Attualità
In Vespa (sul tetto) della funivia!
Niente lo può fermare! Günter Schachermayr insieme alla sua Vespa prosegue nelle sue imprese per stabilire il primato dei primati: il maggiore numero di riconoscimenti del Guinness mai raccolto
Chissà cosa hanno pensato i responsabili della Regione Alta Austria, la proprietà delle Funivie Austriache e la società di gestione della tratta che conduce in cima alla pista da sci di Feuerkogel, quando si sono viste chiedere i permessi per una “passeggiata” in Vespa sul tetto di una delle cabine! Però li hanno concessi e Günter Schachermayr ha potuto portare a compimento l’ennesima follia.
Lo stuntman di Steyr diverse volte all’anno si esibisce in imprese – a volte anche pericolose – sempre in sella allo scooter più famoso del mondo; alcune lasciano un po’ perplessi ma l’obiettivo è compierne il maggiore numero possibile per stabilire il primato dei primati, cioè il maggiore numero di riconoscimenti del Guinness mai raccolto. Così lo avete visto buttarsi con il paracadute, percorrere un lungo tratto in immersione, slalomare con gli occhi bendati tra i birilli senza la ruota anteriore – in impennata –, fare bungee jumping sempre con la sua Vespa, richiedendo ogni volta la registrazione al Book of World Records. Al momento attuale siamo già a 34 imprese portate a termine, alcune delle quali ancora in attesa della convalida dell’organizzazione britannica.
L’ultima è questa “gita” nel Salzkammergu, sulla Feuerkogelbahn: lo scooter è stato fissato alla cabina con una piattaforma speciale realizzata per questa impresa, e un conducente della funivia è stato addestrato specificamente.
Il singolare “giretto” sul tragitto di 2917 metri è durata poco meno di 6 minuti e ha comportato un discreto rischio, come ha sottolineato con un po’ di enfasi il 43enne performer: «Non è una cosa per chi ha i nervi deboli! La più piccola folata di vento o una banale disattenzione avrebbero potuto costarmi la vita».
Non ci sono state particolari difficoltà di carattere tecnico, mentre ce ne sono state tante a livello burocratico.
«Perché fosse possibile effettuare questo tentativo di record mondiale – ha spiegato ancora Günter – è stato necessario richiedere una montagna di autorizzazioni. Sono state concesse, ma abbiamo dovuto presentare programmi e piani molto precisi ai quali abbiamo dovuto attenerci rigorosamente. E abbiamo dovuto sperare nel bel tempo, ma è andata bene».
Come di consueto filmato e fotografie dell’impresa sono stati inviati al Guinness per la registrazione del primato. In attesa della prossima follia…