Attualità
I ciclomotori possono circolare sulle corsie preferenziali
La sentenza del Giudice di pace di Bologna: tali veicoli per le loro dimensioni contenute non intralciano i mezzi pubblici
I ciclomotori sono liberi di circolare nelle corsie preferenziali: per le ridotte dimensioni, infatti, i veicoli a due ruote non intralciano il traffico dei mezzi pubblici. Il divieto di circolazione posto dall’articolo 7, comma 4, del codice della strada, dunque, non si applica a chi li conduce. L’innovativa interpretazione è stata data prima dal Giudice di pace di Bologna (con la sentenza 2964 del 2019) e poi, a seguito del ricorso dell’amministrazione, confermata anche in Appello (sentenza 257/2021, depositata il 2 febbraio 2021).
Anche la Cassazione (con la sentenza 16801/2022) è intervenuta. Investita solo della questione relativa alla ripartizione delle spese del giudizio, dunque non affrontando direttamente il tema, ha riconosciuto la correttezza della scelta di compensarle considerata l’assoluta novità della soluzione giuridica adottata. Nessuna censura, dunque, da parte della Suprema corte rispetto al ragionamento fatto dai giudici di merito che ora trova una sua conferma in sede di legittimità. In alcune città, quando la segnaletica lo permette, moto e ciclomotori già circolano nelle preferenziali riservate ai mezzi pubblici.