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Attualità

Mercato: lo scooter elettrico è già realtà. La moto invece resterà ancora a lungo un miraggio

Marco Gentili
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Mercato: lo scooter elettrico è già realtà. La moto invece resterà ancora a lungo un miraggio
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Mercato: lo scooter elettrico è già realtà. La moto invece resterà ancora a lungo un miraggio

Presentati i dati del 2022: nel commuting la mobilità a batterie continua a registrare picchi di crescita (grazie agli incentivi). Boom dei quadricicli. la moto invece non decolla. Ecco la nostra analisi sulle prospettive di questo comparto

Il mercato dell'elettrico va a gonfie vele: se nel 2018 si vendevano 4.233 pezzi all'anno, nel 2022 appena concluso tale cifra è schizzata a 23.383 pezzi, all'incirca 6 volte tanto. Merito degli incentivi, che dal 2020 e in modo più strutturale e massiccio dallo scorso anno sostengono un mercato ancora nascent e bisognoso di aiuto. Ma anche di una nuova consapevolezza da parte dei consumatori, soprattutto di quelli che usano le due ruote come mezzo di servizio, i quali hanno capito che le iniziali barriere preconcette nei confronti degli scooter a batteria sono solo preconcetti. Oggi l'affidabilità è alle stelle, la tecnologia delle batteria ha fatto passi da gigante e l'autonomia è tale da non essere più un problema per il breve raggio. Insomma, oggi quasi tutti garantiscono almeno 50 km di autosufficienza (e i modelli top decisamente di più). Inoltre i costi restano contenuti e concorrenziali rispetto ai veicoli endotermici.  

CHI SALE E CHI SCENDE

Secondo i dati resi noti da Confindustria ANCMA, il 2022 registra un segno positivo in tutti i segmenti e conferma anche la predilezione dei privati all’utilizzo dei veicoli elettrici in città. Crescono infatti i ciclomotori (+53,3% con 5.904 mezzi messi su strada) e gli scooter (+56,9% e 9.896 veicoli immatricolati). Ancora troppo contenuto, invece, l’incremento del segmento moto, che immatricola 540 pezzi e chiude a +7,5%. Di queste, solo una parte infinitesimale hanno potenze superiori agli 11 kW, a testimonianza di come i motociclisti sono ancora molto conservativi e non vedono le moto elettriche come una reale alternativa all'endotermico. Infine, con 7.043 veicoli e una crescita del 74,1%, i quadricicli elettrici si rendono protagonisti di un vero e proprio exploit, confermandosi come una delle tendenze più nuove e interessanti dell’anno. Nel compesso quindi l'elettrico inizia a essere una massa critica interessante anche sul totale del venduto: nel 2022 la quota di mercato di questa tipologia di veicoli è stata dell'8,3%. Per quanto riguarda invece la distribuzione sul territorio, Roma, Milano e Trento (provincia dove hanno la sede legale molte società di renting e dove alcune Case autoimmatricolano dei veicoli) risultano le tre città con la più alta densità di veicoli elettrici, mentre sono Catania e Palermo le province dove il mercato è cresciuto maggiormente in termini percentuali negli ultimi due anni. Sud Italia che si conferma protagonista anche nell’incremento - sempre tra il 2020 e il 2022 - del mercato dei quadricicli con Palermo, Catania e Napoli, che salgono sul podio dei territori con le migliori performance. Torino è invece la città dove si è assisto alla maggiore crescita percentuale nel mercato moto, seguita da Firenze e Palermo, mentre Catania, Bergamo e Trento si prendono le prime tre posizioni per il segmento dei ciclomotori.  

LE PROSPETTIVE DEL SETTORE

A detta di tutti i protagonisti del settore, l'elettrico ha ancora ampi margini di crescita. Una volta aumentata l'autonomia di esercizio e le prestazioni (dato che gli scooter "targati" non hanno ancora performance paragonabili a quelle di un 125 cc endotermico), e fatta salva la spinta politica nei confronti di una mobilità decarbonizzata, l'elettrico ha tutte le carte in regola per fare la voce ancora più grossa nel settore della mobilità urbana, anche al di fuori delle grandi città. Le infrastrutture di ricarica non sono un ostacolo, data la bassa potenza di ricarica richiesta (che può essere soddisfatta anche tramite la rete elettrica domestica), mentre batterie estraibili e sempre meno pesanti sono uno standard ormai diffuso e accettato, oltre che una barriera abbattuta in più sul fronte della transizione all'elettrico. I prossimi passaggi che l'industria dell'elettrico dovrà affrontare sono sostanzialmente due: la sfida posta dalle grandi amministrazioni comunali come Milano, che dal 2028 metterà di fatto al bando tutto il circolante Euro3 4T (ossia la stragrande maggioranza degli scooter a oggi in strada); sfida che, se raccolta in modo adeguato, potrà favorire una transizione definitiva di un certo tipo di clientela dall'endotermico all'elettrico. La seconda riguarda la presenza dei grandi costruttori in questo segmento: a oggi i big sono entrati o stanno entrando timidamente e con prodotti che ancora non pestano i piedi ai propri best seller endotermici. Ma è certo che, quando Honda proporrà un SH elettrico con prestazioni comparabili al suo 125 cc, la musica cambierà per tutti.  
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