Attualità
Airbag da moto: un disegno per capire quando si attiva
Una idea per far comprendere ai consumatori le situazioni e le velocità a cui funzionano i dispositivi di sicurezza
Lo scopo di una normativa - qualunque essa sia - dovrebbe essere quello di essere chiaro e utile al cliente finale. In particolar modo quando si parla di sicurezza e certificazioni, è necessario rendere chiara a tutti la funzionalità e la performance di un capo di abbigliamento. Ed è proprio quello che è accaduto con l’abbigliamento certificato da moto: con la EN17092, infatti, è stato introdotta la classificazione che va dalla singola A alla tripla A, riportata sull’etichetta interna, per identificare la resistenza all’abrasione di un capo tecnico da moto.
Una indicazione di performance che rappresenta una bussola nella guida all’acquisto del consumatore. Perché non adottare una metodologia simile con l’airbag da moto? È questa una idea espressa da Motoairbag per rendere più semplice per i motociclisti capire le caratteristiche di riconoscimento della situazione di emergenza in cui l’airbag entra in azione. Una sorta di “radar” di facile riconoscibilità e comprensione, da apporre a ogni airbag (ad attivazione meccanica, elettronica o ibrida) da mettere in commercio.
L’idea è utilizzare una sorta di schemino fatto a “radar” in cui sono rappresentate le aree di impatto e le velocità a cui l’airbag si attiva. Per il consumatore, infatti, è di primaria importanza capire la capacità che un airbag ha di intervenire in differenti situazioni (ad esempio, impatti laterali o posteriori, oltre che frontali o fronto-laterali) e la velocità a cui il dispositivo si attiva, invece dei dati relativi alla semplice velocità di gonfiaggio del sacco. Più il radar sarà colorato, più l’airbag su cui è apposto è capace di attivarsi in un ampio spettro di urti e impatti, alle velocità più basse.