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Retrofit elettrico: cosa dice la legge

Marco Gentili
di Marco Gentili il 07/10/2022 in Attualità
Retrofit elettrico: cosa dice la legge
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Dal 1 ottobre si possono convertire all'elettrico vecchie moto e scooter, attraverso gli appositi kit. Ecco tutto quello che c'è da sapere

Si chiama “Sistema di riqualificazione elettrica dei veicoli appartenenti alle categorie internazionali L, M ed N1" ed è entrato in vigore il 1 ottobre, dopo mesi di gestazione e rimpalli continui tra Consiglio di Stato e Commissione europea. Si tratta del decreto legge 141/2022 ed è quello che viene comunemente definito "decreto retrofit"

Nella pratica, da oggi è possibile trasformare in elettrico una qualunque moto, scooter o ciclomotore, dotandolo di un apposito kit di conversione. Si tratta di un modo per dare nuova vita a vecchi veicoli (magari a cui si è legati da valore affettivo) che altrimenti - a meno che non opportunamente restaurati e dotati di certificato di rilevanza storica - avrebbero di fronte a sé solo l'alternativa della rottamazione.

 

I PASSAGGI BUROCRATICI

Per convertire all'elettrico una vecchia moto o scooter bisogna procurarsi un kit di conversione omologato dal costruttore (in Italia, ad esempio, ne esiste uno per le Vespa small frame realizzato da Motoveloci Srl), che quindi deve avere superato le prove del CPA (il centro collaudi) del Ministero della mobilità sostenibile.

Una volta trovato un kit compatibile col proprio veicolo, è necessario farlo installare in un'officina autorizzata dal costruttore stesso del kit, quindi non da un'officina qualunque.

Una volta effettuati questi passaggi, è necessario fare un ultimo cruciale passaggo in Motorizzazione. Qui infatti il veicolo viene sottoposto a collaudo tecnico/funzionale, e in caso positivo viene aggiornata la Carta di circolazione dello stesso.

 

QUANTO COSTA?

Oltre al costo del kit di conversione, è necessario prevedere la spesa di installazione in officina (per uno scooter, si parla di un intervento di 3-4 ore) e quella dei bollettini da pagare alla Motorizzazione. In attesa che questa recepisca il decreto, possiamo ipotizzare che i bollettini incidano per circa 120-150 euro.

 

CONVIENE DAVVERO?

La risposta è: dipende. Chi cerca un veicolo elettrico per il commuting quotidiano, si rivolgerà necessariamente al mercato del nuovo (favorito anche dagli incentivi che lo accompagneranno fino al 2026). D'altro canto, chi ha l'intenzione di riportare a nuova vita un veicolo vecchio, ma non vuola andare incontro ai restauri e alla manutenzione che un veicolo storico richiede, può valutare il retrofit come una soluzione plausibile. Ricordiamo inoltre che, una volta installato il kit per gli scooter, questi si trasformano in veicoli monomarcia, e che - considerati gli interventi strutturali subiti in fase di conversione - non hanno i requisiti di originalità per essere iscritti ai registri storici.

 

Retrofit elettrico: cosa dice la legge
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