Attualità
E-fuels, la rivoluzione in arrivo
Per le moto l'elettrificazione non è l'unica via per il futuro (anche perché la politica, per fortuna, non se ne occupa). E il motore endotermico avrà lunga vita grazie alle benzine sintetiche
Certe volte, il fatto di essere meno visibili è un grosso vantaggio. Prendiamo il mondo delle moto, decisamente più piccolo rispetto a quello dell'auto. Sul fronte delle emissioni, infatti, mentre le quattro ruote sono da anni nell'occhio del ciclone dell'Unione Europea (pensiamo al piano di decarbonizzazione previsto dal Fit for 55), le moto continuano a godere di una certa immunità. E questo è un bene. Infatti Parlamento e Commissione Europea non hanno in programma di mettere limiti più stringenti alle emissioni di Co2 delle moto, come ha confermato Andreas Gluck, uno dei membri dell'Europarlamento più addentro alle questioni legislative del nostro mondo.
Insomma, mentre il futuro "ecosostenibile" (secondo la politica) dell'auto passa necessariamente dall'elettrificazione, quello delle due ruote avrà un approccio molto più sfumato. Nel commuting di breve raggio l'elettrico funziona anche per le due ruote (dove la propulsione a batteria ha già oggi un elevato tasso di penetrazione), ma per le lunghe tratte e il leisure (ossia, l'uso ricreativo del mezzo) non ha un destino così roseo. Questa è la posizione di ACEM, l'associazione europea dei costruttori, i cui membri si trovano di fronte a difficoltà insormontabili nel processo di elettrificazione. La più evidente, a oggi, è che elettrificare una moto - nonostante i passi da gigante che i produttori di batterie stanno compiendo - significa gravare le due ruote di una massa eccessiva e di un peso non facile da gestire.