Attualità
La polemica dell’estate: l’informazione pagata dai cinesi
C'è troppa attenzione per le aziende e le moto cinesi? Non bisognerebbe invece difendere le italiane? E i giapponesi dove finiscono? Riprendiamo la discussione più rovente dell'estate!
Come tutti i grandi cambiamenti, l'arrivo della Cina sul mercato della moto può essere visto come un problema o una opportunità. La Cina è un tema enorme ed enormemente divisivo. Ruba il lavoro o lo cambia? Vuole commerciare o conquistare? E soprattutto, influenza i nostri gusti in modo illecito?
Qualunque cosa si possa pensare, i giornalisti italiani non sono “pagati dalle aziende cinesi”. Che anzi in termini pubblicitari pesano sui bilanci dell'informazione di settore molto, molto meno di quelle europee e giapponesi.
I giornalisti riportano e commentano le notizie, e l’arrivo in forze delle Case cinesi (di cui gli addetti ai lavori discutono da almeno 15 anni) è senz’altro una notizia importante, visto l’interesse del pubblico per le loro moto. Ma l’ordine delle cose è che i giornalisti parlano delle moto cinesi perché le moto cinesi piacciono, non certo che le moto cinesi piacciano perché i giornalisti ne parlano (sarebbe dare troppo credito ai giornalisti).