfette. Il valore è di rilievo, siamo prossimi ai 30.000 euro.
Moto Guzzi GTV 500
I modelli Guzzi denominati “V” furono messi in produzione nel 1934, e la V non indica l’architettura di un motore pluri cilindrico, in questo caso parliamo infatti di un mono, ma la soluzione delle valvole in testa, che permetteva di migliorare le prestazioni rispetto alle moto del passato. Questa GTV 500 è accreditata di una potenza di 22 cavalli e di una velocità di punta di circa 120 orari. Rimane una moto antichissima, con sospensione anteriore a parallelogramma, posteriore a compasso e freni a tamburo. Il suo valore si attesta tra i 6 e gli 8.000 euro.
Triumph Trident T150 Daytona
Un’altra moto da corsa inglese, stavolta risalente agli anni ’70. In quel periodo, la Trident T150 era il modello di punta di casa Triumph in quanto a sportività, spinta da un tre cilindri frontemarcia da 750 cc che la spingeva fino a circa 240 chilometri l’ora. La versione Daytona indica il modello da corsa, in tributo del leggendario circuito dove la moto vinse più volte. La Daytona qui in vendita è una replica fedele di quegli esemplari, con telaio Rob North, forcella Works Replica, ammortizzatori Hagon, tre freni a disco AP Lockheed e carena tipo “letterbox”, la feritoia frontale. È in perfette condizioni e il suo valore dovrebbe attestarsi tra i 15 e i 18.000 euro.
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