Attualità
Da Parigi a Dakar e ritorno: quando il passato e il presente si incontrano
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Abbiamo guidato le dakariane più recenti e le loro antenate cercando di riannodare, a decenni di distanza, i fili che le uniscono. Come sono cambiate le maxi di Aprilia, Honda Yamaha e Ducati (prima Cagiva). Un viaggio lungo più di 30 anni
DueruoteTG, puntata numero 122 (VEDI QUI LE PUNTATE PRECEDENTI). Dopo la prova di due naked parecchio aggressive - la Aprila Tuono 660 Factory e la Ducati Monster+ (GUARDA IL VIDEO) - questa settimana cambiamo decisamente argomento, spostandoci dall’asfalto alla terra. Oggi la parola maxienduro è sulla bocca di tutti, ma da dove arrivano le moto che guidiamo oggi? Per capire come si sono evolute abbiamo preso quattro endurone e le abbiamo affiancate alle rispettive moto che, negli Anni 80 e 90, infiammavano cuori e polvere. Le moto di oggi sono l’Aprilia Tuareg 660, la Ducati DesertX, la Honda CRF1100L Africa Twin e la Yamaha Ténéré 700 World Raid; quelle di trent’anni fa la Aprilia Tuareg Wind 660, la Cagiva Elefant 750, la Honda XRV 750 Africa Twin e la Yamaha XT 600 Z Ténéré. Insomma, un lavoro magico e magistralmente raccontato da Roberto Ungaro.
NORMALMENTE LE COMPARATIVE SONO TRASVERSALI: SI PRENDONO MOTO DELLO STESSO SEGMENTO E DELLO STESSO ANNO. NOI PER UNA VOLTA ABBIAMO VOLUTO PRIVILEGIARE L’ASPETTO DELL’EVOLUZIONE NEL TEMPO, ACCOSTANDO ALLE DAKARIANE DI OGGI LE LORO ANTENATE PER CAPIRE COME SIANO CAMBIATE, SE ABBIANO MANTENUTO LO STESSO FILO LOGICO E LA STESSA LINGUA
Chiude la puntata Marco Gentili lasciandoci un po’ di amaro in bocca: infatti, con l’approvazione del DL Aiuti i Comuni pagheranno le bollette con le nostre multe. Parliamo di una quantità di soldi importante, che purtroppo non servirà a risanare la rete stradale di competenza e, in generale, a migliorare la sicurezza stradale come invece previsto dalla legge.
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