Attualità
La moto ci salverà dal Covid?
Il virus non molla la presa. E sui mezzi pubblici sono già stati aboliti i posti alternati. Per non rischiare nuovi focolai, l’unico modo di spostarsi sono e saranno sempre di più le due ruote
Partiamo come al solito dalla cronaca, che non ha colore ed è di per sé neutra. Nel nostro Paese, con l’estate e il recupero della socialità (cene, vacanze, aperitivi) o casi di Coronavirus sono in crescita. Niente di preoccupante, a sentire gli esperti, basta continuare a rispettare le regole che ci siamo dati nei mesi scorsi per evitare di precipitare nel baratro.
Ha suscitato un vespaio di polemiche la decisione di Trenitalia e Italo (e la precipitosa retromarcia del Ministro della Salute) di eliminare il distanziamento sociale all’interno dei treni a lunga percorrenza, proprio in un momento in cui l’appello al rispetto delle regole e al distanziamento sociale torna a farsi più forte.
E allo stesso modo suscita perplessità la decisione del governatore lombardo Attilio Fontana di adottare una decisione analoga sui mezzi pubblici, dove sono stati eliminati i posti alternati. Ci si potrà sedere fianco a fianco, indossando la mascherina, certo. Ma ben sappiamo che non sono molte le persone che la indossano in modo corretto. E così, tra chi lascia fuori il naso, chi la sposta in continuazione perché la mascherina fa caldo e via discorrendo, si aumentano i rischi.
Ma questa estate passerà, i raggi ultravioletti di agosto che inibiscono il virus pure. E a settembre ci sarà da tornare al lavoro. Già, ma come? Con mezzi pubblici sempre più pieni (perché sarà davvero difficile controllare l’afflusso di persone su tram, bus e metropolitane) e un virus che, complice i comportamenti irresponsabili di alcuni, non molla la presa. In questo quadro, chi avrà davvero voglia di giocare alla roulette con la propria vita e salire su un mezzo pubblico?
Tra la necessità di tornare a una nuova normalità e quella di tutelare la salute pubblica, c’è però una giusta via di mezzo. E da settembre in avanti, mai come allora, emergerà il ruolo socialmente utile di moto e scooter per tutelare la mobilità nelle nostre città, oltre che la salute della cittadinanza. Finora il mercato ha risposto bene. Ma siamo sicuri che le due ruote torneranno ancora di più sulla cresta dell’onda.