Attualità
Genova, una ferita risarcita a metà
L'inaugurazione del viadotto San Giorgio a tempo di record non cancella una vergogna per il sistema nazionale dei trasporti
E' stata un'inaugurazione in tono dimesso, perché a Genova non è che ci sia molto da festeggiare. O meglio, qualcosa di cui andare fieri c'è: in meno di due anni dal crollo del Ponte Morandi, il capoluogo ligure ha ritrovato il nodo cruciale di collegamento tra est e ovest, tra A 10 e A 12, ricucendo una frattura gravissima nel sistema viario nazionale. La dimostrazione che, con la buona volontà, una guida solida e determinata come quella del commissario Marco Bucci, e con un sistema di regole snelle, in poco tempo si può realizzare un'opera importante.
Il primo passaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul nuovo viadotto (adesso ribattezzato Genova San Giorgio) ha un valore simbolico elevatissimo. Si tratta di una rinascita per una città e una Regione messa a durissima prova, in questi due anni, da un sistema di infrastrutture a dir poco deficitario.