Attualità
Milano: se Area C diventa il miglior spot per le due ruote
Le ultime restrizioni applicate nel centro del capoluogo lombardo riguardano anche alcune auto ibride. Moto e scooter endotermici invece sono esentati (ancora per qualche anno) dal pagamento del ticket
A Milano, seconda città d'Italia e "capitale" del nord, sta andando in scena un teatrino delle polemiche a dir poco stucchevole. Da un lato l'amministrazione comunale che, dal 1 ottobre scorso, ha dato una stretta agli accessi delle auto in Area B (che corrisponde grosso modo ai confini comunali) e soprattutto in Area C (il centro storico). Dall'altro, la popolazione degli automobilisti, i quali si sentono fortemente penalizzati da queste norme. Che prevedono il pagamento del ticket di 5 euro per chi entra nel centro storico anche con le vetture ibride le cui emissioni di C02 superano i 100 grammi per km.
Questi divieti hanno nobili fondamenti: nessuno vuole infatti respirare un'aria cattiva e inquinata. Ma mal si conciliano (soprattutto le restrizioni contro le ibride) con un momento storico e sociale che stiamo vivendo, nel quale le bollette schizzate alle stelle per le utenze domestiche e l'inflazione che galoppa metteranno ben presto in ginocchio buona parte del ceto medio italiano, In queste circostanze, una pollution charge di tali dimensioni appare più come una gabella medioevale, che non come un deterrente antinquinamento.
Eppure, c'è un modo per salvare capra e cavoli. Mai come adesso, moto e scooter salveranno il clima e la viabilità nei centri urbani. Con le auto così fortemente penalizzate, infatti, a trarre maggiore beneficio dai divieti di Area B e Area C saranno proprio le due ruote. Che di fronte a sè non hanno divieti in vista. Almeno fino al 2024...