Attualità
Dal Ponte Morandi alla funivia del Mottarone: la roulette russa dei trasporti in Italia
Il sottile filo che collega le due tragedie (che forse bisognerebbe chiamare stragi) mette in evidenza la fragilità di un sistema che vede al centro il guadagno e non la tutela della sicurezza
Quelle cabine dovevano continuare a circolare anche se non erano sicure. Chi le gestiva (secondo i PM e le prime ammissioni) ha volutamente manomesso il freno d'emergenza per far sì che la funivia del Mottarone continuasse a trasportare turisti. In barba al buonsenso, e alla logica (sancita dalla Costituzione, all'articolo 16) per cui la libertà di circolazione e movimento finisce "per motivi di sanità o sicurezza".
Già, la sicurezza. Un concetto scientemente ignoratodai gestori della funivia del Mottarone. I quali andranno incontro a pene che si preannunciano "severissime". Com'è giusto che sia: il loro comportamento doloso ha causato la morte di 14 esseri umani.
Una fine assurda, con 14 vite sacrificate sull'altare del profitto e del guadagno. Quella funivia doveva circolare, non si poteva certo perdere l'incasso di una splendida giornata di sole. Una roulette russa giocata dai gestori dell'impianto con la vita degli altri. Finora era andata bene, stavolta c'è scappato l'incidente. Vi ricorda qualcosa?