Attualità
Moto e rumore: un problema oppure no?
Oggi devono rispettare il massimo dei 77 decibel, e presto sarà introdotto un nuovo test per misurare meglio le emissioni sonore. Eppure alcuni Stati continuano una battaglia senza senso contro le due ruote
Partiamo dai dati: nel mondo occidentale, secondo l'Organizzazione mondiale della sanità, l'inquinamento sonoro è la seconda causa di malattie, alle spalle di quello atmosferico. Sul banco degli imputati, come al solito, finiscono i mezzi di trasporto. E moto e scooter sono tra essi.
Una questione, quella delle emissioni sonore, che vede il nostro mondo al centro del dibattito, sebbene sin dal 1990 i regolamenti europei disciplinino i livelli massimi che le due ruote a motore devono rispettare.
Attualmente il livello massimo consentito è di 77 dB, una soluzione comunque di compromesso tra le richieste dei produttori e quelle della politica, solitamente poco attenta ai limiti tecnici e costruttivi dei veicoli. A differenza delle auto, moto e scooter hanno le parti meccaniche "scoperte", e diventa difficile isolarle dall'esterno.
L'industria delle due ruote, nonostante i continui sviluppi, non riesce a superare ostacoli insormontabili, come l'eliminazione della rumorosità meccanica, dello scarico e del rotolamento dei pneumatici. Perdere altri decibel, insomma, sembra quasi impossibile. E si sta facendo molto sul fronte dei test adottati per misurare questa rumorosità complessiva: a breve, in fase di omologazione, la rumorosità di moto e scooter verrà testata con i protocolli Asep, invece del desueto pass by noise (a questo argomento abbiamo dedicato un'inchiesta che potete leggere qui).