Attualità
Sospensione della polizza: come bisogna comportarsi
La direttiva UE 2021/2118 è operativa. Ma è vero che non sarà più possibile mettere in pausa la RC moto? Vediamo nel dettaglio cosa succederà
Dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale europea, la direttiva 2021/2218 che aggiorna la precedente 2009/103 sulla RC Auto e Moto è diventata legge. E, come accade sempre nei casi di regolamenti e direttive sovraordinate, dovrà poi essere recepita negli ordinamenti dei vari Stati membri della comunità europea (tra essi c'è anche l'Italia) entro il 23 dicembre 2023.
Come abbiamo già detto in passato, nella nuova direttiva viene ampliato il concetto di obbligo assicurativo, allargandolo a tutti quei veicoli che vengono ricoverati all'interno di spazi privati. Ciò ribalta quanto previsto dalla disciplina italiana, secondo cui sono sottoposti a obbligatorietà di polizza RC tutti i veicoli marcianti o custoditi su strada pubblica.
La questione adesso si fa controversa: se un veicolo (ad esempio una moto o uno scooter) non circola perché la situazione climatica o ambientale ne rende difficoltoso l'utilizzo - ad esempio nella stagione fredda - esso deve essere obbligatoriamente assicurato? Tutto dipende dalla ristrettezza con cui viene interpretata la direttiva.
A ben vedere, nelle sue pieghe si nasconde una scappatoia che permetterà di continuare con la pratica - abituale per molti utenti delle due ruote - della sospensione della copertura assicurativa quando il mezzo non viene usato per un lungo periodo (sebbene il legislatore italiano debba stabilire quale sia la nozione di "lungo periodo"). La direttiva ha infatti previsto alcune deroghe all’obbligo assicurativo, prima su tutte quella sui veicoli temporaneamente ritirati dalla circolazione, perché ad esempio non utilizzati per lunghi periodi per un uso stagionale.
Di fatto, si tratta di una interpretazione che già viene incontro alla legislazione italiana attuale: come si dovrebbe considerare, attualmente, un veicolo in circolazione che abbia l'assicurazione sospesa? In tutto e per tutto, esso è assimilabile a un mezzo non assicurato. Pertanto, una moto o uno scooter potrebbero continuare a sospendere la polizza RC a patto che essi siano realmente esclusi dalla possibilità di circolare.
Pertanto, in attesa di capire come il legistatore (per mano operativa del Mise, che si occupa delle questioni legate alle coperture assicurative) recepirà la normativa, esistono ampi margini di manovra che vengono incontro al mondo dei milioni di utenti italiani delle due ruote a motore.