Patente moto: per chi ha già la A1 o la A2 il passaggio diventa automatico

Nel DL Infrastrutture Bis passa la regola per cui basteranno 7 ore di guide certificate in una scuola guida per ottenere il passaggio alla categoria successiva. Ecco i tempi di entrata in vigore e le modalità

Come avevamo anticipato per primi qualche mese fa, a breve entreranno in vigore le nuove regole per il passaggio di categoria nella patente moto. Si tratta di una normativa - inserita nel DL Infrastrutture Bis approvato dal Parlamento, che consentirà ai possessori di patente A1 o A2 di ottenere la licenza successiva (rispettivamente la A2 e la A piena) senza sostenere di nuovo l'esame pratico con la moto più potente, e senza dover nuovamente sostenere tutta la trafila burocratica necessaria, come la richiesta del foglio rosa, o il pagamento dell'esame pratico. Si tratta di una norma che, in linea di massima, velocizza moltissimo il meccanismo del conseguimento della patente, e alleggerisce il lavoro delle sedi della Motorizzazione civile, messe a dura prova dalle regole Covid e dalle ristrettezze degli organici e degli esaminatori.  

CHI PUO' BENEFICIARE DELLE NUOVE REGOLE

Potranno beneficiare delle nuove regole tutti quei motociclisti in possesso di patente A1 o A2 da almeno due anni.   

QUANDO ENTRANO IN VIGORE LE NUOVE REGOLE

Contrariamente a quanto si legge in giro, non è vero che le nuove regole entreranno in vigore da Ferragosto. Infatti, se da un lato è vero che il DL Infrastrutture Bis entra in vigore per quella data, l'attuazione della norma relativa alle patenti A è vincolata alla pubblicazione di un decreto attuativo che dovrà disciplinare tutti gli aspetti tecnici della questione. Innanzitutto, dove e con quali modalità dovranno svolgersi le sette ore di lezioni pratiche "certificate" (quante ore su strada urbana e quante su autostrada, ad esempio), gli aspetti più pratici che riguardano le autoscuole (che comunque dovranno occuparsi della parte burocratica dell'aggiornamento della patente) oltre alle date di entrata in vigore di questo nuovo regime. Che non è detto sostituirà il precedente iter: bisogna infatti capire se resterà a disposizione dell'utente la possibilità di sostenere l'esame pratico, così come è accaduto fino a oggi.