Monini (Benelli): "Con la TRK 702 ripeteremo il successo della TRK 502 X. E la 800..."

Il direttore commerciale della Casa pesarese intervistato da Dueruote parla dei nuovi modelli, delle strategie commerciali e della cosa più importante: "Ecco quando arriveranno in concessionaria le nostre moto"

"Se fino a 30 anni fa in Italia si vendevano circa un milione e 200mila tra moto, scooter e ciclomotori all'anno, e adesso se ne vendono 300mila, significa una cosa sola: che il mercato non si è contratto, ma ha un margine di miglioramento di circa 800mila pezzi. Noi vogliamo colmare questa differenza". Il ragionamento di Gianni Monini, direttore commerciale di Benelli, è tanto semplice quanto disarmante. Ma se lo dice lui, manager con 30 anni di esperienza alle spalle e autore del successo del brand pesarese in Italia, ci fidiamo. Monini, grazie all'allargamento della gamma da quest'anno non siete più ufficialmente "quelli della TRK 502". "In 5 anni ne abbiamo venduti 30mila esemplari, nessun costruttore può vantare un successo simile. A oggi questo modello rappresenta il 50% del nostro venduto. E dire che a oggi siamo il primo marchio moto in Italia per quote di mercato". Sei anni fa l'avrebbe mai detto? "Quando arrivò a Pesaro il primo esemplare di TRK 502, in molti dei miei colleghi dissero che non ne avremmo venduta nemmeno una. Io dissi, e ne ero sicuro, che avremmo fatto fatica a stare dietro agli ordini. Quella moto aveva, e ha, tutto: un buon prezzo, una buona qualità, una potenza abbordabile per moltissimi". Mi viene da dire che il ruolo di Benelli in questi anni è stato quello di far riemergere la voglia di moto presente in Italia. Magari non tra i ragazzini, ma tra i 35-50 enni neofiti del settore e motociclisti di ritorno. "Mi fa piacere questa osservazione. E' esattamente quello che abbiamo cercato di fare. E per fortuna le cose sono andate nel verso giusto". Non più solo TRK 502. Quest'anno avete esposto a EICMA la 702. "Con questa moto, e non voglio essere supponente e preseuntuoso, potremo cambiare le regole del gioco. Offriremo a chi ha la patente A 'piena' una moto con una potenza notevole, seppure nell'ambito della facilità e della guidabilità che sono un nostro marchio di fabbrica, e con contenuti tecnici interessanti. E arriverà a un prezzo davvero appetibile".  

"LE NOSTRE SFIDE PER IL 2023"

Giochiamo a carte scoperte. E' la vostra arma per sfidare la Honda Transalp? "(ride; ndr) Diciamo che sarà la nostra rivale più diretta. Abbiamo già raccolto molti ordini, numeri che ci fanno sperare molto bene". Quando la vedremo? "Le Benelli TRK 702 e 702 X arriveranno a marzo". Lo scorso anno invece la moto del Salone è stata la TRK 800, che quest'anno portate in versione definitiva. Mi viene però un dubbio: la 702 e la 800 hanno gli stessi dati tecnici relativi alla potenza. Non c'è il rischio sovrapposizione? "Assolutamente no. La TRK 702 è una moto più accessibile, mentre la 800 è premium sia come componentistica, sia come prezzo, sempre restando più bassa della concorrenza. E' un mezzo più strutturato, che si rivolge a una clientela differente. Non corriamo il rischio che i due modelli si pestino i piedi". In questo caso, quando arriverà nei concessionari? "Se tutto va come previsto, arriverà per maggio". Altre sorprese 2023 sono state le due BKX, con cilindrata 125 e 250. "Le BKX sono due modelli gemelli (una enduro, l'altra stradale) decisamente ben riusciti, usciti dal nostro centro stile di Pesaro. In Italia puntiamo a venderle in versione 125, mentre per i mercati asiatici andremo con la 250. Dovrebbero arrivare per la metà dell'anno, e anche se ci fosse qualche ritardo la cosa non ci spaventa, perché le moto di quella cilindrata si vendono anche a settembre, mentre le moto di grossa cilindrata hanno più mercato entro maggio-giugno".  

"125, IL MERCATO DEL FUTURO"

A proposito di quote, grazie alla BN125 e alla gemella Keeway RKF125, Benelli è leader di mercato nel segmento. "Con questi due modelli abbiamo il 34% di market share. Con le BKX puntiamo ad arrivare al 40%". Non ritiene che a oggi Benelli sia carente sul fronte delle naked? "In Italia le naked di media cilindrata non rappresentano un mercato così vasto. Abbiamo fatto un primo passo importante con la Tornato Naked Twin 500, e non è detto che in futuro non nasca una naked col motore della TRK 702".  

"QUESTA E' SOLO L'AVANGUARDIA CINESE"

Monini, parlando di mercato, ritiene che i gusti dei motociclisti siano cambiati definitivamente? "Credo di sì. Il mondo delle supermoto, intese come cilindrate elevate associate a contenuti premium, resterà, ma non ha margini di crescita. La base dei motociclisti crescerà grazie alle cilindrate medie e piccole. Che poi sono quelle in cui sono forti i produttori come Benelli. La gente vuole moto facili da usare, di buona qualità, non esasperate. E non vuole spendere un patrimonio". Dove sta andando il mondo delle due ruote? "Di faccia un giro in EICMA. Qui oggi c'è una massa di brand orientali, che rappresentano solo l'avanguardia di quello che si trova in quei Paesi. Guardi le moto di Benda: sono tecnicamente ineccepibili e dalla qualità percepita elevata. E come Benda ne ve sono altri pronti ad arrivare in Europa, sia dalla Cina sia dall'India. Io lo dico e lo ripeto: la Cina sta crescendo a livelli esponenziali da tutti i punti di vista, e lo fa in modo velocissimo. I produttori giapponesi devono prenderne atto e mettere in pratica delle contromosse, altrimenti il destino è già scritto".