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Attualità

Mercato: i prezzi degli scooter vanno alle stelle

Marco Gentili
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L'inchiesta di Dueruote: negli ultimi 10 anni calano i listini delle moto e crescono quello dei veicoli da commuting

In molti hanno visto nel boom di vendite del 2020 - anno nel quale, nonostante i due mesi di concessionari chiusi per pandemia e l’incertezza generale, il mercato ha chiuso con una flessione minima del 5,5% sul 2019 - il successo di moto e scooter come veicoli in grado di garantire una mobilità agile (a differenza dell’automobile) e il distanziamento sociale (che i mezzi pubblici non assicurano). Ma, se così fosse, il 2020 sarebbe stato l’anno dello scooter, ossia della mobilità utilitaristica per eccellenza. E invece non è stato così. A certificarlo è una recente indagine dell’osservatorio Fleet&Business che, analizzando la tendenza di medio periodo e prendendo come punto di partenza il 2013 (base 100) sancisce come oggi le moto siano arrivate a 178 punti base, mentre gli scooter (targati e ciclomotori messi assieme) siano a 109. Insomma, mentre gli scooter sembrano aver raggiunto il tetto massimo di saturazione del mercato, per le moto si è aperta un’autentica autostrada.  Se si analizza invece la segmentazione per cilindrate, si nota come le moto sopra i 750 cc sono calate nettamente (50.604 del 2019 a fronte delle 43.010 del 2020), così come registrano una flessione le moto del segmento 251-500 cc (che erano 56.734 nel 2019 e lo scorso anno 59.764). Al contrario, sono proprio le moto di mezzo (501-750 cc) a restare costanti.  Cosa è successo nel frattempo? Sempre secondo l’osservatorio Fleet&Business si registra quello che viene definito “fenomeno Ford T”: il mercato offre alla clientela veicoli più abbordabili dal punto di vista del prezzo, dalle prestazioni godibili ma non esasperate, che favoriscono l’accesso a nuovi clienti, aumentando così il bacino potenziale e quindi il mercato.   

L'OSSERVATORIO DEI CONCESSIONARI

Dal punto di vista dei concessionari, quello che sta accadendo sul fronte del mercato italiano si riflette nel cambiamento delle richieste da parte della clientela. “Notiamo che i prezzi dei maxiscooter sono in forte crescita, di pari passo con la loro cilindrata e le loro dotazioni. Tanti aspiranti motociclisti di ritorno valutano di ritornare in sella, ma coi prezzi delle moto odierne di media cilindrata, notano che è più conveniente acquistare una di queste invece che un maxiscooter”, constata Sergio Colaci di Motolandia 99, punto di riferimento per Piaggio a Roma nord.   

L'ANALISI DEI PREZZI

Fin qui siamo di fronte a considerazioni generali, ma non supportate da dati reali. Noi - grazie al prezioso supporto e all’analisi della divisione Dueruote Professional - abbiamo cercato evidenze per capire se questo è vero oppure no. Per capire come si sono evoluti i prezzi, abbiamo preso in analisi la top 10 dei modelli più venduti di moto e scooter targati negli ultimi anni, tracciandone poi la media. E abbiamo potuto constatare che in effetti, se da un lato il prezzo dello scooter è schizzato verso l’alto, passando dai 4.401,19 euro del 2010 ai 5,396,56 del 2020 (ma attenzione al picco della prima metà del 2021, anno in cui il prezzo medio degli scooter si è impennato a 7.884,06 euro), dall’altro il prezzo delle moto si sta livellando verso il basso.   
E questo per l’effetto contrastante di modelli premium presenti nella top 10 (dalle BMW R 1250 GS e GS Adventure, passando per la Honda Africa Twin), mitigato dalla Benelli TRK 502 e delle sue sorelle (in termini di fascia di prezzo). Si nota inoltre che, nel grafico delle moto, il prezzo è tendenzialmente in discesa dal 2018 (anno del picco massimo) a oggi, e che tende a tornare ai livelli minimi del 2010. Andando a vedere nel dettaglio, nel 2010 (anno però di grossa crisi del mercato) il prezzo medio delle moto era di 9.130 euro. Questo è risalito velocemente nel corso degli anni 10.546 nel 2011, 10.981 nel 2012. Nel 2013 si sfonda la soglia psicologica degli 11mila euro (più precisamente, 11.922) mentre nel 2016 la moto costava in media 13.272 euro. Dopo la flessione registrata nel 2017, il 2018 è stato l’anno dei prezzi d’oro: in media una moto tra le prime 10 più vendute costava 13.502 euro. Da allora (guarda caso, in coincidenza con l’arrivo sul mercato della crossover Benelli), il grafico punta verso il basso. La risposta è che, quindi, le considerazioni fatte finora sono vere. Se passiamo invece all’analisi dei prezzi delle moto sulla base dei vari segmenti, i dati che ci ha fornito la divisione Dueruote Professional raccontano (forti anche di una escursione temporale di addirittura 20 anni) fenomeni ancora più generali. Come, ad esempio, la corsa del prezzo degli scooter, la sostanziale tenuta dei prezzi della naked (tornati comunque sotto i 10mila euro, cosa che non accadeva dal 2012) e la repentina flessione di quello delle crossover, che arrivavano da una cavalcata iniziata nel 2006, quando il loro costo medio era di 7.861,88 euro.  
(Sintesi dell'inchiesta pubblicata su Dueruote n. 196, agosto 2021)

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