Attualità
Il mercato è in crisi? Certo, non ci sono soldi
Pochi giorni fa i dati di un mercato moto fortemente negativo a gennaio. Nello stesso mese però cresce l'usato e diminuiscono le radiazioni. Il motivo? La gente non spende
Pochi giorni fa ANCMA ha annunciato i dati di vendita di gennaio, che hanno visto una forte contrazione delle nuove immatricolazioni: -18,2% su base annua, pari a 13.439 veicoli, 2.992 in meno rispetto allo scorso anno. Certo, nel gennaio 2020 il mondo non era ancora stato sconvolto dal Covid-19, l'ottimismo per il mercato delle due ruote era elevato, insomma era tutta un'altra storia.
Ma adesso emergono due segnali che, se incrociati con il dato delle nuove immatricolazioni, non possono fare altro che suonare come un campanello di allarme. Infatti ACI, nel suo consueto bollettino mensile, rivela che a gennaio si registra un lieve incremento per i trasferimenti delle moto usate al netto delle minivolture, con una variazione positiva dello 0,2% (media giornaliera: +10,8%), essendo state presentate 33.017 pratiche contro le 32.948 di gennaio 2020.
Se da un lato calano le nuove moto acquistate, dall'altro - in un quadro economico di grande incertezza sul futuro - crescono le già fiorenti compravendite. E calano a picco le radiazioni di vecchi motoveicoli, che a gennaio hanno segnato -10,6% e 7.784 motocicli radiati contro i 8.705 di gennaio 2020.
Insomma, siamo di fronte a tre fattori che sono un termometro della situazione. Si preferisce rimandare acquisti come quelli di moto o scooter. E se proprio essi sono ritenuti essenziali - a fronte di un momento nel quale è ancora forte la domanda di distanziamento sociale - si ricorre ai veicoli di seconda mano.
Certo, un mese dell'anno - e per giunta poco significativo per volumi espressi - come gennaio non rappresenta una condanna, ma si inizia a intravedere un trend che, nel medio periodo, potrebbe essere preoccupante.
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