Vi piace la Benelli TRK 800? Peccato, non la vedrete mai

L'azienda pesarese ha messo in stand by il progetto. "Colpa" della sovrapposizione con QJ, di fatto azienda concorrente nonostante entrambe dipendano dalla stessa proprietà

L'abbiamo vista a EICMA 2021 ed è stata indubbiamente una delle regine del Salone. E' arrivata in versione perfezionata e definitiva nel 2022, facendo venire l'acquolina in bocca agli appassionati. Stiamo parlando della Benelli TRK 800, la moto premium secondo Benelli. Ben fatta, forte di dotazioni di prima classe, con linee ricercate e progettata al 100% in Italia, rappresentava lo sbarco della Casa pesarese all'interno del mercato delle moto "di lusso" con prezzi accessibili. Ebbene, il fiore all'occhiello di Benelli torna di nuovo nel libro dei sogni, chiuso nuovamente in un cassetto o, se preferite, riposto all'interno di un freezer. Ma cosa è successo? Ufficialmente perché Benelli sta valutando nuove strategie, come aggiornamenti tecnici e un nuovo e più potente motore per questo modello (che, a ben vedere, rischiava una elevatissima sovrapposizione con la TRK 702, uscita a fine luglio e con grande ritardo rispetto ai piani originari). Se quindi la stagione 2023 della Casa del leoncino dipende dalle buone performance dell'ultima arrivata (qui la videoprova di Roberto Ungaro), il 2024 di sicuro non vedrà il debutto della 800. La quale rischiava di essere schiacciata dalla SRT 800, uno dei modelli con i quali QJ ha debuttato sul mercato italiano.  E qui casca l'asino: più si va avanti, più emerge il conflitto irrisolvibile per cui QJ e Benelli, pur essendo controllate dalla stessa azienda, di fatto si scontrano sul mercato italiano, dove tendono a trovarsi sempre di più in competizione sugli stessi segmenti di mercato. Le due aziende hanno management e gestioni totalmente separate, per cui sono a tutti gli effetti delle rivali. Ma la casa madre in Cina da che parte penderà, in un momento di scarsità di risorse, in cui dovesse decidere di assegnare forniture di pezzi e motori?