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Milano, Sala chiude il centro alle auto. Ma cosa succederà a moto e scooter?
Entro la prima metà del 2024 stop "al traffico privato". Per le due ruote a motore le eventuali limitazioni alla circolazione sono legati alla classe inquinante del mezzo
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala va avanti tutta sui provvedimenti di inseverimento nei confronti del traffico del centro urbano. In un recente evento il primo cittadino ha detto che "il cambiamento non è un'utopia, cambiare il modello di sviluppo non è un'utopia ed è qualcosa di molto milanese. Il problema è, quale sviluppo? E' chiaro che la transizione richiede impegno, e bisogna pensare ovviamente a chi è in difficoltà quando si prendono decisioni, ma cercare di cambiare le cose non è per l'elite, per i radical chic, ma è per tutti. Noi, come Milano, dobbiamo essere pionieri e avere il coraggio e il buonsenso di fare le cose. Noi vogliamo chiudere al traffico privato il centro centro di Milano entro il primo semestre del 2024. Perché lo facciamo? Perché la realtà cittadina è di shopping, ma puoi entrare con i taxi, con i mezzi pubblici. Iniziamo col centro, ma poi ci allargheremo".
Sala ha confermato che lo stop al traffico privato riguarderà l'area del Quadrilatero della moda "allargato" e che "non c'è ancora una data perché stiamo facendo delle verifiche di viabilità". Della misura "ho discusso a lungo con gli esponenti delle case di moda che sono interessati e devo dire che ho trovato molto consenso sulla cosa - ha concluso-, qualcuno dice addirittura pedonalizziamo, chissà se in futuro ci si potrà arrivare".
La posizione di Sala è in linea con quanto sta già accadendo in altre metropoli europee (da Stoccolma a Barcellona, passando per Parigi). E la tendenza a limitare il traffico privato non ha colore politico: anche l'amministrazione Tory (di centrodestra, per dirla all'italiana) di Londra si è orientata in questo senso.