Attualità
Mercato moto: i top e i flop del 2023
L'analisi dettagliata dei dati dei primi 4 mesi dell'anno: Honda vola grazie (anche) alla spinta delle novità. Tutti i brand salgono a livello di venduto, grazie a una rinnovata disponibilità di prodotto. E tra le nuove uscite non tutti i modelli più pompati dalle case brillano come dovrebbero
Giunti a un terzo di quest’anno, se volete capire la situazione del mercato moto, è sufficiente guardare i numeri. In particolare, il confronto con lo stesso periodo dello scorso anno dice che le cose stanno andando benissimo: 78.674 moto vendute (erano 48.700 nel 2022) e 83.052 scooter (46.232 nel 2022). In soldoni, il mercato performa quasi il doppio rispetto a 12 mesi fa. Merito non tanto di una rinnovata voglia di moto (mai sopita, a dire il vero), quanto di un prodotto che finalmente riesce a soddisfare – quasi – del tutto la voglia dei consumatori. E diciamo “quasi” perché, nonostante il grande lavoro svolto dalle Case per far fronte a container in ritardo, fornitori e sub-fornitori che fanno le bizze e via discorrendo, stiamo vivendo una situazione nella quale la domanda è ancora superiore all’offerta. Certo, non siamo di fronte alle carenze di prodotto registrate uno o due anni fa, ma è un dato di fatto che, se ci fossero ancora più moto e scooter in rete vendita, questo stock verrebbe tranquillamente venduto.
MERCATO MOTO: HONDA FA IL BOTTO
Analizziamo nel dettaglio – forti della nostra eccellente banca dati – l’andamento dei brand nei primi 4 mesi del 2023. Nel segmento moto Honda registra performance di crescita eccellenti: 8.979 veicoli immatricolati (nel 2022 erano appena 4.960) e una market share del 11,41%. Alle sue spalle si trova BMW, che nel ’23 ha registrato un venduto di 8.478 pezzi (quota mercato del 10,78%) comunque in crescita rispetto ai 5.430 di 12 mesi orsono. Seguono Yamaha (8.346, in crescita rispetto al 22 quando le immatricolazioni furono 4.594), Ducati (5.693; 3.813 nel ‘22), Benelli (5.592, in calo come quota di mercato ma in crescita come volumi assoluti: nel 2022 erano 4.263 le moto vendute), KTM (4.693, in crescita rispetto alle 2.540 del ‘22), Triumph (4.000 contro 2.512), Royal Enfield (3.597, in salita rispetto alle 1.675 del ‘22), Kawasaki (3.046, mentre un anno fa erano 2.328: dato interessante, considerando che la Casa non ha novità reali in vendita) e Moto Guzzi (2.683 contro 1.635).
Ma anche scorrendo la classifica verso il basso, si nota come crescano i volumi di vendita di tutti gli attori in campo. In un mercato florido, lo spazio si amplia e tutti trovano il loro posto al sole. Anche attori di successo ma con gamme più limitate. Moto Morini, ad esempio, in un anno ha più che raddoppiato (da 674 a 1.474), CFMoto passa da 800 a 1.378 pezzi, Voge da 695 a 1.199. Suzuki cresce parecchio, passando da 858 a 1.520 pezzi.
MOTO: LOMBARDIA SEMPRE IN TESTA
La geografia delle vendite dice che le moto sono un mercato a trazione settentrionale: Milano è la prima provincia per immatricolazioni (6,18%), seguita da Roma (5,11%), Torino (4,11%), Bergamo (2,97%), Brescia (2,78%), Napoli (2,61%), Genova (2,35%), Varese e Verona (entrambe 1,97% del venduto). Se invece si analizza il venduto su base regionale, la Lombardia è prima con 16.995 unità, seguita da Emilia-Romagna (7.163), Piemonte (7.064), Veneto (7.045), Sicilia (5.915) e Lazio (5.709).
BEST SELLER: IL CONFRONTO 2022-23
Analizzando il comportamento delle moto più vendute, notiamo come le oscillazioni anno su anno siano state notevoli. Oggi la best seller del mercato è la Honda Africa Twin, che immatricola 800 pezzi in più rispetto al 2022. Tracolla invece la Benelli TRK 502, seconda e in calo di 550 pezzi. Costante (sebbene in calo di un’ottantina di unità) la BMW R 1250 GS. Stabile, sebbene in calo di poco meno di 100 pezzi, la Yamah Ténéré 700 (1.085 contro 1.132). In casa Yamaha però si registra il salto triplo della Tracer 9, passata dalle 577 immatricolazioni del primo quadrimestre 2022 alle 1.435 di quest’anno. Cresce – e di parecchio – la Moto Morini X-Cape, che passa da 670 a 891 unità.
NOVITA’ MOTO 2023: SONO STATI VERI SUCCESSI?
Facendo un focus su alcune delle novità più attese dell’anno, Honda si conferma come il brand capace di intercettare i numeri più rilevanti: il trend della Hornet (911 pezzi) e della Transalp (197 esemplari venduti in un mese, che proiettati sull’anno fanno circa 1.700 moto) dicono molto della potenza di fuoco della Casa giapponese in Italia.
Osservando la top 30 del venduto, l’unica novità 2023 intercettata dai radar è la HNTR 350 di Royal Enfield (744 pezzi). Per il resto, le moto lanciate con grande sfarzo nel corso del 2022 – e che quindi dovrebbero conoscere nel ’23 il loro anno di maggior fulgore – non riscuotono eccessivi favori da parte del pubblico. Qualche esempio: la Ducati DesertX, che doveva spaccare mari e monti, finora è a 349 pezzi. La Norden 901 di Husqvarna va bene, ma non benissimo: finora sono stati 203 gli esemplari immatricolati (non tanti a livello assoluto, ma moltissimi se confrontati con le immatricolazioni Husqvarna nel primo quadrimestre, pari a 899 unità). E la Moto Guzzi V100? Il contatore delle immatricolazioni è fermo a 252, circa la metà della ben nota V85TT (545).
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