Sull'argomento c'è molta confusione, anche da parte degli stessi produttori. Noi di Dueruote abbiamo indagato. E abbiamo scoperto che...
Moto è passione, ma è soprattutto voglia di viaggiare. E, quindi, necessità di una notevole capacità di carico. Ed è così che, negli ultimi anni, i costruttori hanno escogitato soluzioni per rendere il più capienti possibile le borse laterali.
Queste però non possono essere smisurate: le loro dimensioni devono rispettare almeno due caratteristiche fondamentali, ossia le prescrizioni del codice della strada, e quelle relative all'omologazione del singolo modello.
COSA DICE IL CODICE DELLA STRADA
La prescrizione generale del Codice della strada, all'articolo 170, prevede che in moto è vietato trasportare oggetti "che non siano solidamente assicurati" e "che sporgano lateralmente rispetto all'asse del veicolo oltre i 50 centimetri". Quindi, come regola di base, le borse non possono superare l'ingombro laterale complessivo del metro di larghezza.
MA C'E' UN PERO'...
A questa regola generale, però, è possibile derogare solamente se il costruttore (così come accade su alcuni modelli di Ducati, ad esempio) omologa il veicolo e fa registrare a libretto che l'ingombro laterale con borse può essere superiore ai 100 centimetri. La dicitura riportata sul libretto è “CON ALLESTIMENTI DI CARROZZERIA/CON PARTI OPZIONALI".
Come afferma l'ingegner Paolo Sappino, direttore della divisione 3 della Direzione centrale della Motorizzazione Civile, "le dimensioni di un motoveicolo e, in particolare, la larghezza devono essere determinate in fase di omologazione comprendendo tutti i componenti fissi che si estendono lateralmente al veicolo secondo quanto prescritto dal punto 1.4 dell'appendice I all’allegato XI del Regolamento Delegato (UE) 44/2014 della Commissione Europea. Le borse montate lateralmente, previste in fase di omologazione dal Costruttore, possono essere ricomprese tra i suddetti componenti fissi. In questo caso la larghezza del motociclo, riportata sul Documento Unico, sarà comprensiva dell’ingombro degli stessi".
CAPITOLO AFTERMARKET
Ma cosa succede quando decidiamo di sostituire le valigie originali della nostra moto con un modello aftermarket? Dobbimao fare attenzione a quanto abbiamo appena detto. Al momento dell'acquisto, se la nostra moto non presenta note di omologazione che le permettano di essere equipaggiata con borse "grandi", dobbiamo sincerarci che le valigie aftermarket abbiano un incombro complessivo non superiore al metro.
"E' quindi possibile la sostituzione di componenti previsti dal Costruttore in fase di omologazione con altri aftermarket da parte dell’utilizzatore del motoveicolo purché le dimensioni complessive del veicolo corrispondano ad una delle possibili alternative previste dal Costruttore stesso e riportate sul Documento Unico", conclude Sappino, nella nota inviata a Dueruote.
Si tratta di una prescrizione non da poco, considerando che in ambito aftermarket i produttori di borse spesso commercializzano prodotti che sforano rispetto alle prescrizioni legali italiane (anche perché, in molti stati esteri, non esistono limiti così vincolanti per l'ingombro laterale delle borse). Inoltre gli stessi rivenditori non sottopongono mai al cliente, in cerca di valigie più capienti, questa criticità normativa.
CHE COSA SI RISCHIA
Il codice della strada prevede che chi trasgredisce le prescrizioni dell'articolo 170 sull'ingombro delle parti accessorie è soggetto a una sanzione amministrativa da 83 e 333 euro.
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