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Apre lo sportello e centra il motociclista: è omicidio colposo
Una sentenza della Cassazione conferma le due precedenti sentenze: tale manovra non ammette alcuna distrazione da parte dell'automobilista e non vengono previste attenuanti
Chi apre la portiera dei veicolo in sosta senza guardare, e centra così il motociclista, è responsabile esclusivo per condotta colposa. Una sentenza della Cassazione (la 34925/2022) conferma le due sentenze di primo grado e condanna una donna colpevole, col suo comportamento, di aver causato la caduta e il decesso del motociclista.
La donna in questione ha deliberatamente disatteso la condotta prevista dall'articolo 157, commi 7 e 8, del Codice della strada. che sancisce "il divieto di aprire le porte di un veicolo o di discendere dallo stesso senza essersi assicurato che ciò non costituisca un pericolo o intralcio per gli altri utenti della strada". L'imputata ha quindi violato un obbligo giuridico che il Codice della Strada dà ai conducenti dei veicoli in sosta e che impone diligenza e prudenza se si decide di aprire lo sportello dell'auto.
La Cassazione dispone che "l'apertura dello sportello di un veicolo, del lato che prospetta verso il centro della strada, è una manovra, che costituisce pericolo ed intralcio per la circolazione e va pertanto effettuata con ogni più opportuna cautela e senza costringere gli altri utenti della strada a manovra di emergenza". La Cassazione precisa che deve escludersi in ogni caso un qualsiasi concorso di responsabilità del motociclista.